Ieri ho ricevuto, da parte di Martina, un paio di repliche al mio post
Breve post riguardo la vita in flatsharing a Londra. A dire il vero le repliche erano tre, ma una non e' stata pubblicata per motivi a me sconosciuti, anche se a me e' arrivata via email. Dato che quella inedita mi pare la meglio articolata la vado a pubblicare qui:
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mi dispiace deluderti ma vivo quì già da un anno e prima di stabilirmi definitivamente ho fatto su e giù dall'italia per circa sei anni trascorrendo qui periodi brevi e lunghi :) senza contare esperienze di college estive da quando ho 12 anni. Londra e l'inghilterra in generale la conosco molto bene. ho lavorato anche nel dorset per un periodo....
La metropolitana non mi sembra l'unico punto di contatto... il punto di contatto per eccellenza piuttosto mi sembra il pub, ma questi sono punti di vista. Per quanto riguarda i topi ti dò ragione, mi è capitato più di una volta di vederne a bizzeffe sui binari.
io in centro ci vado veramente di rado ormai, roba che ci andrò probabilmente domani e ci manco da FEBBRAIO. vivo in zona 3 e non ho mai visto persone sputare o vomitare per strada ( a parte la sera di capodanno, ma questa è un'altra storia e a dire il vero in quella particolare occasione si trattava di russi e non di inglesi). probabilmente più vai in periferia più le cose che racconti saranno vere, ma per la mia esperienza ti garantisco che quello che mi racconti tu non l'ho mai vissuto. Anni fa sono stata in ospedale e quando mi hanno fatto il prelievo mi hanno disinfettata tranquillamente. mia madre si è spezzata il gomito e ADDIRITTURA l'hanno ricoverata per una notte per eseguire tutti i controlli dovuti. Non so da dove vieni, ma ti garantisco che se nella mia città se ti spezzi un braccio devi sperare che ti ingessino per bene e ringraziare se non ti mandano a casa con un calcio nel culo.
Per quanto riguarda l'odore e la pulizia delle persone sui mezzi pubblici ti invito a farti un giro in una qualsiasi metropolitana o anche bus italiana/o. ti garantisco che anche se noi abbiamo il bidet, se uno non si fa la doccia e si mette il deodorante puzza come qualsiasi altra persona del mondo ;)
in sostanza mi dispiace tu abbia avuto tutte queste esperienze negative, ma ti invito a pensare che oltre quelle negative (sicuramente non solo tue) ci sono anche tante altre positive."
Innanzitutto grazie a Martina per aver avviato la discussione, gradisco molto le risposte anche e soprattutto se sono discordanti dalla mia opinione. Senza confronto non c'e' crescita. Quindi spero che in futuro anche altri dei miei lettori, occasionali o meno, si facciano avanti per dire la loro.
Per rispondere a Martina devo precisare, per prima cosa, che questo blog non e' certo una anti-guida turistica di Londra, bensi' un viaggio personale, per lo piu' introspettivo, che ho sentito la necessita' di mettere per iscritto. Tutto cio' che pubblico qui, che sia un mio scritto o disegno originale, o che sia qualcosa ripreso da internet o altra fonte, e' qualcosa che mi ha colpito in modo particolare, che ha fatto parte di un periodo breve o lungo della mia vita, che mi ha coinvolto intimamente. Insomma, un tassello di quel mondo artificiale che mi vado costruendo per "uso personale". Tutto e' visto quindi in ottica personale, anche se cerco di essere il piu' obiettivo possibile.
Seconda precisazione. Quando parliamo di qualcosa, qualunque sia l'argomento affrontato, possiamo parlare di esperienze personali oppure no. Se parliamo di esperienze personali, io dico la mia, tu dici la tua, e di certo non ci si puo' contraddire l'un l'altro, nel senso che la mia esperienza non necessariamente nega la tua. Se si parla di quello che e' lo stato delle cose, e non di come noi abbiamo visto o percepito tali cose, allora il discorso cambia, anche perche', specie quando si parla di entita' composite come una societa' umana, piccola o grande che sia, dobbiamo forzatamente parlarne in assoluto, ma quell'assoluto fara' riferimento ad una media, ovvero a quella che e' la caratteristica comune alla maggioranza degli elementi di quella realta' composita. Spero di non avere gia' perso qualcuno di voi. Mi seguite ancora o sono diventato incomprensibile?
Andiamo avanti, dando per scontato che nessuno si e' gia' stufato. E andiamo quindi a cercare la media, o meglio le varie medie, presenti nella societa' londinese ma anche britannica. Anche se il distinguo non e' certo facile, vista la natura di Londra e la mia ridotta conoscenza della Gran Bretagna fuori Londra.
Quello che hai scritto, Martina, pero' mi fa pensare che tu non conosca bene neanche Londra. Lascia stare i viaggetti da turista, non ti dicono niente di come siano realmente le cose. E dubito fortmente anche delle esperienze al college, piu' che altro perche' quando si e' invaghiti di un luogo se ne vedono solo i pregi. Pregi che io non nego affatto, non avrei altrimenti scritto post come
questo o
questo o
questo. Scrivere che vivi in zona 3 non dice assolutamente niente, non puoi fare riferimento alle zone tariffarie dei trasporti per fare una differenza fra le varie aree londinesi: Peckham e' in zona 2, ma e' in realta' molto piu' periferica di Chiswick che e' in zona 3. Richmond e' in zona 4, ma e' un luogo posh, al contrario di Manor Park che si trova in zona 3. E il degrado stesso delle varie aree non e' certo distribuito in base alla distanza dal Centro, da quella che era la City.
