Thursday, 28 January 2016

The female of the species 2

Prima tutti quanti accetteremo questo concetto meglio sara' per ognuno di noi: non esiste creatura piu' spietata della femmina. Della femmina di qualsiasi specie animale, uomo compreso. Con buona pace degli adoratori della Madre e dei creduloni dell'eta' pacifica del matriarcato, che mai e' esistito ne' mai esistera'. E si vi soffermate ad osservare attentamente i comportamenti delle femmine attorno a voi, madri, mogli, figlie e sorelle, converrete con me che cio' e' una fortuna per il genere umano tutto. Provate ad immaginare a cosa porterebbero se fossero detenute da un'autorita' dotata di vero potere decisivo le capacita' tutte femminili di sopportazione, pazienza, focalizzazioni monomaniacali su alcuni scopi, prole-centrismo, sete di sangue e durezza di cuore verso il nemico. Dio e' donna? Se lo fosse ci avrebbe da tempo ripudiati e distrutti tutti!  La madre sa essere feroce: verso chi attacca la sua prole, verso il padre della sua prole se questi non si dimostra piu' forte di lei, verso la sua stessa prole quando questa non soddisfa le sue aspettative, crescendo in questo modo una nuova generazione di uomini sfruttatori. La donna che ama vuole essere il centro dell'universo del suo amato: non puo' esserci un' altra donna, neanche nel passato; essa deve essere rimossa, cancellata, tutt'al piu' celata, ed ogni tenerezza verso chi prima ha concesso tanta parte di se stessa deve essere immolata sull'altare del cieco amore. Come recita il poema di Kipling, la femmina e' piu' mortale del maschio, e la donna e' piu' spietata dell'uomo.


The sooner we accept this concept the better for all: there's no more unmerciful creature than the female. The female of any animal species, man included. By no means to offend the Mother's worshippers and of the gullible believers of the peaceful era of matriarchy, which never was and never will be. And if you watch properly the behaviours of the females around you, mothers, wives, daughters and sisters, you will concur with me that it's for the best of humankind. Imagine what feminine features like resistance, patience, obsessive ability to focus on specific aims, progeny-centricity, blood-thirst and hardness towards the enemy would accomplish if held by an authority with real decisional power. God is a woman? If it was she would have repudiated and destroyed all of us long time ago! The mother can be fierce: towards who attacks her children, towards the father of her children if he's not stronger than her, towards her children themselves if they don't fulfil her own expectations, in this way growing the next generation of exploitative men. The woman in love demand to be the centre of her loved one's universe: cannot be another woman, not even in the past; she has to be removed, cancelled, at the most concealed, and any tenderness for who has given so much of herself has to be immolated on the altar of the blind love. As the Kipling's poem says, the female is more deadly than the male, and the woman is more unmerciful than the man.

Thursday, 21 January 2016

The Last of the Mohicans



The Deadly Elegant Dark Cabaret



Tuesday, 19 January 2016

Raise a glass of wine for the last time

We got to close the fire...



Where the heart moves the stones



Control freak

Sono incredibilmente neurotica e maniaca del controllo. Mi piace l'idea che se qualcuno dovra' prendersi la responsabilita' saro' io. (Laura Marling)

