...lotta, cade e si rialza... non e' poco...
Welcome to the moor of my mind, to the bog of my mood. In this place you'll find reflections in a shattered mirror, shadows in an autumnal day, changing dark clouds in my mind's nocturnal sky. This place is such a stuff as dreams and nightmares are made on, a journey record which gives shape to a different world. Welcome to my world.
Sunday, 25 November 2012
Sunday, 11 November 2012
Bisanzio
Città assurda, città strana di questo imperatore sposo di puttana,
di plebi smisurate, labirinti ed empietà,
di barbari che forse sanno già la verità,
di filosofi e di eteree, sospesa tra due mondi, e tra due ere...
Friday, 9 November 2012
Stanco di vivere con le bestie
Questo e' un post riguardo il flat sharing che ho precedentemente pubblicato sul sito Italianialondra.com, un giorno in cui ero in vena di sfoghi, un po' anche per mettere in guardia le tante persone che decidono, o solo sproloquiano di trasferirsi a Londra, senza avere la minima idea delle condizioni che troveranno. Inizialmente pensavo di rimaneggiarlo per inserire al suo interno anche i commenti che altri iscritti al sito avevano postato, ma ritengo che lasciarlo nella sua forma originale, compresi i commenti col nome dell'autore di ciascuno e l'orario in cui sono stati scritti, renda meglio la sensazione.
27/8 alle 21:47
La prima camera che presi a Londra era a Kensal Green, in casa di un inglese. Dopo l'ostello, un luogo che, con l'immenso cimitero che si stendeva dietro l'edificio e i personaggi che incontravi la notte andando in bagno, pareva uscito da un film dell'orrore, uno di quelli in cui gli inizialmente allegri membri dello sfigato gruppo di giovinastri scompaiono uno dopo l'altro per venire ritrovati macellati con vari sistemi differenti in un crescendo di orrore, la camera non sembrava tanto male. Non c'era internet, nel corridoio e nella camera stessa erano ammassate cianfrusaglie del padrone di casa; la cucina era cosi' sporca che se toccavi qualcosa ci rimanevi appiccicato e pulirla era impossibile in quanto ogni superficie, orizzontale o verticale che fosse, era totalmente coperta di sacchetti e sacchettini, scatole, scatolette e scatoline, barattoli, barattoloni e barattolini e dalle stoviglie bellamente lasciate all'aria: cominciai una dieta vegetariana cruda. Che a parte x i temporanei problemi intestinali dovuti al cambio repentino di alimentazione ebbe il pregio di farmi perdere 8 kg in circa 3 mesi. Ma ancora nn avevo capito dov'ero. Poi, piano piano, aprii gli occhi. Iniziai a vedere i rimasugli di cibo nel lavandino in bagno dopo i gargarismi del landlord, una notte trovai qualcosa a galleggiare nel cesso. Ma per decidermi ad andarmene mi servi' un salto di qualita'. Avvenne quando notai, sulla parete a fianco della tazza del cesso, cosi' vicina che nn potevi evitare di toccarla quando ti sedevi, un numero impressionante di caccole appicciate e spalmate sulle piastrelle e nelle loro fughe.
Me ne andai in fretta e furia e finii a Leyton, questa volta in una casa tenuta decorosamente. Non per niente la landlady era un'italiana. Noiosa x tanti versi ma pulita. Ovviamente il quartiere era l'opposto della casa: l'odore di marjuana era una costante di quei giorni, insieme ai fuochi appiccati a materassi, porte del vicinato ed una volta all'auto di non so chi per non so quale ragione. Probabilmente solo per noia.
Per motivi di lavoro mi trasferii ad ovest: dopo lunghe ricerche e svariate prese per il culo (capita spesso a Londra di ricevere 5 minuti prima dell'appuntamento e tu stai per bussare alla loro porta, un sms in cui si scusano comunicandoti che la stanza non e' piu' disponibile, poco importa se ti sei fatto un tragitto di piu' di un'ora per andarla a vedere, quella cazzo di stanza) trovai una doppia ad Hounslow. Ero cosi' stanco di cercare che non guardai bene. I tenutari erano due ragazzi indiani. La prima mattina feci colazione insieme ad un topo. Bello grosso. Presi da parte i due indiani, l'indianino e l'indianone, come li chiamavo, in quanto uno era piccoletto e l'altro grosso e muscoloso. Ma nn sono sicuro chi dei due fosse il marito e chi la moglie. Qui si deve pulire, gli dissi. Comprate varichina, il mocio, stracci, spugne, colla x topi etc etc. Il primo colpo lo detti io, rimuovendo microonde, frullatore, scolapiatti ed ogni suppellettile dai ripiani. Cosa trovai dietro il microonde non erano olive, anche se grandi abbastanza da sembrarlo. Ah, ma hai rimosso tutto, mormoro' l'indianino trovandomi all'opera. -E certo, altrimenti come posso pulire? - Si si... Dopo la cucina il bagno, quello al pian terreno che usavo io. L'altro...che si prendessero pure un'infezione, i quattro inquilini del piano di sopra. Questa era la casa con una camera senza finestra, qualcuno ricordera' il mio precedente post al riguardo. Ci hanno abitato un australiano (con la girlfriend asiatica che lo raggiungeva nei weekends) e un polacco che lavorava di notte e dormiva il giorno. Non parliano degli odori della cucina indiana. Almeno il topo era intelligente e capi' subito che non tirava aria: piu' rivista traccia del sorcio.
