Saturday, 19 December 2020

Nessuno sara' assolto



Il fine ultimo

 Non credo nel Grande Reset. Non credo agli Illuminati, alle cospirazioni, al Nuovo Ordine Mondiale. Non credo che ci sia un piano preparato negli anni '70 o addirittura nel Dopoguerra per imbrigliare le nostre vite in qualche distopico nuovo sistema sociale o qualsiasi altra teoria che di quando in quando diventa trendy sui social media. Sta accadendo, ovviamente, ma si tratta semplicemente di una lotta per il potere. 

Le neo-signorie sono diventate troppo potenti per poter convivere con gli stati nazionali, e troppo potentio perche' gli stati nazionali le lascino sopravvivere cosi' come sono. Non c'e' spazio sufficiente perche' le due entita' possano convivere. Se le neo-signorie vogliono sopravvivere, e lo vogliono fortissimamente, devono distruggere gli stati nazionali.

Non si tratta di odio verso l'uomo bianco, o per la societa' "patriarcale", qualsiasi cosa si intenda con tale nome. Non e' neppure odio verso la cultura occidentale. Semplicemente, nel bene o nel male, che piaccia o meno, la cultura occidentale, quella che ha origine nei filosofi e matematici greci e latini, quella con radici giudaico-cristiane, ha influenzato tutto il mondo, gli ha dato forma, vi ha preso il sopravvento. E' di fatto alla base del sistema politico ed economico mondiale, e' alla base della scienza e di tutte le altre conoscenze che usiamo giornalmente. E il maschio, bianco, eterossessuale (e magari cristiano) ne e' il simbolo. Niente di strano, quindi, che sia il bersaglio principale degli attacchi delle neo-signorie, che sia il bersaglio della loro propaganda.

Il fine ultimo delle neo-signorie e' la distruzione degli stati nazionali e la loro sostituzione con organismi soprastatali, il cui controllo sia esercitato dagli interessi economici e non dalla politica. E il modo migliore per distruggere gli stati nazionali e' disgregarne la base che li sorregge, ovvero la loro popolazione. E le neo-signorie lo stanno facendo applicando in modo sopraffino la teoria militare dell'approccio indiretto. Danno visibilita' mediatica a minoranze sostenitrici di teorie degenerate; sostengono politiche che ostracizzino le forme di pensiero ortodosso dentro e fuori il mondo del lavoro; investono fondi in tutte quelle attivita' che portino un qualsiasi elemento di disgregazione in seno alle societa', dall'immigrazione incontrollata e delegalizzata alla distruzione dei valori sociali. Le Sinistre, che lungimiranti hanno da tempo preso il controllo dei sistemi educativi, si sono immediatamente prestate al gioco delle neo-signorie, nella loro smania di auto-radicalizzazione. Niente di tutto cio' che fanno e' realmente rappresentativo della maggioranza della popolazione, niente di cio' che mostrano e' realmente lo spaccato della nostra societa'. E' solo propaganda, e la propaganda serve a mostrare agli avversari politici che loro possono fare cio' che vogliono, possono dire le cose piu' assurde, e nessuno puo' impedirlo loro. La propaganda serve principalmente a demoralizzare il nemico. 

E' una lotta all'ultimo sangue fra entita' non facilmente definibili, le neo-signorie, perche' costituite da interessi molteplici per natura e privi di un luogo fisico di ritrovo, ed entita' fin troppo facilmente definibili nello spazio e nelle caratteristiche, gli stati nazionali, i quali per natura sono formati anche da coloro che rappresentano gli interessi economico-sociali che sono il tessuto delle neo-signorie. E per questo motivo, per la natura stessa degli stati nazionali, essi sono gia' infiltrati dalle neo-signorie, il loro piu' mortale nemico si trova gia' dentro alle loro mura.

Dovra' andare peggio, prima che le cose comincino ad andare meglio. Preparatevi alla lotta, perche' questa e' una guerra e la si sta gia' combattendo tutto intorno a voi. Nessuno sara' assolto dalla lotta, siete tutti coinvolti.

I ladri di sogni

 


Credo che questa foto riassuma molto bene cosa ci stanno facendo. Lo sapevamo fin dal principio, ma giorno dopo giorno devono ammetterlo anche loro. Le morti in eccesso rispetto alla media aspettata sono scomparse, i morti "di covid" sono in realta' morti "col covid", i "casi" sono persone sane che non hanno avuto, non hanno, ne' mai avranno i sintomi. Ci sono i video, ci sono le dichiarazioni scritte, ci sono i dati ufficiali. E le stesse persone che dicono a noi di isolarci, indossare le mascherine, di evitare di socializzare, quelle stesse persone che ci impediscono di vivere una vita normale, che ci stanno forzando a tante rinunce, quelle stesse persone non rispettano le regole che impongono a noi. Politici, giornalisti, medici e scienziati sono stati tutti sorpresi ad ignorare le stesse regole che loro sostengono, prova ultima che il virus non e' pericoloso. Per quanto quelle persone possano ritenere le nostre vite prive di valore, valutano molto le loro stesse e non correrebbero rischi se realmente ci fosse un pericolo.

Non fatevi illusioni, non hanno nessuna intenzione di far finire la cosa a breve. Gli stessi sostenitori a oltranza dei vaccini, quelli che ne hanno fatto una religione, ora ci dicono che il vaccino, anche se obbligatorio, non bastera' e che mascherine e isolamento faranno parte della nostra vita per i prossimi anni. Gia' parlano di nuove pandemie che dobbiamo attenderci a breve, addirittura prima che questa sia stata completamente superata. E piu' rispetteremo le loro regole, piu' ce ne imporranno. Fare cio' che ci dicono di fare non li fara' smettere, li fara' solo continuare con piu' vigore. Smetteranno solo quando un numero sufficiente di persone si rifiutera' di ascoltarli.

E ora viene la parte difficile. Quelle persone che in mezzo a noi ritengono che ci sia veramente un pericolo, che rifiutano di ragionare con la loro testa e considerare le evidenze preferendo fare come viene detto loro e comportarsi da bravi cittadini... loro sono il vero pericolo. Vanno isolati, ignorati, esclusi. Separatevi da loro, chiunque essi siano, qualunque sia il costo. Salvate voi stessi e loro con voi. Li stanno usando come un'arma, e queste persone vi si prestano felicemente, per quanto inconsciamente. Isolateli il prima possibile, o vi forzeranno a diventare come loro minacciando di isolarvi. Scacciateli. Non farlo e' una debolezza che tutti pagheremo amaramente.