Control freak e' un termine dello slang inglese, usato per la prima volta alla fine degli anni '60, per indicare una persona che tenta di imporre come ogni cosa intorno a lei debba essere fatta. Il Cambridge Dictionary definisce il control freak come "qualcuno determinato a far succedere le cose esattamente nel modo voluto e che prova a far fare alle altre persone cio' che lui vuole"; mentre lo Urban Dictionary lo definisce come "una persona che, se non puo' essere in controllo di molti aspetti delle vite di altre persone, diventa incontrollabilmente furioso. Da questo consegue il dire, esigere e far fare agli altri tutte le volte le cose che lei voglia".
Essere un control freak ha i suoi vantaggi e svantaggi. Puo' succedere, per esempio, che dopo essere riuscito a catturare l'interesse di una donna su un social network tu le confessi di essere un control freak e quella non e' che smette di rispondere ai tuoi messaggi: ti blocca immediatamente. Oppure puo' succedere che a lavoro ti trovi fianco a fianco con un altro control freak, e si sa, non si possono mettere due control freak nello stesso pollaio: questo e' stato il motivo del mio fallimento nel mio ultimo lavoro, e l'inizio della mia fortuna (maggiori dettagli prossimamente su questo stesso canale). C'e' anche il rischio che le persone intorno al control freak pensino che lui sia una di quelle persone che credono di sapere tutto, ma le due cose non necessariamente vanno insieme: si puo' essere un control freak anche quando si ha la consapevolezza di non avere tutte le risposte, e si puo' credere di sapere tutto ma non avere la forza di volonta' necessaria ad essere un control freak. E puo' anche succedere che ti serva un documento per il tuo nuovo lavoro, e che per averlo tu debba ricostruire tutti gli spostamenti dentro e intorno a Londra che hai compiuto negli ultimi cinque anni, con cui compilare un modulo da inviare alla polizia, e, proprio perche' sei un control freak, uno di quelli che annotano tutto sulle loro agende (pure con quale ragazza sei uscito un dato weekend) tu riesca a ritrovare ognuno dei sei indirizzi a cui hai vissuto, completo di post code; e pure a stabilire il giorno esatto in cui sei andato a vivere a tale indirizzo. Questo anche in mancanza di documenti ufficiali tipo estratto bancario, che dopo anni sono andati persi o che addirittura non ci sono mai stati
Ad essere onesto mi mancherebbe il settimo indirizzo, o meglio il primo al quale abbia alloggiato dopo l'ostello per circa tre settimane. Ma al tempo non avevo conto bancario ne' National Insurance Number, quindi non mi sono preso la briga di ritrovarlo. Immagino che la polizia si incazzera' abbastanza a doverne verificare sei in Inghilterra piu' quello in Italia. E a proposito di polizia, eccovi una chicca della mentalita' inglese.


Cioe', guardate cosa chiedono a Previous criminal convictions. Sto compilando un modulo per avere dalla polizia la mia fedina penale e loro chiedono a me se sono mai stato arrestato o condannato?! Oookay...


I'm incredibly neurotic and a control freak. I like the thought that if there's going to be anyone to blame it's going to be me. (Laura Marling)

Control freak is a slang term first used in the late 60s and meaning a person who attempts to dictate how everything is done around them. According to the Cambridge Dictionary a control freak is "someone who is determined to make things happen exactly the way they want and who tries to make other people do what they want"; while the Urban Dictionary says that a control freak is "Person/persons who, if not in control of many aspects in other's lives, will go ballistic. This ensues telling, demanding and finally just doing what they wanted all along". 
Obviously, being a control freak has pros and cons. For example, can happen that you catch a woman's interest on a date on-line website but, as soon as you admit to be a control freak, she decides that not answering to your messages is  not enough and blocks you straight away. Or maybe it can happen to find yourself working side by side with another control freak, and you know, too many control freaks spoil the broth: this is the reason I failed in my last job and the beginning of my fortune (more details coming soon). And people around the control freak could think of him being that kind of person who believes to know everything, when being a control freak and believing to know everything not necessarily go together: you can be a control freak and well knowing you have not all the answers, and you can believe yourself knowing everything but have not the strength of will necessary to be a control freak. And it can happen that you need a document for your new job, and to have it from the police you need to fill in a form with all the addresses you have leaved at during the last ten years, and that you are able to find all the six addresses you have leaved at in and out of London during the last five years, even if you have no official documents stating it, because of you being a control freak. And this is possible because you're not a simple control freak, but that kind of control freak who writes down everything on his own diary, even the girl you went out with on a specific weekend.
To be honest I missed the seventh address, or to better say the first address I leaved at immediately after a week in a hostel. But it was for three weeks, I had no bank account nor National Insurance Number on that time, so I didn't bother to find it. I think that police will be pissed off enough if they have to check all the six addresses in England plus the address in Italy.
And talking about police and British mentality, I have a treat for you.


Look at the section Previous criminal convictions. I need to get from the police my criminal record and they ask to me if I've ever been arrested or convicted?! Fair enough...

Sunday, 17 January 2016

The pain of love?