Nuovamente x motivi di lavoro mi trasferii nuovamente, questa volta fuori Londra. Presi alloggio nell'unico posto dove trovai, potendo scegliere fra una singola muffosa e una doppia enorme e ben areata (grazie agli spifferi da galleria del vento, ovviamente). L'appartamento era sporco, ma stavano rifacendo la cucina, cosi' pensai che era dovuto a quello. Invece no, era sporco pertche' nessuno puliva. Veniva una cleaner (veniva? non ne sono sicuro) una volta al mese, faceva finta di passare l'aspirapolvere, buttava il sacchetto della spazzatura anche se era stato appena cambiato ed era ancora vuoto, e andava via. Una volta ancora ero l'unico a pulire: mi armai di varichina, detergenti vari, spugne, mocio e disinfettanti, e spendevo la domenica a pulire praticamente tutto l'appartamento. L'aspirapolvere, quando lo aprii, conteneva un blocco unico di sudicio: venne fuori tutto intero! Dei miei 3 coinquilini, uno, slovacco, mi dava mano se glielo chiedevo, altrimenti spariva. Ma almeno non sporcava. Gli altri due, invece no. Non solo. Trovavo rubinetti dell'acqua aperti, luci accese e porta del retro aperta, tutte e tre le cose tutta la notte. Come se nn pagassero le bollette. Dopo la doccia uno dei due lasciava il bagno inondato d'acqua come se avesse lavato in terra, mentre l'altro, da come lasciava lo scovolino del water, era probabile che quando andava al cesso poi dovesse lottare per spingere giu' nello scarico cio' che lui aveva appena scaricato. E la cosa in questione doveva anche lottare strenuamente per rimanere a galla, afferrandosi allo scovolino stesso con tutte le sue forze. E poi porte sbattute il mattino presto o la sera tardi, nudi tutt'altro che artistici a tutte le ore in tutte le stanze, avvisi lasciati a turno sui vari bidoni della differenziata con scritto "warning! contamination" per avvisare che c'erano cose nel bidone sbagliato, con bidone non svuotato anche x due settimane.
Ora, ovviamente, sto cercando il modo di prendermi un appartamento x i fatti miei, magari con una camera da subaffittare ma ad una persona di mia scelta, non certo un sudicione proveniente dal primo, secondo o terzo mondo che sia, qualcuno che abbia un minimo di idea di cosa sia l'igiene. Se ne trovano, oltre che fra gli italiani (i piu' odiati negli shared flats), fra chi viene dall'est europa. Ovviamente non dovra' essere un ubriacone, e questo riduce un poco la scelta.
A Dio piacendo ci riesco. Non ne posso piu' di vivere con le bestie.
Commenti in ordine cronologico - | visualizza in ordine di voto
by Bisanzio72 il 27/08/2012 alle 22:38
by Bisanzio72 il 28/08/2012 alle 07:51
by Bisanzio72 il 28/08/2012 alle 13:24
by Bisanzio72 il 28/08/2012 alle 14:05
by Bisanzio72 il 28/08/2012 alle 19:05
by Bisanzio72 il 28/08/2012 alle 23:59
by Bisanzio72 il 29/08/2012 alle 22:44
by Bisanzio72 il 30/08/2012 alle 11:56
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Non tenetevi crisalidi in camera da letto
Il presente racconto e' il primo di una serie di scorci della mia vita a Londra, episodi, esperienze particolari che voglio condividere. Questo e' un semplice accadimento "simpatico", altri, come il prossimo post, saranno invece piu' specifici sulle condizioni di vita che in molti, moltissi sperimentiamo a Londra e surrounding. Giusto per aiutare chi non la conosce, o la conosce solo come turista, a capire quale sia realmente la sua faccia, quella che sta dietro la maschera che indossa per accogliere i vacanzieri.
Il mio mestiere e' il giardiniere. Lo faccio da ormai piu' di venti anni. Fra alti e bassi. Lo scorso aprile, la ditta per cui lavoravo all'epoca, mi mando' a smantellare e sostituire con una nuova una recinzione divisoria fra due giardini. Qui a Londra le "fences", le recinzioni, sono standard, pannelli e pali di pessimo legno di abete in genere montati in maniera ancor piu' pessima. Spesso i proprietari non aiutano e lasciano che rampicanti di vario genere vi crescano sopra incontrollati appesantendo la gia' non robustissima struttura dal marcimento rapido. In breve tempo i pali cedono e parti piu' o meno lunghe della recinzione collassano.