Sunday, 19 July 2020

Pandemia portami via


Alla fine l’OMS ha avuto la sua tanto agognata pandemia. Dopo averci provato come disperati con la SARS nel 2003, con l’H1N1 nel 2009, con l’influenza aviaria, lo zika e ogni altro tipo di influenza per quanto ridicolo negli anni in mezzo e successivi, alla fine ci sono riusciti con un virus che, per fortuna, e’ una mezza sega e, come ha da tempo dovuto ammettere il CDC, ha una mortalita’ che e' almeno la meta’ di quella della comune influenza. E’ il risultato di un’abile campagna mediatica di falsita’ e mezze verita’ messa a punto durante i precedenti tentativi.
Il virus e’ “comparso” nel luogo giusto: la Cina. E si sa, la Cina, paese comunista, nasconde la verita’ sempre e comunque. Ha tenuto nascosto il diffondersi del virus, non ha comunicato alle altre nazioni cio’ che sapeva al riguardo, fino a che non ha piu’ potuto nascondere l’epidemia, ha dovuto mettere in quarantena una citta’ intera, ma a quel punto ha cominciato a nascondere il numero di morti. Video a dir poco dubbi hanno inondato i social media, giungendo da Wuhan e mostrandoci la “reale” situazione in tutta la sua disperazione. Ogni anomalia di emissioni nell’atmosfera e’ stata portata a prova che la Cina stava bruciando milioni di morti. La propaganda anti-cinese si e’ scatenata ed ha provveduto a convincere della realta’ di un’epidemia mortale anche chi e’ oramai scettico delle notizie date dai media mainstream. Quando infine l’epidemia e’ arrivata anche da noi non era piu’ possibile negarne la pericolosita’. Tale pericolosita’ era, in realta’, gia’ stata dimostrata fasulla e la presenza del virus accertata da ben prima dell’epidemia in Cina (in Italia si parla di ottobre 2019), ma la contro-informazione si era legata le mani con la sua propaganda anti-cinese: nessuno poteva piu’ opporsi alle misure antiliberali che ogni singola nazione occidentale stava adottando per arginare la pandemia, non dopo aver urlato ai quattro venti del web il disastro che i cinesi avevano causato. E a questo punto si e’ cominciato ad accusare l’OMS di aver aiutato la Cina a coprire l’epidemia in atto e la sua pericolosita’.
Ma se le cose stessero diversdamente? Se non fosse stato l’OMS ad aiutare la Cina a coprire cio’ che stava avvenendo, e fosse in realta’ l’opposto? Ovvero che la Cina, volente o nolente, abbia aiutato l’OMS ha raggiungere i suoi obiettivi?
Anche supponendo che la Cina abbia il potere di influenzare l’OMS al punto di ottenere il supporto per la copertura, avrebbe l’influenza necessaria a far diffondere in tutte le nazioni del mondo le direttive su come combattere la pandemia? E avrebbe avuto l’influenza necessaria a forzare quasi tutti i governi mondiali a seguire quelle direttive liberticide? Provate ad immaginare uno scenario in cui, invece, i rapporti di forza sono ribaltati.
In Cina si diffonde un virus non ben identificato che puo’ causare la polmonite. Non e’ il primo ne’ l’unico, ma il focolaio e’ in un’area altamente inquinata e gli effetti sono visibili. Alcuni medici, sul libro paga dell’OMS, diffondono l’allarme generando il panico e causando la presa d’assalto dei presidi ospaedalieri, col doppio risultato di mettere in crisi gli ospedali e diffondere ulteriormente il virus. Allo stesso tempo l’OMS ripete a tutti, e suppongo anche alle autorita’ cinesi, che non c’e’ niente da temere e che questo virus non richiede misure precauzionali particolari. Considerazioni politiche e d economiche da parte delle autorita’ cinesi, col capodanno che si avvicina, fanno la loro parte nelle decisioni prese. E a questo punto parte il tam-tam mediatico sull’epidemia del secolo e sul presunto cover-up cinese. Il contraccolpo economico, la scarsa conoscenza della reale natura dell’epidemia e la confusione precedentemente generata da direttive sanitarie contraddicenti forzano la mano al governo cinese che impone la quarantena a Wuhan e tutta la provincia. Ed e’ a questo punto che i siti, blogger, giornalisti complottisti occidentali si uniscono stupidamente al tam-tam, rincarando la dose sulla falsita’ del governo cinese, suggerendo scenari apocalittici che non hanno nessuna base di credibilita’. I video piu’ disparati, di origine sconosciuta ma dichiarati essere inviati direttamente da Wuhan, ci mostrano cio’ che il governo cinese ci vuole naacondere. Come se il governo non avesse la possibilita’ di bloccare internet in quell’area per impedire la fuga di notizie.
Infine il governo cinese riprende il controllo della situazione, l’epidemia e’ riportata sotto controllo, medici e funzionari sul libro paga dell’OMS sono rimossi dai loro incarichi, incarcerati o semplicemente messi in condizione di non nuocere piu’. Questo, per la propaganda occidentale, e’ l’ennesima prova del cover-up cinese, la dimostrazione finale di come un governo autoritario e indifferente ai diritti e liberta’ personali calpesti e punisca cittadini coraggiosi che hanno cercato di avvisare il mondo di cio’ che stava succedendo.
In occidente in tanti sono felici di credere a questa propaganda anti-cinese. Chi per interesse, chi per ignoranza storico politica. E quando infine il virus “arriva” in occidente (ma in realta’ era gia’ qua) grazie alle direttive dell’OMS che non hanno consigliato alcuna precauzione, e’ troppo tardi per negarne la pericolosita’, nessuno puo’ opporsi allo scaternarsi di una crisi creata dal nulla. Le direttive OMS cambiano, il virus diviene terribilmente pericoloso, le procedure per individuare i casi vengono trasmesse a medici e presidi ospedalieri i quali non possono fare altro che adeguarsi. Il numero di malati e morti si gonfia a dismisura, i report medici non possono piu’ riportare il covid-19 come concausa, non possono piu’ parlare di comorbidita’. Se il malato/morto ha uno solo dei sintomi del covid-19, che sono gli stessi di raffreddore, influenza e altre malattie respiratorie, deve essere classificato come tale. Si arriva all’assurdo di classificare come morto da covid-19 un uomo ucciso da una coltellata, perche’ risultato positivo al test sierologico. In principio non servono test per la classificazione, ci si deve basare solo sui sintomi, ma quando poi arriva il test PCR, capace di individuare un singolo frammento di RNA del virus, la positivita’ al test e’ l’unico fattore determinante per la classificazione, anche in assenza di sintomi, ovvero di infezione e malattia. Poco importa che la PCR possa risultare positiva per la presenza di altri 7 o 8 differenti virus, come ceppi A e B dell’influenza. In pratica, chiunque abbia fatto il vaccino anti-influenzale risulta positivo, ma tanto meglio, perche’ cosi’ i numeri si gonfiano, e le news riportano il numero dei positivi, senza indicare quanti di loro siano asintomatici, cosi’ come riportavano il numero dei morti, senza indicare se quelle persone erano morte per complicazioni causate dal covid, se erano malati terminali, anziani che sarebbero morti anche di una normale influenza, o semplicemente morti di altre cause ma poi risultati positivi al test.
Con poche persone nei posti chiave dei vari governi, personale la cui busta paga dipende piu’ dalla volonta’ dell’OMS che da quella del legittimo governo, l’OMS ha piegato quasi tutte le nazioni al suo volere. La disinformazione operata dai media ha creato il panico, la stupidita’ della propaganda di destra ha provveduto a convincere gli scettici, l’ignavia della popolazione ha reso facile imporre regole liberticide. I vari governi si sono adeguati per motivazioni differenti, chi ha tentato di resistere e’ stato schiacciato. L’illegittimo governo italiano ha sfruttato la situazione per esautorare il Parlamento e rimanere al potere; in UK Johnson, al governo ma non in controllo, e’ ormai un morto che cammina la cui spada di Damocle delle news lo ha costretto prima a fare marcia indietro sul lockdown (il numero dei “morti da covid” in UK e’ aumentato con l’inizio del lockdown) e poi ad imporre l’uso obbligatorio della museruola... pardon, della mascherina quando il virus e’ ormai clinicamente scomparso. Negli USA un sistema sanitario privato si e’ gettato avido sulla posibilita’ di ricevere soldi statali, tanti soldi, per ogni malato di covid ammesso in ospedale. Il governo dello Yemen e’ stato minacciato dall’OMS con la sospensione di tutti gli aiuti umanitari (minaccia poi ritirata) per fargli ammettere che stava tenendo nascoste le morti, il Burundi ha espulso i funzionari WHO per pressioni a rimandare le elezioni, la Tanzania lo fa dopo che una capra e una papaya risultano positive al test per il covid-19.
Le campagne mediatiche a favore dei vaccini degli anni precedenti hanno creato il giusto stato mentale nella popolazione, che si e’ dimostrata recettiva agli allarmismi e totalmente incapace di fare 2 piu’ 2 anche quando i dati reali le sono messi di fronte e spiegati. L’ironia di un virus cosi’ pericoloso che e’ necessario farsi un test anche solo per sapere se lo hai avuto e’ qualcosa che la maggior parte delle persone non riesce ad afferrare. Il fatto che Bielorussia, Svezia e Giappone esistano ancora ed abbiano avuto un numero di morti fra i piu' bassi nonostante non abbiano attuato nessuna forma di quarantena viene semplicemente ignorato, mentre il concetto che il proprio governo non sia li’ per il bene dei cittadini ma in quanto rappresentante degli interessi di varie elite’ e’ qualcosa che la maggior parte delle persone non ha minimamente il coraggio di affrontare. Come se la storia non fosse piena di casi in cui un governo ha portato la popolazione alla rovina o distrutto l’economia interna per favorire interessi personali di piccoli gruppi di potere. Tutt’al piu’ si parla di “errori”. Errori fatti dal WHO e dai vari governi, errori che hanno devastato l’economia, ucciso persone rifiutando loro cure mediche, danneggiato la psiche di adulti e bambini, errori che nessuno ha cercato di rettificare. E come si puo’ considerare queste decisioni come errori se poi nessuno prova a correggerli ma anzi vi vengono poi aggiunti altri “errori”?