Trust me, and take my hand
When the lights go out, you'll understand
Trust me, I've got a plan
When the lights go up, you'll understand



Pain without love
Pain, I can't get enough
Pain, I like it rough
'Cause I'd rather feel pain than nothing at all


You're sick of feeling numb
You're not the only one
I'll take you by the hand
And I'll show you a world that you can understand
This life is filled with hurt
When happiness doesn't work
Trust me, and take my hand
When the lights go out, you'll understand


Pain without love
Pain, I can't get enough
Pain, I like it rough
'Cause I'd rather feel pain than nothing at all


Pain without love
Pain, I can't get enough
Pain, I like it rough
'Cause I'd rather feel pain than nothing at all


Anger and agony are better than misery
Trust me, I've got a plan
When the lights go up, you'll understand


Pain without love
Pain, I can't get enough
Pain, I like it rough
'Cause I'd rather feel pain than nothing at all


Pain, without love
Pain, I can't get enough
Pain, I like it rough
'Cause I'd like to feel pain than nothing

Rather feel pain

I know, I know, I know, I know, I know
That you're wounded
(You know, you know, you know, you know)
That I'm here to save you
(You know, you know, you know, you know)
I'm always here for you
(I know, I know, I know, I know)
That you'll thank me later


Pain without love
Pain, I can't get enough
Pain, I like it rough
'Cause I'd rather feel pain than nothing at all


Pain without love
Pain, I can't get enough
Pain, I like it rough
'Cause I'd rather feel pain than nothing at all


Pain without love
Pain, I can't get enough
Pain, I like it rough
'Cause I'd rather feel pain than nothing at all


Rather feel pain than nothing at all
Rather feel pain




Tuesday, 12 January 2016

We are Italians


When I met this morning my working partner for the day I thought: "O my gosh!". The English guy looked an half addict, easy to the bottle too. I was sure of going towards a hard day, in company of a brute. Instead, in few minutes of conversation. he turned to be a really clever and well educated man, open to other people's ideas and honest in talking his mind. Through the day we talked about politic, history, philosophy and our own respective societies and cultures. I tried to explain to him the little he knew in first person about Italians. During a visit to Milan, especially, he had been stunned by the look of the drug addicts, all well dressed and fashionable. "The addicts I know are all dirty and ragged." Not less astonishing was to him that "all Italians" always dress very well and wear branded clothes. Well... stupidity is no one race's property, I have to admit. Not all Italians are in such a way, trust me, I said. But most Italians think they are always on the stage acting in a play. And Italian mentality is probably formed by the blend of that idea and the idea that life must be enjoyed. Even those things that you have to do, like eating, why shouldn't be done in an enjoyable way? And it's actually what drives Italians the most of the time, unfortunately drifting many times to the idea that you don't need to earn what you're going to enjoy.
The topic of our discussion, at such a point, shifted suddenly as it had happened many times during the day, and I began telling about a girl I had met at Tesco long time before. She was with the mother, I was queueing after them at the fishmonger. She turned towards me and smiled and I smiled back, taking the chance to talk to her. "She wasn't particularly beautiful", I told to my partner. "But was nicely chubby and with a big bosom. And had a naughty smile that promised a lot. She was probably what we call a good fuck."
"Yeah!" the other guy cheered. "A cheap, dirty and crazy fuck!"
"No", I answered smiling. "No cheap nor dirty: we are Italians!" I told you man: Italians are always on the stage and they want to enjoy life. Well, his expression told me that for once I've been able to make an English understand Italians. Today I'm satisfied.

Saturday, 9 January 2016

You want more, you want more


But you’ll get nothing from me




"Enemies"

Listen up, there's not a moment to spare
It's quite a drop from the top. So how you feeling down there?
It’s a cold, cruel, harsh reality
Got stuck here with your enemies

Who do you think you are,
Tearing us all apart?

Where did you think you could go?
'Cause everyone already knows,
It’s twenty to one
Yeah, so you better run!!!

You got the world on its knees
You’re taking all that you please
You want more, you want more
But you’ll get nothing from me

You’re like the burden we bear
You’re all the hate that we share
You want more, you want more
But you’ll get nothing from me
We're enemies, enemies

You started something that you just couldn't stop
You turned the ones that you love into the angriest mob
And their one last wish is that you pay for it
And there's no way you're getting out of this

Who do you think you are
Tearing us all apart?

Where did you think you could go?
'Cause everyone already knows,
It’s twenty to one
Yeah, so you better run!!!

You got the world on its knees
You’re taking all that you please
You want more, you want more
But you’ll get nothing from me

You’re like the burden we bear
You’re all the hate that we share
You want more, you want more
But you’ll get nothing from me
We're enemies, enemies, enemies

Where did you think you could go?
'Cause everyone already knows
It’s twenty to one
Yeah, so you better run

You've got the world on its knees
You've taken all that you please
You want more, you want more
But you’ll get nothing from me

You're like the burden we bear
You’re all the hate that we share
You want more, you want more
But you’ll get nothing from me

You've got the world on its knees
You've taken all that you please
You want more, you want more
But you’ll get nothing from me

You're like the burden we bear
You’re all the hate that we share
You want more, you want more
But you’ll get nothing from me
We're enemies, enemies, enemies

Friday, 8 January 2016

Snap!

