Tuesday, 2 September 2014

Nel sottobosco

Ti piace come scrivo, dici, ma dovrei metterci qualche raggio di sole in più. Anche tu... Ma perché chiedete tutti il sole a me, che sono solo un'ombra in cerca del suo sole? Io sono un angolo oscuro nel cuore di un uomo, e con il sole... beh, con il sole semplicemente svanirei. Io vivo nel sottobosco, sotto le fronde fitte ed intrecciate di alberi secolari. E' in questo luogo di ombre ed odori, umido e talvolta freddo ma brulicante di vita, che vivo, osservo, creo e compongo. E ciò che creo, purtroppo, sarebbe banale se portato in piena luce. Meglio lasciarlo indugiare nel gioco di luci ed ombre del sole che trafigge il fogliame. O muoversi lento là dove il bosco è più folto, per lasciare alla vostra immaginazione il compito di dargli forma e dimensione perché la luce non è abbastanza per dargli una definizione.
Del resto, un po' di ombre servono anche a voi. Talvolta la luce abbaglia, o rende troppo vistosi certi difetti; oppure c'è qualcosa che preferite non si veda, qualche peccatuccio che scintillerebbe nel sole pomeridiano. Ed allora, quando ne sentite il desiderio, o ne avete il bisogno, venite pure da me, fra i prugnoli ed i rovi, qui dove ho la mia tana, scavata tra le robuste radici di un albero nodoso. Vi intratterrò coi miei racconti, susciterò emozioni contrastanti con le mie storie. Io mi beerò dei vostri applausi, poi vi lascerò tornare alla luce dalla quale siete nati. Foglie marcite, muschio e vermi, odore di funghi e terra bagnata: questi tesori sono per me e me soltanto. Ognuno viva nel suo regno, e non cerchi di cambiare l'altro.

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