C’e’ un cambio di regime in atto, il WHO ha dimostrato di essere piu’ forte della maggioranza dei governi nazionali, e si schiera di diritto fra le Neo Signorie. Ha dimostrato di avere il potere di influenzare la stampa, di dettare le regole ai sistemi sanitari nazionali. L’unico che ha reagito e’ stato Trump, ma quale efficacia il taglio dei fondi operato avra’ e’ tutta da dimostrare. Johnson, come gia’ detto, ha dovuto capitolare velocemente dopo essere stato ricoverato, guarda caso, proprio per il covid. Canada, Australia, Nuova Zelanda ne hanno approfittato per imporre leggi liberticide. In Canada la polizia e’ arrivata ad uccidere un anziano, dopo averlo rintracciato al suo indirizzo ore dopo, perche’ si era rifiutato di indossare la museruola in un negozio. Putin ha fatto il sornione e si e’ “adeguato” alle regole imposte dall’OMS, approfittandone per costruire ospedali, e la propaganda antirussa gli si e’ scatenata contro accusandolo di nascondere i morti.
In tutto questo c’e’ un altro perdente, oltre alla gente comune e alla vecchia elite’. Si tratta di Big Pharma. Non fate l’errore di credere che le economie nazionali siano state distrutte, che problemi psicologici creati nella popolazione, cure mediche rifiutate solo per vendere un vaccino che non c’e’. E che non ci sara’. Le case farmaceutiche hanno perso soldi a causa della sospensione di tutti i trattamenti sanitari operata per far fronte all’inesistente emergenza covid. La vendita di medicinali, specialmente oncologici, e’ crollata, con la sola eccezione dei medicinali per trattare problemi respiratori. Stiamo parlando di perdite di milioni. A cui seguiranno altre perdite fra circa 5 anni, quando i medicinali allo studio quest’anno dovrebbero uscire sul mercato, medicinali che non saranno pronti a causa della sospensione dei lavori che le case farmaceutiche hanno dovuto attuare. Queste perdite solo forse potrebbero essere appianate dalla commercializzazione di un vaccino. Un vaccino che non puo’ essere benvenuto all’OMS, il cui potere dipende ormai dalla paura che puo’ instillare nelle popolazioni ignoranti e bovine. La Chiesa Cattolica dominava le masse con la paura dell’inferno, questa nuova religione scientista puo’ dominare solo con la paura dei virus. Magari verra’ trovato un accordo fra Big Pharma e OMS, verranno introdotti vaccini che offrono una copertura temporanea, o che come quelli influenzali dovranno essere differenti ogni anno per adattarsi ai continui mutamenti di un virus che e’ fra i piu’ “veloci” nel mutare. Ma ho come l’impressione che non vedremo mai un vaccino definitivo, a meno che l’OMS non raggiunga la capacita’ di terrorizzare le popolazioni mondiali con continue pandemie nate dal niente o che venga sconfitto da Big Pharma in questa guerra fra Neo Signorie.
Nel frattempo la gente continuera’ a tenersi la mascherina sugli occhi, indossera’ la museruola e la prossima volta si lascera’ docilmente mettere il guinzaglio, dando ascolto ad una organizzazione che ha detto tutto e il contrario di tutto, che ha dovuto fare marcia indietro su tutte le sue dichiarazioni, che non e’ stata capace di vedere arrivare e prevedere la pericolosita’ di questa pandemia ma che adesso si vanta di aver fin da principio messo in guardia contro la pericolosita’ di questo virus e che pretende di poterci mettere in guardia da una seconda ondata in autunno. E piu’ a lungo lo stato di emergenza verra’ mantenuto, piu’ le persone dimenticheranno come si viveva prima e saranno incapaci di tornare a farlo

Monday, 13 July 2020

Non preoccupatevi delle statue che vengono abbattute

Traduco un articolo del giornalista Peter Hitchens pubblicato sul suo blog il 14 giugno. Come spiegato nel mio post precedente, l'articolo va letto con la chiave del Neo Medioevo Post-Moderno.


Con la sinistra che ora controlla ogni leva di potere, non possiamo aspettarci niente di meno che un cambio di regime.

 

Cio’ che stiamo vedendo accadere e’ un cambio di regime. Questo e’ il motivo per cui queste strane folle hanno cominciato ad assembrarsi intorno ad antichi e dimenticati monumenti chiedendone la rimozione e distruzione.

Non sanno cosa vogliono, non capiscono cosa stanno distruggendo. Ma questo non ha piu’ importanza. Credono che sia arrivato il loro momento e potrebbero anche avere ragione.

E’ per questo che il memoriale a Winston Churchill e il Cenotafio stesso sono stati vergognosamente inscatolati con pannelli di legno giovedi’ note: un atto di conciliazione, se ma ice ne fu uno.

E’ per questo che i capi della polizia si inginocchiano come schiavi conquistati davanti al nuovo dio della Coscienza Sociale e che i leader del partito Labour fanno altrettanto. L’ho gia’ visto succedere, ma solo quando le cose si muovevano nella direzione opposta.

Allora, quando l’impero sovietico crolla’ ed una cosa maligna scomparve dal mondo, era una questione di gioia. L’assassino di massa Vladimir Lenin e l’ altrettanto sanguinario responsabile della polizia segreta Felix Dzerzhinsky furono tirati giu’ dai loro piedistalli da una popolazione stanca di essere governate dai loro eredi.

Questa volta, mentre armate ignoranti cercano l’annichilimento della Gran Bretagna, tutto cio’ e’ terrificante. Non diro’ come tutto questo finira’, ne’ posso affermare che sapevo sarebbe successo. Ma posso dire che ebbi un’istintiva paura che qualcosa di male stesse per accadere quando la nazione comincio’ la sua folle e selvaggia chiusura forzata in marzo.

Negli anni ho imparato a fidarmi del mio istinto: prendere un certo treno, fare quella telefonata, girare ad un preciso angolo. Quando ho dato ascolto al mio istinto ne ho tratto giovamento o salvato da cose spiacevoli. Quando invece l’ho ignorato ne ho ricevuto danno. Magari e’ qualcosa ereditato dai nostri antenati, o imparato con decenni di esperienza. O un misto dei due.

Ma nelle occasioni cruciali conosciamo piu’ di quanto crediamo di conoscere. E mentre le citta’ cominciavano ad oscurarsi e svuotarsi, e il mondo come lo conoscevamo cominciava a chiudere, ho avuto paura che non avremmo rivisto le luci come erano state fino ad allora. E’ stato come l’inizio di una guerra senza limiti, resa piu’ sconcertante perche’ pareva che non dovesse avere fine.

Non era dovuto solo alla pandemia e alla completamente eccessiva risposta ad essa. E’ stato come se la morte della principessa Diana e la caduta delle Torri Gemelle fossero fuse in un’unica grande reazione di irrazionalita’ e panico.

La morte di Diana fu la Dittatura del Dolore, in cui anche le piu’ riverite parti dell’establishment dovettero piegarsi alla folla. “Mostraci che ti importa!” urlavano I titoli dei giornali. E male incorse a chi non lo fece.

Quindi venne l’11 settembre del 2001 e la Dittatura della Sicurezza. Nessun argomento reggeva davanti alla proclamazione che la sicurezza era di primaria importanza. E, volontariamente, tutti noi facemmo un falo’ delle nostre liberta’, erroneamente convinti che I nostril governi non se ne sarebbero avvantaggiati.

Ora e’ giunta la Dittatura della Paura. Non e’ il largamente immaginario fattore “R” che guida ail nostro debole governo, che sta appena cominciando a comprendere quanto danno abbia fatto e quanto difficile sara’ porvi rimedio. A guidare il governo e’ il fattore “F”, il numero di persone spaventate e rese pateticamente timide dalla viscida e falsa affermazione che eravamo tutti messi a rischio da una terribile e devastante malattia.

Il numero dei morti e’ enormemente ingrossato da un sistema di registrazione incredibilmente negligente che non fa distinzioni fra chi muore di Covid-19 e chi muore d’altro ma potrebbe essere stato infettato dal Covid. Molti di coloro che sono morti di Covid-19 sono certamente stati vittime del fallimento del Governo di proteggere i piu’ vulnerabili, ovvero i residenti delle case di cura.

Il triste ma innegabile fatto che questo virus e’ scarsamente pericoloso per i giovani e le persone sane, ma che e’ particolarmente mortale per i vecchi e i malati, e’ ormai accertato oltre ogni dubbio.

L’iniziale dichiarazione dell’Imperial College di Londra che mezzo milione di persone sarebbe potuto morire se non fossero state prese rigide misure di quarantena e’ stato totalmente screditato da altri esperti, i quali credono che i metodi e algoritmi dell’Imperial College sono, a metterla leggera, senza alcuna speranza sbagliati.

Eppure, il portavoce dell’Imperial College, il Prof. Neil Ferguson (che e’ stato beccato ad ignorare il suo stesso consiglio con una fidanzata), ha avuto l’incredibile faccia tosta di dichiarare che quelle stesse regole che lui aveva sprezzantemente ignorato, sarebbero dovute essere introdotte addirittura prima. Per contrasto, Sunetra Gupta, Professore di Epidemiologia Teorica all’Universita’ di Oxford, ha dichiarato che la quarantena sarebbe dovuta essere rimossa immediatamente.