Qualsiasi corda, se sottoposta ad una tensione abbastanza forte e per un periodo sufficientemente lungo, finira' per spezzarsi. E lo stesso vale per quei lacci che ci legano a luoghi e persone. Stanno li', per un periodo cosi' lungo che alla fine ti ci abitui pure, impedendoti i movimenti, diventando dolorosi ogni volta che provi ad allontanarti, rendendo ogni tuo tentativo di ricostruirti una differente vita il pasticcio di un imbranato. Poi, un giorno, senza che succeda niente di particolare, magari per una parola pronunciata dalla persona giusta nel giusto momento... o dalla persona sbagliata nel momento sbagliato?... magari per una singola parola o azione o quel che volete voi, ecco che si spezzano. Senti uno snap! dentro di te e qualcosa, tutto e' cambiato. A quel punto non sei veramente oltre, corri ancora il rischio di ricascarci, ma la differenza fondamentale e' che non te ne frega piu' un cazzo. E allora hai finalmente la possibilita' di cercare una nuova terra a cui appartenere, o una nuova donna da fare tua. L'importante, credo, sia non arrivare a questo punto tramite la rabbia e il disprezzo. Fa piu' male, e probabilmente si impiega piu' tempo a liberarci dai lacci, ma il danno che la rabbia, l'odio e il disprezzo verso un luogo e la sua gente, o verso una persona in particolare farebbero dentro di noi sarebbe di gran lunga superiore al dolore con cui ci autocondanniamo a coesistere per continuare a portare l'amore dentro di noi.

Any rope undergoing a strong tension for a sufficient length of time will inevitably break. And the same is for those strings fastening us to places and people. Sometimes those strings stay in place for such a long time that we get used to them, even if they prevent our movements, become painful when we try to walk away, making all our attempt to build a new life a botched job. Then a day like any other one, maybe simply for a word uttered by the right person at the right time... or by the wrong person at the wrong time?... maybe for a single word or action or whatever else you prefer, those strings break. You hear a snap! inside you and realize that something, everything has changed. At that point you're not over yet, you can still fall back, but there's a basic difference: you don't give a fuck about it any more. And then you really have a chance to seek for a new land to belong to, or a new woman to make yours. What matters, I believe, is not to come to this point through anger and despise. It's much more painful, and probably it last even longer before we break free of our bonds, but anger, hate and despise towards a place and its people, or towards a single specific person will make inside us much more damage than the sorrow we condemn ourselves to live with keeping to bear love inside us.

Wednesday, 6 January 2016

Lost in illusion



How many times can you understand?
How many times can you make amends?
How many ways can you hide your pain?
Standing in the rain
Running away from your sanity
Open the door that makes your mind believe
Shying away from a loaded gun
Aiming for the sun

Lost in illusions
It's your reality
How does it feel when you face the confusion?
Lost in illusions
What do you want to be
They will declare you a threat to society

How many ways can you live those lies?
Playing the big shot in a blindman's eyes
Spilling the blood to mark the grounds you rule
Don't you play the fool
Dressing yourself for your dignity
Walking the streets that make you think you're free
What will you do when the well runs dry
Kiss your ass goodbye

Lost in illusions
It's your reality
How does it feel when you face the confusion?
Lost in illusions
What do you want to be
They will declare you a threat
A threat to society, a threat to society
A threat to society, a threat to society

Your out of control
So watch what your doing
And open your eyes
The danger is in disguise

Lost in illusions
It's your reality
How does it feel when you face the confusion?
Lost in illusions
What do you want to be
They will declare you a threat
A threat to society, a threat to society
A threat to society, a threat to society

Tuesday, 5 January 2016

Misoginia 5


Che le donne siano attratte dal maschio con le caratteristiche del "cattivo ragazzo", del "maledetto" e' ben risaputo. Ed e' altrettanto ben risaputo che chi abbia queste caratteristiche non e' certo un uomo con cui le donne vorrebbero avere una relazione. A parole, almeno; nei fatti il bad boy e' immancabilmente la prima scelta di quasi ogni donna. Non c'e' da farne loro un colpa: non sono cattive, e' che le disegnano cosi'.