Dai un'occhiata a questa mappa:
Purtroppo l'immagine non e' delle migliori, ma la si capisce bene ugualmente. Se interessa la si puo' vedere anche su questa
ricerca condotta dalla University of East London, un report riguardo l'impatto dell'Olympic Legacy (ovvero l'eredita' delle Olimpiadi) sulle comunita' locali. Le aree in rosso sono le piu' indigenti, e si vede chiaramente che non sono poi cosi' lontane dal centro cittadino, mentre sono proprio le aree piu' ricche ad esserne lontane.
Per quanto riguarda ubriachi, vomito e sputi: mi lascia perplesso che tu metta in dubbio due delle tematiche ritenute piu' preoccupanti proprio dalle autorita' sanitarie. Possibile tu non abbia mai sentito parlare di Binge Drinking? E neanche dell'alto tasso di alcolismo, che a Londra e' basso rispetto al resto di UK? Mai sentito che sono tantissimi i casi di alcolismo fra i bambini di 8-10 anni? E ti assicuro che per esempio nelle piu' grandi compagnie edili e non solo sono continue le induction che trattano le malattie che possono essere sparse con la saliva. Al Parco Olimpico "non sputare" e' una voce del regolamento, addirittura. Voce purtroppo disattesa, ma la gravita' del fenomeno la si evince dalla necessita' di inserirla nel regolamento. Stamani ho raccontato ai miei colleghi (inglesi, tutti quanti) che hai scritto di non avere visto ubriachi (eccetto quei russi che forse erano polacchi?) in un anno a Londra. Le reazioni sono state sorrisi e risate, piu' due commenti: "Are you sure she's living in London?" e "I crossed two of them this morning walking to the station." E questo ragazzo vive vicino alla stazione di Kensington Olympia, zona 2. Non conosco le tue occupazioni, ne' i tuoi spostamenti, ne' gli orari di tali spostamenti, ma come tu sia riuscita ad evitare tali amene visioni per un anno filato rimane un mistero per me. Ovvio che se frequenti solo la Middle Class ne vedrai meno che frequentando la Working Class, ma come ti muovi ti muovi gli ubriachi ti capitano fra i piedi. Io ho vissuto a Willesden Green, Kensal Rise, Leyton, Hounslow e Chiswick, Potters Bar, Tooting ed ora sono di nuovo in East London. Per lavoro sono stato un po' ovunque: e dappertutto e' lo stesso, dove piu' dove meno, fra ubriachi e gente che sputa. E council houses con la spazzatura gettata nei giardini.
Per ribattere alla tua osservazione riguardo gli ospedali ti invito a non fare il paragone fra un ospedale in Italia e un ospedale a Londra. Il mio commento era relativo al livello medio di igiene, che e' decisamente piu' alto in Italia. Poi ovvio che ci sono ospedali che fanno schifo in Italia, come ci sono persone che non si lavano. Ma il ragazzo di cui parlavo nel post che ti ha irritata cosi' tanto, quello che "caga a spruzzo" per intenderci, lui si faceva una doccia alla sera e una alla mattina. Ma quando ho visto la sua camera ho dovuto sopprimere un conato di vomito da quanto era lercia: due dita, veramente due dita di altezza, di sporco accumulato sul carpet, sul mobiletto del computer ed ogni superficie che non toccava quotidianamente. Hai voglia a lavarti, se vivi nello sporco sei sporco anche tu.
Ti riporto il commento di una persona che vive a Londra da molti anni, stavamo discutendo di comportamenti maleducati sul forum di ItaliansUnited.co.uk:
CI sarebbe anche da discutere su cosa sia cafone e cosa no.
In Italia uno che rutta a pieni polmoni e sputa per terra e' considerato molto male, qui e' il normale modo di comportarsi in un pub
Credo di avere detto tutto. Senza ombra di dubbio il Regno Unito e' terra di eccellenze, ma al cui fianco convivono arretratezze degne dei migliori romanzi distopici di fantascienza. Ti riporto un caso avvenuto al Brompton Hospital, un centro all'avanguardia mondiale specializzato in risonanza magnetica cardiaca, una cosa che viene fatta in pochissimi ospedali. Ad un paziente fu trovata una dissezione dell'aorta e dato che non era la loro specializzazione lo mandarono a casa dicendogli di chiamare il suo GP (medico di base per chi non e' avvezzo alla terminologia inglese). Il punto e' che con una dissezione dell'aorta non e' mica sicuro che arrivi a casa. Anzi, potresti non arrivare nemmeno alla porta, perche' uno starnuto, lo sforzo di fare una scala o il semplice pompare dell'arteria stessa possono farla cedere. Ora sei vivo, tra dieci secondi sei morto. In un caso del genere avrebbero dovuto metterlo su un lettino e chiamare seduta stante un'ambulanza che lo portasse in un altro ospedale, visto che non lo volevano ricoverare.
Be', io mi sto sforzando di vedere le cose belle di Londra. Dovro' stare qua almeno altri tre anni, mi sa, mica voglio inacidirmi e deprimermi. Ma ti assicuro, Martina, che una volta che hai aperto gli occhi e' dura.
Se vuoi la discussione e' aperta.