Grazie alla sfacciata disonesta’ e disonesto pregiudizio della BBC, ed anche alla vergognosamente cattiva copertura di molti giornali, milioni di cittadini sono completamente ignari del fatto che l’intera base delle decisioni del Governo e’ stata distrutta da esperti scientifici. Addirittura la verita’ riguardo la Svezia, che non ha imposto la quarantena, e’ stata completamente oscurata da un incessante e ostile campagna mediatica.

La Svezia ha imitato la Gran Bretagna in una cosa: ha fallito nel proteggere le case di cura, col risultato di un numero di morti piu’ alto di cio’ che sarebbe dovuto essere. Ma anche cosi’, la sua esperienza (insieme a quella del Giappone) mostra chiaramente che non c’e’ collegamento tra la quarantena e il numero dei morti.

Le incessanti dichiarazioni del Governo e della BBC che la quarantena ha protetto l’NHS semplicemente non sono basate sui fatti. L’NHS non ha mai corso il rischio di essere sopraffatto. Il picco delle morti da Covid e’ stato raggiunto l’8 aprile, troppo presto per essere stato il risultato della quaratena, annunciata il 23 marzo e cominciata il giorno dopo.

Infatti, la nazione col piu’ alto numero di morti per milione e’ il Belgio, con 843 morti per milione. Eppure il Belgio ha introdotto una delle quarantene piu’ strette e severe del pianeta. La Svezia, senza la quarantena, ha avuto 472 morti per milione.

I 620 morti per milione della Gran Bretagna possono essere stati gonfiati dalla negligenza nelle registrazioni, ma difficilmente indica che soffocando la nostra economia e interferendo pesantemente nelle liberta’ personali abbiamo fatto meglio della Svezia. Il Giappone, che non ha introdotto la quarantena, ha avuto appena piu’ di 7 (esattamente, 7) morti per milione.

E’ come se alcune istituzioni, incluse le nostre, avessero voluto una crisi e abbiano usato il loro potere di controllo sulle informazioni per ottenerne una. E tutt’ora continua. Domani, una data simbolica che mai dovra’ essere dimenticata, i viaggiatori di treni e autobus saranno costretti ad indossare una museruola o non potranno viaggiare.

Le basi legali di tutto cio’ sono altamente dubbie. Quelle mediche lo sono addirittura di piu’. Queste museruole sono state descritte come avere contro i virus la stessa efficacia di una recizione di rete metallica contro le zanzare.

Come il distinto patologo Dr John Lee ha chiesto, dope avere esaminato ripetute volte le prove portate a favore, “c’e’ nessuna delle motivazioni date per obbligare ad indossare alle persone delle maschere in pubblico e al lavoro (ad esclusione di un ambiente ospedaliero) che non sia dubbia? Sicuramente il livello per un obbligo dovrebbe essere maggiore di “forse” e “probabilmente.””

Sono abbastanza sicuro che queste misure, come gli arresti domiciliari e il divieto di prendere il sole che sono venuti prima, hanno un altro scopo. Ci stanno abituando a farci dire cosa fare. Stai la’. Aspetta qui. Non usare contanti. Non oltrepassare quella linea. Stanno permanentemente modificando la relazione fra l’individuo e lo stato.

Non solo il Governo, ora, puo’ dirci dove dobbiamo vivere e quando o se possiamo uscire. Non solo ci puo’ dire con chi possiamo dormire (eccettuato il Professor Ferguson, a cui dopo aver sfacciatamente rotto queste regole e’ ancora permesso di pontificare). Adesso puo’ addirittura dirci cosa indossare.

Questo e’ qualcosa a cui non mi sono piu’ dovuto sottoporre sin dai tempi della scuola. Cio’ che e’ ancor piu’ sorprendente e’ che mi possa dire cosa devo indossare sulla mia faccia, che e’ qualcosa di particolarmente personale e quindi piu’ intrusivo.

Mi ricordo bene il senso di liberazione provato il giorno che lasciai la mia scuola preparatoria in Devon per l’ultima volta e gettai il mio fastidioso berretto da un alto viadotto (era una tradizione della scuola), mentre il treno mi portava verso il mondo dei grandi in cui desideravo entrare.

Tutti i seguenti sforzi di farmi indossare qualcosa del genere sono falliti. Immediatamente, quando la quarantena e’ cominciata, ho visto tanto di tutto questo arrivare. Era chiaramente iuna rivoluzione. E mentre le settimane si trascinavano, qualcos altro divenne chiaro. Il tempo effettivo della sua durata era importante.

Durante queste lunghe e oziose settimane, abbiamo piano piano dimenticato chi eravamo prima, come vivevamo, cosa pensavamo, cosa ci aspettavamo dalla vita. Io credo che forze ostili alla nostra nazione, alla sua storia e natura, abbiano visto tutto questo come un’opportunita’. Probabilmente incredule all’inizio, hanno poi realizzato che i britannici sono effettivamente divenuti deboli, al punto da accettare assurdi diktat e credere alle dichiarazioni piu’ ridicole.

Queste forze hanno anche notato che le precedentemente grandi istituzioni - la chiesa, il Parlamentom la polizia, le forze armate, maggior parte della stampa, le universita’ – vi si sono sottomesse senza niente piu’ di un sospiro. E lo stesso ha fatto cio’ che rimane delle nostre grandi compagni industriali e commerciali.

C’era, su tutto cio’, un’atmosfera sempre piu’ febbricitante. Privati della loro routine e della cerchia di amicizie, molte persone sono divenute logorate e suggestionabili.

Erano scontente ma non era loro permesso protestare contro cio’ che le opprimeva, la quarantena, dato che da ogni parte era stato detto loro che era necessaria. Una scintilla qualsiasi avrebbe potuto incendiare questo ricco mix.

La scintilla fu la morte a Minneapolis, una citta’ che la maggior parte dei britannici non vedra’ mai, di George Floyd. Vedere le folle rivoltarsi e saccheggiare in USA ha reso la sinistra radicale britannica gelosa.

E cosi’ la sinistra radicale ha importato la protesta, convertendola in indignazione verso alcune statue impolverate, e mettendo le strade a ferro e fuoco. L’altra settimana ho partecipato a una di queste dimostrazioni contro la statua di Cecil Rhodes a Oxford. Ho vissuto in Oxford per piu’ di 50 anni e la cosa mi ha interessato, non certo perche’ mi importi in particolar modo per questa mediocre scultura di un uomo discutibile.

L’evento era estremamente incoerente, spostandosi da una vaga furia contro il da lungo tempo morto Rhodes, alla preoccupazione per l’oppressione della Papua dell’Ovest, alle urla contro il colonialismo. Per quanto ne sappia, la Cina e’ l’ultimo grande potere coloniale rimasto. Pechino sta indubbiamente stuprando l’Africa su una scale che Cecil Rhodes non si e’ mai sognato.

Ma questa gente non riesce a forzare se stessa ad attaccare quel particolare regime. A volte penso che la sinistra radicale sia piu’ nostalgica dell’Impero Britannico che qualsiasi colonnello dell’Esercito Indo-britannico sia mai stato.

La sinistra ne ha bisogno per odiarlo. La sua indubbia morte le da’ fastidio. Io sono divenuto brevemente famoso perche’, quando la folla fu invitata a sedersi per 8 minuti e 46 secondi, coi pugni serrati, per commemorare Floyd, io non mi sono unito. Uno dei dimostranti mi ha accusato di rifiutarmi di “taking the knee.” (abbassarmi sul ginocchio).

E’ vero, mi sarei rifiutato di farlo se me lo avessero chiesto, ma nei fatti i dimostranti stavano “taking the buttock” (abbassandosi sulle chiappe), una cosa alquanto differente. La cosa importante riguardo questi contestatori, lodati dal Partito Laburista e rispettati dai capi di polizia, e’ che sta aiutando a rinforzare il nuovo establishment e a distruggere il vecchio.

Hanno gia’ reso quasi impossibile esprimere opinioni tradizionali, normali, cristiano-conservative e patriottiche. Usando i social media come una forma di disciplina hanno forzato chiunque, inclusa la multimilionaria di sinistra  J.K.Rowling, ad aver paura di loro.

Chiunque, come la Rowling ha imparato la scorsa settimana, puo’ ora essere “cancellato” – la nuova, agghiacciante parola per indicare l’obliterazione cui sottopongono le loro vittime. La Rowling e’ stata perseguita per aver detto la cosa sbagliata riguardo il tema transgender. Infatti, non esiste la cosa giusta da dire. So da anni che e’ inutile provare a rispondere con correttezza e ragione alla nuova ortodossia.