Portando la questione ai minimi termini e' tutto dovuto alla genetica. A causa dei suoi geni la donna cerca il maschio migliore con cui accoppiarsi ed avere prole, l'individuo piu' forte che possa passare geni forti ai figli. Semplice semplice. Ed inevitabile, apparentemente. Come inevitabile e' il contrasto interno che ne consegue, in quanto da un lato il "corpo" della donna desidera l'uomo dominante ed aggressivo (caratteristiche che spesso si accompagnano a caratteri decisamente molto piu' negativi), mentre la sua "mente" desidera l'uomo capace di darle stabilita' e tranquillita', non solo materiale ma anche spirituale (spesso prerogativa di uomini totalmente privi di attrattiva sessuale). 
Ma come concilia la donna questi due desideri contrastanti? Semplice: sceglie il bad boy e decide di cambiarlo. Perche' una delle piu' grandi capacita' delle donne e' quella di illudersi. Non c'e' creatura vivente che sia capace di auto-illudersi piu' di quanto faccia una donna. E quindi comincia quel processo di cambiamento della vittima di turno, che tanto spesso vittima non e'. Si', ogni tanto capita come nelle vignette in testa a questa pagina, dove l'uomo viene gradualmente cambiato, passo dopo passo, e snaturato fino a divenire qualcosa di totalmente inattraente per la donna. Ma, per lo meno nella mia esperienza, si tratta di una minoranza dei casi ed evidentemente quel bad boy non era poi cosi' cattivo. Nella maggior parte dei casi la donna si scorna (perche' in genere si ritrova pure le corna), non riesce minimamente a gestire quella che credeva essere la vittima e che invece e' una creatura geniale che se la rigira a piacere. Ma come detto, la donna si illude: ha bisogno di illudersi, deve illudersi per mantenere una parvenza (nella sua mente) di controllo sulla propria vita. E cosi' rimane a farsi prendere per il culo. Fin quando non ne ha abbastanza e fra uno "stronzo" ed un "bastardo" se ne va. Stronzo? Ma perche'? Mica ti ho raccontato menzogne: sei tu che hai voluto vedere le cose differenti da quel che erano. Ma tant'e': non essendo capace di ammettere la propria stupidita' deve addossare ad altri le sue responsabilita'. Probabilmente anche questo fa parte dei geni femminili.
Anche se, ad onor del vero, le donne sono effettivamente capaci di cambiarci. Non certo nel modello d'uomo che loro desiderano perche' non hanno la piu' pallida idea di cio' che realmente desiderano, mobili come piume al vento della loro vanita' insulsa. Ma di sicuro sono capaci di cambiarci in... peggio.




 È sempre misero
chi a lei s'affida,
chi le confida
mal cauto il cuore!

Saturday, 2 January 2016

Hungarian folk song

Akkor szép az erdő



Trimurti


On New Year's Eve I was having dinner with three girls at their home, when one of them, taking my hand during a discussion about how to read the hand's lines, said: "Your line of life is really long... and this three short lines forming a triangle say that you'll have three girlfriends." What she said would have sent a shrill along the spine of many if they were in my same situation, because it's strongly connected with an idea which I brewed in my mind for a long time. Like when somebody walks on your grave. But since a crowd has been dancing and stumbling on my grave since a while such coincidences have no effect on me. No more. I'm going to explain myself.
I had a wife. Actually I still have (legally) a wife. We've been married... we've been together for more than twenty years. Her name is Alessandra and she's born the 17 of June. After we split up I had another relationship, which lasted roughly two years and half, with a girl whose name is Alessia. She was born the 17 of June also. Alessandra and Alessia are simply two different forms of the same name and both the women are from the South of Italy, even if I'm not.  With the time, this coincidence, together with other similarities between my two partners, grew an insane idea in my mind, a parallelism with the Hindu Trimurti. Trimurti is a Sanskrit word which means "three forms" and is a concept in Hinduism "in which the functions of creation, maintenance and destruction are personified by the forms of Brahma the creator, Vishnu the preserver and Shiva the destroyer or transformer". If I watch back at my life, I can't avoid to notice that Alessandra has been my creator, since she forged my qualities and abilities making of a spoiled and lazy boy a man able to face life; and Alessia has been my preserver, since she prevented me from getting lost and helped to reach a new level of self awareness. Well, since after the end of this last relationship the name, in its many different forms, Alessandra, Alexandra, Alessia, Aleksia and more, has kept turning out in my life for different reasons, and I couldn't but start to watch around looking for my destroyer, asking to the women I met or dated their date of birth and birthplace. 
It's probably just a fixation, and quoting Andrew Carnegie (I hope I linked the right one!): "Any idea that is held in the mind that is either feared or revered will begin at once to clothe itself in the most convenient and appropriate physical form available." But you know the nature of fixations: they're not easy to get rid of. So, while I wait for my future to tell me if I'm right or not, I hope in the double description of Shiva's nature, as destroyer or transformer.