Indipendentemente da quanto attentamente e generosamente io possa discutere, sarei comunque denunciato per crimine di pensiero. Non si puo’ essere corretti, ne’ e’ possibile sapere se si e’ corretti. Questo e’ il trucco.

Nessun vero dibattito puo’ avvenire in queste condizioni. E dove non c’e’ dibattito non c’e’ liberta’. Per anni, ma senza alcun effetto, ho indicato il fatto che la polizia era da tempo stata infiltrata dal pensiero della sinistra radicale.

Nel 2004 misi in guardia che Cressidra Dick sarebbe diventato il primo Commissario donna della Metropolitan Police (polizia di Londra) quando notai i suoi esperimenti di “negoziazione” coi dimostranti invece di reclamare le strade da loro occupate.

Ho indicato che i dolci mandelsoniani e blairiani Euro-comunisti erano decisamente piu’ pericolosi del crudo e ovvio marxismo di Jeremy Corbyn.

Ora, mentre Sir Keir Starmer (il capo procuratore che si rifiuto’ di inquisire il maxi-pedofilo Jimmy Savile), un altro che si e’ intrattenuto con una setta trotskysta negli anni 80, si inginocchia come un supplicante alla nuova ortodossia, chi ha il coraggio di dire che sia un “moderato”?

La gente credeva che questa schiumante e intollerante ideologia di sinistra non avesse importanza o fosse un problema minore al margine della nostra societa’. Ma nei fatti, era la prima ondata di questa nuova ortodossia che a breve dominera’ tutte le nostre vite. Ed e’ la Covid mania che ha reso questo nuovo trionfo cosi’ vicino.

Perche’ i Tories (il Partito Conservatore) – al governo ma non al potere- negli ultimi mesi ha fatto alla sinistra militante un grandissimo favore. Si e’ autodistrutto: gli elettori non perdoneranno il disastro in cui ha trasformato le loro vite e l’economia, soprattutto quando verra’ presentato il conto di tutto cio’ e l’inevitabile indagine pubblica dimostrera’ quanto avessero torto.

Il governo Johnson sta tenendo calda Downing Street per Sir Keir e la sua legione di blairiani. Ma questa volta sara’ molto peggio che nel 1997, quando i blairiani si mossero piano e cautamente, timorosi di poter svegliare le forze conservatrici.

Perche’ le passate settimane hanno anche dimostrato che tutti i pilastri della civilta’ e liberta’ britannica sono vuoti e marciti, pronti per una rivoluzione culturale devastante come quella lanciata da Lenin e Dzerzhinsky a San Pietroburgo nel 1917.

Eccetto che questa volta non sara’ necessario assaltare il Palazzo d’Inverno, impossessarsi della stazione dei treni, della centrale telefonica e delle caserme. La sinistra e’ gia’ in controllo di ogni leva di potere e influenza, dalle scuole che i Tories hanno paura di riaprire alla polizia, l’amministrazione pubblica, i tribunali e la BBC.

E’ un cambio di regime. Non preoccupatevi troppo delle statue che vengono ora abbattute. Significano sorprendentemente poco. Preoccupatevi piuttosto di quelle che verranno presto erette e di cosa esse rappresenteranno. Magari i nostri nipoti avranno il coraggio di abbatterle.


Sunday, 14 June 2020

Un nuovo corso

Sono passati più di due anni dall' ultima volta che ho scritto su questo blog. Non che abbia veramente cambiato idea riguardo ciò che ho scritto in quel post di “addio” dell' aprile 2018. E ciò che ho scritto lo ho realizzato. 
Nessun materiale simile a quello pubblicato precedentemente a quella data verrà più pubblicato su questo blog. E' un corso totalmente nuovo quello che sto dando al blog, che avrebbe anche giustificato l' aprire un nuovo blog con un nuovo nome. Chi voglia saperne di più su ciò che verrà può leggere il precedente post, un piccolo trattato di medievalismo applicato alla contingenza odierna. Tutti i prossimi post andranno letti in tale ottica.
Quindi un nuovo corso, com' è una motivazione totalmente differente quella che mi spinge adesso a riprendere a scrivere. Facebook mi vede raramente sulle sue pagine e solo per lavoro, senza alcun desiderio di interagire con alcunchi. Twitter mi ha risolto il problema bloccandomi l' account per aver esposto le mie idee e pretendendo come “atto di buona volontà” di avere il mio numero di telefono. Che non avrà mai da me per il semplice fatto che lo vuole fin troppo. Ma ci sono alcune idee nella mia testa che desidero condividere, ma non così tanto da tornare sui social media allo scopo. Sono idee di storia, visioni degli eventi che il nostro mondo sta attraversando. Valgono ciò che valgono. Chi le leggerà deciderà se siano valide o meno. Le lascerò qui, su questo blog. Per chi avrà abbastanza voglia di leggerle da venire a cercarle. Questo post è l' unico che affido ai social media o che intendo diffondere. Tutto ciò che verrà dopo verrà pubblicato ma non pubblicizzato o diffuso da me. Chi vorrà continuare a leggere potrà tornare qui, o iscriversi alla newsletter; chi leggerà deciderà se vale la pena diffondere ciò che scrivo.

Neo Medioevo Post-Moderno


      Non ricordo quanto esattamente prima, probabilmente nel corso dell' anno precedente, coniai la definizione Neo Medioevo Post-Moderno che poi avrei usato per la prima volta nell' aprile del 2014 qui, senza averne però chiara tutta la sua portata. Fu un' intuizione, più che una elaborazione cosciente, la quale venne in seguito, quando iniziai l' approfondimento degli studi di storia. Poco tempo dopo trovai una nominazione molto simile citata da Bagnai sul suo blog, da cui trassi due conclusioni: che la mia intuizione era giusta e perciò da approfondire, e che, dovesse mai il termine attestarsi nell' uso, non me ne verrà mai attribuità la paternità anche ammettendo che sia mia.
Il Neo Medioevo Post-Moderno è quindi l' epoca che stiamo vivendo e che direi ha avuto inizio con la deregulation reaganiana negli anni '80 del secolo scorso. E' un medioevo non tanto perché sta in mezzo ad altre due epoche, anche se sicuramente lo sarà una volta giunto al suo termine, bensì perché presenta delle caratteristiche che sono tipiche di quel periodo storico che va dalla caduta dell' impero romano alla discesa in Italia di Carlo VIII di Francia e che dette inizio alle guerre d' Italia. La definizione Post-Moderno ha un duplice valore, indicando sia la collocazione temporale successiva all' era moderna, sia la sua qualità postmodernista, caratterizzata da post-umanesimo, femminismo della terza e quarta onda, intersezionalità e teoria gender.

Dalla caduta dell' impero carolingio nel IX sec. fino all' XI sec. si assiste alla formazione delle signorie, ovvero nuclei autonomi di potere locale capace di inquadrare un territorio e la sua popolazione. Le signorie si formarono sul tessuto feudale, ovvero il sistema organizzativo dei regni romano-barbarici nati dopo che l' impero romano aveva perso, a vantaggio delle popolazioni germaniche, le sue province occidentali. Nel sistema feudale il sovrano legava a sé i suoi subalterni (vassalli) mediante l' offerta di terre e della sua protezione, in cambio del servizio militare e della promessa di fedeltà. Sebbene nate nel contesto feudale, le signorie non ne erano parte, ma nacquero tramite la capacità di fatto dei vassalli di esercitare il potere giudiziario e l' esezione delle tasse sul territorio e sulla sua popolazione. Diritti di fatto che solo in un secondo tempo vennero legalmente riconosciuti e resi ereditari.
Una volta caduto l' impero carolingio nel IX sec. si assiste, fino al X secolo, ad un progressivo processo di appropriazione da parte dell'aristocrazia maggiore dei benefici vassallatici e pubblici, fino ad allora conferiti dal re ma ora integrati nei beni delle grandi famiglie aristocratiche e trasformati in ereditari, prima di fatto e, dall'877, anche ufficialmente con il riconoscimento da parte di Carlo il Calvo di tale ereditarietà. La debolezza dei sovrani permise all' aristocrazia maggiore di sostituirsi allo stato nel controllo del territorio e di incamerare tutti i benefici ad esso legati, dalla dispensazione della giustizia alla riscossione dei tributi; mentre la necessità di provvedere alla difesa del territorio durante le invasioni saracene, ungare e vichinghe, cominciate nell'VIII-IX secolo, insieme alle ricchezze accumulate tramite il sistema economico curtense da laici ed ecclesiastici, necessarie per l' indispensabile processo di fortificazione di villaggi e monasteri chiamato “incastellamento” e il reclutamento di clientele armate di “milites” per difenderli, permisero ai signori di esercitare di fatto il districtus o “banno” (cioè l' insieme dei poteri sopra elencati).
Da un lato signorie che si pongono in continuità ideale coi poteri pubblici i cui titoli sono stati ereditati; dall'altro si formano domini territoriali capaci di esercitare il banno grazie ad ampie clientele armate. La ricchezza dei signori si origina dai loro allodi (proprietà di cui godevano la piena proprietà); dalla dinastizzazione delle cariche pubbliche, sia laiche che ecclesistiche, e dei territori legati a tale carica; dalla patrimonializzazione dei benefici pubblici un tempo destinati ai re, a cui si aggiungono nuove tasse quali quelle sulla circolazione e tributi straordinari. Il potere dei signori di imporre il banno si allarga, così, ad un'area che trascende i territori che sono la loro personale proprietà e a cui, inizialmente, sole può applicarsi, e viene esercitato dai signori anche a territori su cui il banno spettava al re o ai suoi delegati (conti, marchesi, duchi). In pratica le signorie si rinforzano sottraendo ai sovrani le loro ricchezze. Da un lato tassano la popolazione in nome del sovrano, evitando però di versargliene il ricavato, oltre a caricare la popolazione stessa di nuove tasse, dall' altro offrono al popolo la possibilità di sottrarsi al pagamento di parte di quelle imposte accettando una sorta di legame col signore simile a quello feudale. Quest' ultimo fenomeno sottrasse forza lavoro e militare ai sovrani, e legò la popolazione rurale al territorio controllato dal signore con una serie di contratti legali su cui il sovrano non aveva alcuna giurisdizione.

Oggigiorno noi stiamo assistendo ad un fenomeno molto simile, quello che chiamiamo liberismo economico. Le grandi multinazionali, dei più svariati settori, hanno accumulato ricchezze tramite la sottrazione di tasse dovute ai vari governi. La debolezza intrinseca nei governi “democratici” ha permesso loro di ottenere esenzioni, di sottrarsi in parte al controllo del sistema giudiziario ed arrogare per sé parte della sua esecuzione. Gli esempi più banali sono i tribunali di riferimento scelti dalle compagnie fornitrici di beni e servizi, e i casi di “tribunali interni” come quello istituito da Facebook che vengono imposti a tutti i clienti per la risoluzione di dispute. Per provvedere alla loro sicurezza, molte compagnie hanno istituito le loro “milizie” private, sia che si tratti di personale assunto o ingaggiato a tempo determinato. E tramite l' offerta di sanità, assicurazioni e pensioni private hanno iniziato a sottrarre i cittadini al controllo statale, trasformandoli in sudditi tramite la firma di contratti per lo più fuori della giurisdizione dei governi e legandoli sempre più a sé. Un caso emblematico di questo processo è il recente caso di bancarotta della General Motors, fin' ora costato ai dipendenti perdita di parte dell' assicurazione medica nel passaggio dalla bad alla good company, e l' uso, sempre da parte di GM, ma anche di altre compagnie, delle pensioni private per ridurre l' organico senza pagare ai dipendenti “pre-pensionati” l' indennizzo di licenziamento, e che potrebbe portare in futuro al collasso del sistema pensionistico.
Il processo che si è avviato sta vedendo queste nuove signorie rafforzarsi sempre più, con la maggioranza dei governi troppo deboli per poter intervenire efficacemente anche solo per contenerlo e destinati ad indebolirsi sempre più a tutto favore delle neo signorie stesse. Le cui pretese su ciò che è oggi considerato un diritto, come l' accesso all' acqua e allo studio e a tutti quei servizi finanziati con le tasse, si fanno sempre più feroci, mentre sempre più prerogative da tempo puramente statali stanno passando di mano. Nel prossimo futuro mi aspetto un rafforzamento di questo fenomeno, non dovesse intervenire un qualche shock esterno di tale portata da essere capace di interromperlo, fenomeno che dovrà proseguire attraverso tutto il suo sviluppo naturale fino alla comparsa di una qualche entità politica capace di riportare sotto controllo le neo signorie, come la nascita degli stati-nazione nel XIV-XV sec. fece con le signorie medievali.
Esempi del processo in atto sono sotto gli occhi di tutti, si pensi al caso del ponte Morandi, con il governo italiano non solo incapace di togliere la concessione di Autostrade SpA ai Benetton, ma semplicemente di imporre loro alcunché, foss' anche una semplice multa. Ovviamente non può essere causa di mezzo gaudio, ma questo assetto economico-politico non è della sola Italia, o Europa.
Al momento, nessun governo è abbastanza forte per imporsi alle più potenti di queste neo signorie, col liberismo più sfrenato che ha permeato ogni livello e aspetto delle nostre società, dove più e dove meno, e con fin troppe persone in posizioni chiave e non solo il cui futuro non dipende più dalle scelte del rispettivo governo bensì dalle decisioni di queste aziende assorte al rango di signoria. Nel panorama più ristretto dell' Italia, non ha senso alcuno nutrire la speranza che in un prossimo futuro un governo “sovranista” possa andare alla guida della nazione. La scelta sarà, per un periodo ancora molto lungo, fra un governo estremamente liberista e uno solo moderatamente liberista.



Sunday, 29 April 2018

Bisanzio must die

Nel corso degli ultimi anni ho scritto molte idiozie su questo blog, cose che mi sono state provate false da recenti avvenimenti. Costretto da questi avvenimenti ho dovuto ammettere con me stesso di aver buttato gli ultimi sette anni della mia vita, senza costruire niente, senza cercare attivamente la felicità, facendo il deserto intorno a me. Lo scorso lunedì mattina ho avuto una crisi nervosa, che non si è risolta in qualcosa di veramente spiacevole solo perché queste crisi si manifestano in me con rabbia e non panico. Poi, il resto della giornata, è stata una lotta infruttuosa contro uno degli attacchi di depressione più merdosi che abbia mai dovuto affrontare, risoltosi solo grazie ad una lunga conversazione con una persona veramente speciale e terminata all'una di notte. Un peso mi è stato tolto dal cuore, e qualcosa che mi impediva di vedere chiaramente è come caduto dai miei occhi. Ed allora sono finalmente stato in grado di guardare in faccia il mio demone.

L'origine del mio male risale a prima che lasciassi l'Italia a quegli anni di lotta dovuti alla crisi economica, in cui ho perso la ditta, la casa, mia moglie. Insomma, perdere tutta la mia vita ha lasciato il segno: qualcosa dentro di me si è spezzato. Sono stato sopraffatto dal senso di impotenza, perché tutti i miei sforzi di salvare almeno parte della mia vita erano stati vani. Da quel senso di impotenza è nata la convinzione che ogni sforzo, ogni tentativo di ottenere qualcosa per il futuro fosse completamente inutile, perché il caso o la malevolenza di uno sconosciuto sarebbero stati sufficienti a ditruggere tutto ciò che potevo costruire. E così, intimamente convinto di non avere alcun controllo sulla mia vita, ho iniziato a vivere in attesa che qualcun altro decidesse per me, nel bene e nel male. E giorno dopo giorno sono scivolato nella disperazione.
Ho creato Bisanzio, il mio alter ego. Doveva essere solo un nickname su internet, ma è divenuto il carattere di una tragicommedia e ho iniziato ad interpretarlo sempre più spesso anche nella vita reale. E il mondo visto attraverso i suoi occhi era un mondo dove il dolore è l'unica legge universale, dove non sei mai in controllo neppure delle proprie azioni o reazioni, dove l'entropia domina: non riuscivo più a vedere niente di bello, non riuscivo più a trarre soddisfazione da niente. Ho reso le persone intorno a me miserabili solo perché rifiutavano di condividere la mia visione nichilista, e alla ragazza che mi amava ho dato Bisanzio quando lei voleva Alessio. Neppure ciò che prima avevo amato mi dava sollievo, una volta che Alessio aveva indossato la maschera di Bisanzio. Mi sono fatto il deserto intorno, poi mi sono ripiegato su me stesso. E ciò che vedevo non mi piaceva. Quel lunedì pomeriggio, lavorando sulla riva del Tamigi, Bisanzio pensava che se fosse saltato in quell'acqua fredda, col vestiario da lavoro che aveva indosso, sarebbe andato a fondo velocemente.
Siccome non mi piacciono le cose semplici, con la convinzione di non avere controllo alcuno sulla mia vita non ho neanche cercato di sfuggire alle mie responsabilità, e mi sono invece fatto carico pure delle colpe di altre persone. Perché qualcuno, tanto, deve prendersi la colpa, e siccome tutto è comunque perduto perché non dovrei aiutare chi amo risparmiando loro le loro responsabilità? E così mi sono fatto carico delle colpe di altri, perché “le mie spalle sono larghe”. Ma non è questione di avere le spalle larghe, di essere forti e determinati. Il colpo che ti abbatte arriva da dove non te lo aspetti, e talvolta la tua forza doviene la tua debolezza. E mi sono spezzato, perché non volevo piegarmi.
Ma tutto questo, semplicemente, non ha senso ed è tempo che vi ponga una fine. Quindi Bisanzio deve morire, perché Alessio possa tornare a vivere. Bisanzio ha avuto il suo tempo, ben più lungo di quanto doveva essergli concesso. Non so se riuscirò a rendere tale dipartita indolore, ma non ci sarà lotta da parte sua. In fondo Bisanzio è stanco, stanco dell'unico mondo che riesce a vedere. Era lui che voleva saltare nel fiume. Smetterò di scrivere su questo blog, cercherò di lasciare i social media su cui Bisanzio ha prosperato, e troverò un'altra via per raccontare al mondo, o almeno a quella piccola parte che vuole ascoltarmi, ciò mi si agita nel cuore cercando di venire alla luce.