By the way, for those who don't know yet: I was christened Alessio. 





Per l'ultimo dell'anno ero a cena con tre ragazze a casa loro e, durante una discussione su come leggere il palmo della mano, una prende la mia mano e mi dice: "Hai una linea della vita molto lunga... e queste tre lineette qui che formano un triangolo significano che avrai tre compagne." Questa affermazione avrebbe dovuto mandarmi un brivido lungo la schiena, cosa che avrebbe fatto con molti uomini che si trovassero nella mia stessa situazione, in quanto coincidenza con un'idea che da un po' di tempo mi rimugino dentro. Un po' come quando qualcuno cammina sulla tua tomba. Ma siccome c'e' una folla che da molto tempo ormai balla e salta sulla mia, di tomba, certe coincidenze non mi fanno nessun effetto. Non piu'. Vado a spiegarmi.
Ho avuto una moglie, che ufficialmente e' ancora mia moglie. Siamo stati sposati... O meglio, siamo stati insieme per piu' di venti anni. Si chiama Alessandra ed e' nata il 17 giugno. Dopo che ci siamo lasciati ho avuto un'altra relazione, duranta circa due anni e mezzo, con una ragazza di nome Alessia. Anche lei nata il 17 giugno. Alessandra ed Alessia sono semplicemente due differenti forme dello stesso nome ed entrambe sono del Sud Italia, sebbene io non lo sia. Col tempo, questa coincidenza, insieme ad altre similarita' fra le due, mi ha messo in testa una strana idea, un parallelismo con la Trimurti hinduista. Trimurti, dal sanscrito, significa "che possiede tre forme" ed e' un concetto dell' hinduismo "secondo il quale le funzione di creazione, mantenimento e distruzione sono personificate nelle forme delle tre divinita' Brahma il creatore, Vishnu il conservatore e Shiva il distruttore o trasformatore." Guardando indietro alla mia vita non posso fare a meno di notare che Alessandra e' stata la mia creatrice, forgiando le mie qualita' e facendo di un ragazzetto pigro e indolente un uomo in grado di affrontare il mondo; mentre Alessia e' stata la mia preservatrice, permettendomi di crescere ad un nuovo livello di maturita'. Bene, fin da quando questa mia seconda relazione e' finita, il nome ha continuato, per molte differenti ragioni, a riapparire nella mia vita nelle sue svariate forme: Alessandra, Alexandra, Alessia, Aleksia ed altre. La cosa mi ha spinto a cominciare a guardarmi intorno in attesa dell'arrivo della mia distruttrice, verificando dove fossero nate le donne che incontravo o con cui uscivo e quale fosse la loro data di nascita.
Sicuramente si tratta di una mia fissazione e, citando Andrew Carnegie (spero di aver linkato l'Andrew giusto!): "Ogni idea che venga tenuta costantemente in mente, sia essa temuta o riverita, comincera' immediatamente a rivestirsi della piu' conveniente e appropriata forma fisica disponibile." Ma sapete bene come sono fatte le fissazioni: non e' facile liberarsene. Quindi, mentre aspetto che il tempo mi dica se questa mia idea sia una semplice fissazione o meno, confido nella duplice definizione di Shiva quale distruttore o trasformatore.

E giusto come nota a pie' di pagina, per quelli di voi che ancora non lo sappiano, sono registrato all'anagrafe come Alessio.

Friday, 1 January 2016

A new level of archery



Trotto, Anon 14th century



Saltarello



At Frederick II's court



Va où le vent te mène



Le Seigneur des Baux



The stag



La série des nombres



Bal en Fa dièse mineur



Silenzio! Qua c'e' gente che sogna.




Io di camionisti ne aiutati parecchi a parcheggiare...
Mi devo preoccupare?