During the last years I wrote much bullshit on this blog, things proved me wrong by recent happenstances. Forced by these happenstances I had to admit to myself that I had thrown away the last seven years of my life, building nothing and without actively seeking happiness, making the desert all around myself. Last Monday I had a nervous breakdown and nothing really bad happened just because they come to me as hanger and not panic. Then, the rest of the day was an unsuccessful struggle against one of the shittiest depression attacks I have ever experimented. I managed to get out of it just in the deep of the night, thanks to a long conversation with a really special person ended at 1 AM. It's been, then, like a weight was lifted from my heart and something preventing me to see clearly had shed from my eyes. So I was finally able to look into the eyes of my personal demon.

The origin of my sickness goes back to the time before I left Italy, to the years I fought against the economic crisis which deprived me of my business, of my home and of my wife. Losing all my life had left a mark on me: something deep inside me broke. The feeling of helplessness overthrows me because all my efforts had been of no avail to salvage at least a small part of my life. The idea of having no control at all on my future stemmed from that feeling because the case or a stranger's malevolence could be enough to take away from me all that I had built. So, deeply sure I had no control at all over my life, I lived waiting for someone else to decide for me. And day after day I drifted into desperation.
I created Bisanzio, my alter ego. He was meant to be just a nickname on the internet, but he became the main character of a tragicomedy and I played it over and over in real life. And the world through Bisanzio's eyes was a world where the pain was the only universal law, where you're never in control not even of your actions or reactions, where entropy rules. I couldn't see anything beautiful anymore, couldn't get any satisfaction from anything. I made the people around me miserable just because they refused to share my nihilist view of the world, and to the girl who loved me, I gave Bisanzio when she wanted Alessio. Not even what I had loved before could give me solace, once Alessio had worn the mask of Bisanzio. I made a desert all around myself, then I recoiled. And I didn't like what I saw. That Monday afternoon, working on the Thames embankment, Bisanzio thought that if he jumped into the cold water, wearing all his working gear, would have gone down quickly.
Since I don't like what is simple, even believing I had no control over any event I didn't try to skip my responsibilities. Instead, I took charge of other people's faults. Because someone had to and since everything was lost anyway, why shouldn't I help them sparing them their own responsibilities? So I loaded myself with someone else burdens, because "I have broad shoulders." But it does not matter if you have broad shoulders or are a sturdy and decisive person. The strike which takes you down always come from an unexpected direction, and sometimes your strength becomes your weakness. So I broke because I refused to bend. But all this simply doesn't make sense and it's time to put an end to it. Bisanzio must die so that Alessio can come back to life. Bisanzio had his own time, longer than it should be allowed. I don't know if I can make his passing away a painless one, but I'm sure he will not struggle against it. All in all, Bisanzio is tired. Tired of the only world he's capable to see. Was him who wanted to jump in the river. I will stop writing on this blog, I'll try to quit the social media where Bisanzio thrived, and I will find other ways to tell the world, or at least at that tiny part interested in listening to me, all that stirs in my heart seeking the light.


Sunday, 22 April 2018

The stars will be your eyes

And when I touched her skin
My fingers ran with blood






From the dusty May sun
Her looming shadow grows
Hidden in the branches of the poison creosote
She twines her spines up slowly
Towards the boiling sun
And when I touched her skin
My fingers ran with blood
In the hushing dusk under a swollen silver moon
I came walking with the wind to watch the cactus bloom
And strange hands halted me, the looming shadows danced
I fell down to the thorny brush and felt the trembling hands
When the last light warms the rocks
And the rattlesnakes unfold
Mountain cats will come to drag away your bones
And rise with me forever
Across the silent sand
And the stars will be your eyes
And the wind will be my hands

Tuesday, 17 April 2018

Raistlin



   Hai letto la saga di Dragonlance? Ti ricordi Raistlin, il mago? Che per punizione ricevette degli occhi a forma di clessidra? I suoi occhi divennero capaci di vedere persone ed oggetti come sarebbero stati nel futuro. Non importava quanto bella fosse una cosa, lui la vedeva invecchiare, cadere a pezzi, decomporsi davanti ai suoi occhi. Condannato a non vedere più la bellezza del mondo. Solo quando incontrò Laurana, la giovane principessa elfa con una vita immensamente lunga ancora davanti a sé, gli occhi di Raistlin non furono capaci di vedere quando quel corpo sarebbe caduto in rovina e lui poté ammirare la bellezza senza vederne la corruzione.
   Ecco, io sono un po' come Raistlin. Sono stato punito con occhi che vedono ciò che non dovrebbe essere visto. Non importa chi o cosa ho davanti, non importa quanto bello, io ne vedo i difetti e le macchie, la corruzione nascosta dietro la facciata, la sua rovina. E solo quando guardo te ciò non accade. Non importa cosa tu abbia fatto, non importa se è qualcosa che ritengo sbagliato o male. Io, quando ti guardo, riesco ad andare oltre le macchie e i difetti e vedere la bellezza che c'è in te.

   Have you read the Dragonlance saga? Do you remember Raistlin the wizard? Who received hourglass-shaped eyes as a punishment? His eyes became able to see people and things as they would have been in the future. It didn't matter how much beautiful a thing was he saw it decaying and falling in pieces in front of his eyes. Sentenced to see no more the beauty of this world. Just when he met Laurana, the young elf princesses with an immensely long lifespan in front of her, Raistlin's eyes didn't see her body decaying and he could enjoy the beauty without watching the corruption.
   Here, I'm like Raistlin. I've been sentenced to have eyes seeing what shouldn't be seen. It doesn't matter what I have in front of me I see its flaws and defects, the corruption behind the facade, its ruin. It's just when I watch you that that doesn't happen. It doesn't matter what you've done, doesn't matter if it's something I believe wrong or bad. When I look at you I can see beyond flaws and defects and see the beauty which is in you.


Sunday, 15 April 2018

Era lei la donna che volevo...

...per essere chiamato col mio nome.




Se saprete che lei era con me
Questo non sarà certo mai vergogna

Friday, 13 April 2018

Shiva Reloaded

Lo so bene che la cosa migliore per me sarebbe dimenticarti e, come pensavi sarebbe successo una volta andata via tu, trovare una donna capace di darmi ciò di cui ho bisogno. Non è successo fin'ora e non credo succederà mai. Come potrebbe succedere? Amo due donne: una la amo ma non la desidero più, né voglio rivederla dopo il modo in cui mi ha trattato; l'altra la amo e la desidero più della mia vita. Ed ormai so che non potrò smettere di amare nessuna delle due, né dimenticarle. Con che cuore potrei trascinare una terza donna dentro questo personale girone infernale? Non me la sento di far del male a qualcun'altra, preferisco che tutto rimanga com'è ora, anche se sono quasi certo che finirà per distruggermi.

I know very well that the best thing to me would be to forget you and, as you thought would have happened once you had left, find another woman able to give me what I need. It's not happened so far and I think will never happen. How could it happen? I'm in love with two women: I love the first one but I don't desire her anymore, nor I want to see her again after what she did to me; I love the second one and I desire her more than my own life. And I know by now that I will not be capable to stop loving any of them, neither forgetting them. I have no heart to drag another woman into this infernal circle, to hurt her. I'd rather keep everything as it is, even if I'm quite sure it will end up destroying me.

Pending unsaid

Le risposte che una donna tace, le domande su cui glissa, quelle verità non dette ma che percepisci essere lì, sospese, sono una delle peggiori maledizioni per una mente fervida e creativa. Nessuna verità sarà mai orribile quanto le fantasie e gli scenari che tale mente sarà capace di creare per torturare se stessa.

Those answers that a woman withholds, the questions she skates over, those unsaid truths you sense are pending there, are one of the worst curses for a fervid and creative mind. Any truth will never be as horrible as those fantasies and scenarios that such a mind will be able to create to torture itself.

Monday, 9 April 2018

Per i tuoi begli occhi

Rimane il desiderio di amare, ma l'incapacità di farlo impedisce di affezionarsi a cose o persone, lasciando solo la sofferenza del ricordo di chi hai perduto. E sappi, tu che leggi, che sono stato vicino a pregarti per le briciole, per qualsiasi piccola parte di te fossi disposta a darmi. E un giorno, se ti sentirai pronta a fermarti, torna a cercarmi. È molto probabile che mi troverai ancora qui ad aspettarti, perché questo dolore, che è ormai la sola cosa a dirmi che sono vivo, tu sei la sola che può alleviarlo.

Just the desire of love remains, but the inability to do it prevents you from growing fond of anyone and anything, leaving just the sufferance of the memory of who you lost. Be aware, you who reads, that I've been close to begging you for crumbs, for any least part of yourself you were willing to give me. And one day, if you will feel ready to settle, come back to look for me. It's very likely that I will be here waiting for you because of this pain, the only thing telling me that I'm alive, that you're the only one able to soothe.

Sunday, 1 April 2018

Ciao, vecchio porco!


And the guy exclaimed when he found out my girlfriend was 17 years younger than me:
"Ah! She likes the old rough man!"

Saturday, 31 March 2018

Alessia



 E' strano, e difficile, scrivere della sensazione che mi ha preso e tormenta dopo l'aver realizzato di aver buttato via gli ultimi sette anni della mia vita. Quando venni a Londra la prima volta non avevo niente se non le mie capacità e l'entusiamo, la voglia di fare e costruire. Insieme alla rabbia che covava pronta a scatenarsi, rabbia per quarant'anni di vita che mi erano stati sottratti, rubati. Adesso, invece, riparto da dove partii sette anni fa, nuovamente senza niente, e privo pure dell'entusiasmo. Quello, insieme a tante altre cose, l'avevo messo nella mia relazione con Alessia, e quando la relazione è finita tutto ciò che avevo messo in essa è finito con essa.
Aiuterebbe molto dare la colpa ad Alessia per ciò che mi è successo, ma lei non mi aveva mai fatto alcuna promessa e, sebbene fin dall'inizio avessi saputo che se ne sarebbe andata, io ho deciso di andare avanti e mettere tutto me stesso in quella relazione. Non avrei saputo in che altro modo farlo, comunque, e il danno che ne ho ricevuto, sebbene dovuto ad Alessia, non le è imputabile.
Fu una relazione particolare, in cui io misi tutto ciò che potevo, lei mise ciò che volle mettere. Fu una relazione in cui anche se avessi potuto mettere molto di più, sarebbe stato inutile. Non mi fece mai parte delle sue amicizie, non mi presentò mai uno dei suoi colleghi dell'università, parlò di me ai suoi genitori e me li fece conoscere solo quando non poté più evitarlo. Per il resto mi si dette con intensità, ma tutto ciò che riuscì a tenere per sé non me lo svelò, né mi dette accesso a tanti luoghi nascosti e dimenticati del suo animo. Fu come aggirarmi sotto le mura di una città silenziosa, le cui porte erano sbarrate; tutto intorno la desolazione di rapporti umani fittizi, campi coltivati i cui raccolti sono marciti sotto la pioggia. Quando infine riuscii a scalarne le mura e a godere della luce e calore delle sue vie, trovai la fortezza al suo centro sbarratami e mai riuscii ad espugnarne le porte. Perché quelle porte sono inespugnabili in ognuno di noi e le si possono varcare solo ce ci lasciano entrare. Alessia non le aprì mai.
Fu una relazione in cui lasciai che le colpe fossero deposte ai miei piedi, una dopo l'altra, perché tanto il non accettarlo non avrebbe cambiato niente . Le pesava che odiassi Londra, quando era stata lei a farmela odiare. Ma a me “Londra non era mai piaciuta.” Le pesava che fossi insoddisfatto, infelice diceva lei, e non si è mai fermata a pensare che la mia insoddisfazione derivasse dall'aver accettato di rimanere a Londra per amor suo, in attesa che lei fosse pronta ad andarsene. Ma poi, anche il fatto di andarcene da Londra divenne qualcosa “di cui non avevamo mai parlato seriamente.” Ed io avevo rinunciato a cercare il lavoro che mi piaceva, a perseguire una carriera mia, costretto a subire le frequentazioni di bassa lega che potevano venire dal mio lavoro, mentre lei viveva una vita parallela a quella insieme a me e popolata delle persone che la facevano stare bene. Mi accusò di non averle mai detto che era bella, ma si era dimenticata del perché avevo smesso di dirglielo, dello sguardo ferito che mi aveva rivolto una notte credendo che le mie parole non rispecchiassero ciò che veramente credevo.
Fu una relazione in cui mi sentii rinfacciare spesso il mio precedente matrimonio, la consapevolezza e tristezza di aver perso tutto ciò che avevo costruito e di cui avevo bisogno. Ma Alessia non fu mai disposta a riempire quel vuoto, preferì accusarmi di rimpiangere mia moglie e di farla sentire l' altra. Quando in realtà lei aveva deciso di essere l'altra, e di quando le chiesi di sposarmi sono certo non abbia memoria. Anzi, sono certo che neppure abbia capito che lielo stavo chiedendo. Così come sono certo non abbia mai pensato a quanto male possa avermi fatto il vederla piangere, non una ma più volte, per il suo ex, un uomo che l'aveva tradita e picchiata. Mi chiedo se abbia mai pianto per me.
Fu una relazione che finì senza che la verità fosse mai detta, senza che Alessia ammettesse che non ci aveva mai provato veramente, che non aveva mai avuto intenzione di rimanere con me. Fu una relazione che finì per un'offerta di lavoro che la pose davanti alla scelta fra la carriera e me, il motivo per cui sapevo che mi avrebbe lasciato: non era disposta a fare tale rinuncia per me. Essere barattato in questo modo fa male, ma ero preparato a ciò. Scoprire piano piano che la nostra relazione sarebbe potuta andare avanti nonostante questo lavoro, che il tutto fu solo una scusa per liberarsi di un legame che fino ad allora non era riuscita a spezzare, quello mi ha distrutto.
Fu una relazione in cui tante parole sono rimaste in sospeso, e che io accettai rimanessero tali per facilitarle la fuga. Del resto, in una relazione si deve essere pronti a fare delle rinunce, ma l'unica cosa a cui io potevo realmente rinunciare era Alessia, perché di tutto il resto non mi importava, e quindi lasciai che se ne andasse. E feci del mio meglio perché ciò non le pesasse, non so con quali risultati. Ma ora tutte quelle parole non dette cominciano a pesarmi. Quelle parole non pronunciate mi hanno portato a muovermi senza uno scopo, a non costruire niente, a consumare ciò che mettevo da parte, a non provare più gusto in niente e nessuno, a costruirmi il deserto intorno. Ed ora, ora che è chiaro che io sono solo stato un intermezzo per lei, ad anni di distanza dall'ultima volta che ci siamo visti, e che quelle parole non possono più farle male, credo sia tempo che quelle parole vengano infine pronunciate.

Sunday, 18 March 2018

The troll's woman

Se tu fossi una donna cristiana
Riceverei volentieri regali così,
Ma io so che sei il peggiore troll
Figlio degli spiriti maligni




All'alba, prima che il sole sorgesse
E gli uccelli cantassero la canzone
La donna del troll con lingua falsa
Ed ingannevole propose al signore:
Herr Mannelig, Herr Mannelig mi vorrai sposare
Per tutto quello che io ti darò?
Se vorrai, rispondi solo si o no
Farai così o no?
Ti darò I dodici mulini
Che stanno tra Tillo e Terno
Le macine sono fatte del più rosso rame
E le ruote sono cariche d'argento
Herr Mannelig, Herr Mannelig mi vorrai sposare
Per tutto quello che io ti darò?
Se vorrai, rispondi solo si o no
Farai così o no?
Se tu fossi una donna cristiana
Riceverei volentieri regali così,
Ma io so che sei il peggiore troll
Figlio degli spiriti maligni.
Herr Mannelig, Herr Mannelig mi vorrai sposare
Per tutto quello che io dolcemente ti darò?
Se vorrai, rispondi solo si o no
Farai così o no?