Outing 2

I'm the red spot close to Gandhi's bald head. I'm so disappointed about the political compass I've got, despite how I answered to the questions about the race...


Why don't you go to the website, take the test and then let me know? I'm quite curious.

Sally



Spero che anche a lei passi quel pensiero per la testa,
che si dia il beneficio di un forse...

Under the sign of Aries


L'Anno del Maverick, l' Anno Piu' Lungo, e' infine terminato, lasciando un'eredita' di previsioni realizzatesi in pieno: esperienze nuove su sentieri mai battuti prima, solitudine e una lotta interiore dalla quale ancora non so se ne sono uscito vinto o vincitore. Ancora libero da lacci e marchi, guardo sorgere la Costellazione di Aries a prendere possesso del cielo per i prossimi dodici mesi ed influenzare destini e scelte, riempiendo con rabbia il vuoto lasciato dalle lune fuggite.


La luce delle altre stelle si fa fioca, mentre la Costellazione dell'Ariete risplende sempre piu' forte e mi indica il sentiero da seguire. Un sentiero che sembra portare lontano, ma che non rivela il minimo indizio su quali sfide siano in attesa lungo di esso. Ma il vento porta da oltre i confini dello sguardo una voce che parla di legami profondi, di spiriti della terra, di doveri e nuove battaglie. La voce delle foglie d'autunno e del vento d'inverno, l'incantesimo che apre le porte ad un mondo rinato di nuovi colori e di un futuro antico gia' scritto e che non puo' cambiare. E' una voce che parla di appartenenza e di piu' elevate verita', di fango e sangue che chiama e reclama, di una missione che non si puo' piu' ignorare, debiti da pagare e, forse, un premio finale da riscuotere. E' la voce di un mistero che attende di essere svelato, la voce del silenzio della comprensione quando erompe nell'esultanza. Non parla dei giorni futuri di ieri, ormai consumati e persi; parla dei miei ricordi del domani che ho vissuto in un passato che ancora deve venire.

Per certo, in tutto questo, esiste solo la necessita' di riprendere la guida del branco nella ricerca di un luogo a cui appartenere. Non so se questo sara' l'anno in cui lascero' questa terra, una terra a cui non appartengo e che mi ignora come per punirmi della mia esistenza, una terra su cui non riesco neppure a sentirmi ospite. Non so se questo e' l' anno in cui finalmente trovero' pace


Ma se per due punti allineati su un piano geometrico puo' passare una sola retta, ancor piu' certo e' che per tre segni allineati sul piano di una vita puo' passare un unico sentiero da percorrere: la strada per Ninive. E per un luogo dove possa nuovamente stringere quei legami con la terra che cosi' fortemente necessito.






The Year of the Maverick, the Longest Year, has finally gone, leaving behind a legacy of fulfilled forecasts: new experiences along unknown tracks, loneliness and an inner struggle which I don't yet know if saw me loser or winner. Still free from leash or brand, I watch the Constellation of Aries rising to take over the sky for the next twelve months, to condition destinies and choices, angrily filling the emptiness left by the fleeing moons.

The light of the other stars dims, while the Constellation of Aries shines bright and brighter showing me the path. A path which seems to go far, far away, without giving away any hint about the challenges waiting for me along it. But a voice comes with the wind, from beyond the boundaries of the sight, a voice which speaks of deep bonds, of the spirits of the land, of duties and new battles. It's the voice of the falling leaves and of Winter's gales, the spell to disclose a newborn world of colours and of an ancient future already written and that cannot change any more. It's a voice which speaks of belonging and affinity, of more elevated truths, of mud and blood which calls and reclaims, of a forsaken mission that is not possible to ignore no more, of debts to pay and, maybe, a final prize to earn. It's the voice of a mystery waiting to be unveiled, the voice of the comprehension's silence when it bursts in exultation. It doesn't speak about the future days of yesterday, consumed and lost; it does speak of my recollections of a tomorrow which I lived in a past still to come.

For sure, in all of that, only the necessity to take again the leading of the pack in the search of a place to belong to. I don't know if this is the year when I will leave this land, a land which I don't belong to and that ignores me, like to punish me for existing, a land where I can't even feel myself a guest. I don't know if in this year I will find peace.


But if only one straight line can pass through two points on a geometric plane, even more true that only one path can go through three points laying on the plane of life: the road to Niniveh. The road towards a place where to tie again those bonds with the land that I so strongly need.