Nel caso in questione la recinzione prossima al crollo era soverchiata da un' edera ipertrofica, che era la prima cosa da rimuovere. E rimuovendo l'edera trovai, in una nicchia fra un robusto tralcio della pianta e un pannello della recinzione, una crisalide di colore quasi nero lunga circa 10 centimetri. Dispiaciuto di aver distrutto la sua protezione, in principio mi misi a cercare un luogo adatto per metterla al sicuro, ma non trovandolo decisi di portarla a casa e custodirla nella stanza che avevo in affitto.
Arrivato a casa, il tardo pomeriggio, aprii un lato di una scatola di cartone, la confenzione di non ricordo quale cibo, dentro la quale piazzai la crisalide in modo che non fosse esposta alla luce diretta ma che l'insetto, una volta nato, non avesse problemi ad uscirne. Le farfalle non escono dalla crisalide di notte, a meno che non siano falene o altre farfalle notturne, ma le loro crisalidi sono d'aspetto diverso, sono quelle fatte di fili giallognoli, sono vagamente "pelose" e ben attaccate al supporto prescelto. Le farfalle diurne hanno invece una crisalide composta di placche rigide in corrispondenza della testa e del torace dell'insetto e di elementi anellari in corrispondenza del suo addome. Esattamente come la mia crisalide.
Con tutta probabilita' la farfalla sarebbe "nata" mentre io ero al lavoro, ma ero quasi certo che rientrando l'avrei trovata posata sui fiori di una bellissima orchidea che al tempo conservavo per conto della mia ragazza, a cui l'avevo regalata e che si trovava in Italia. Vi figurate l'immagine? Una bella farfalla posata su un fiore splendido. Avrei avuto l'occasione di scattare qualche foto e quindi dare la liberta' all' insetto.
Ora, se mai vi trovaste a smantellare una recinzione coperta di edera e vi dovesse capitare di trovare, nascosta fra un ramo di edera e un palo della recinzione, una crisalide di colore scuro, quasi nero, non portatevela in camera in attesa che si dischiuda e dia vita ad una farfalla. Potrebbe essere in relta' un semplice bozzolo e vi ritrovereste con una vespa parassita lunga 7 cm che vola nella vostra camera da letto proprio mentre state x mettervi a dormire. Quello che vedreste sulla parte terminale del suo addome nero, lungo un centimetro e piu', che sembra un pungiglione, in realta' e' l'ovidepositore (che la bestiaccia utilizza per deporre le uova all'interno del corpo del malcapitato bruco o altro animale dai tessuti molli, dove nasceranno le larve che se ne nutriranno - da qui parassita). Dubito che la vespa deporrebbe le sue uova nel vostro corpo mentre dormite (anche perche' se avete portato una sola "crisalide" con chi si accoppia? e poi magari trattasi del maschio, ma nel qual caso non avrebbe l'ovidepositore), ma l'idea di spengere la luce e sentire il sordo ronzio dell'ospite non proprio desiderato che si sposta da un muro al soffitto, dal lampadario alla testiera del letto, non faciliterebbe il sonno di certo.
Dovreste quindi decidere se disfare cio' che avete fatto (io ti ho fatto e io ti disfo, mi diceva sempre mia madre quando la facevo arrabbiare e mi si appropinquava armata di mestolo o peggio ancora di battipanni), cioe' schiacciare impietosamente cio' che avete aiutato a nascere, oppure cercare di farla uscire all'aperto. Tenete conto, pero', che il semplice lasciare la finestra aperta e magari provare a dirigere la vespa verso di essa non e' detto che sia sufficiente, perche' questo tipo di disturbatore alato ha la tendenza di giungere fino alla finestra e, nel momento stesso in cui voi esultate per la sua partenza, invertire inopinatamente la rotta per tornare a piazzarsi sul lampadario. A questo punto, se ancora vi ripugna l'idea di farne marmellata perche' un poco sentite l' esapode come un figlio vostro, non vi resta che afferrarlo mentre se ne sta posato in una zona raggiungibile, magari usando un calzino, quindi buttarlo fuori dalla finestra.
Attenzione, pero'. L' arma di questo insetto e' un liquido repellente dall'odore pungente.
Sicuro che questo mio consiglio tornera' utile a molti di voi, che abitualmente vi tenete crisalidi e altri insetti e/o aracnidi allo stadio post-larvale in camera da letto, auguro a tutti la buona notte.
Thursday, 8 November 2012
Curse my name but remember the truth
Dedicated to the will of freedom and the hunger of justice. Everywhere.
BLIND GUARDIAN - CURSE MY NAME FROM THE EDGE OF TIME
lyrics-
The tenure of kings and their magistrates
By good men it must be deposed
The covenant made can be voided at once
Disanoint* him and take his crown *Disanoint
Dis`a*noint"\, v. t. To invalidate the
consecration of; as, to disanoint a
king. [Obs.] --Milton.
They plead for their king
And they pity their lord
Put him to death, that's what I say
Though never so just these dancing divines
Endue him with reason and grace
They're gibberish
Words dissemble the facts
God's will
They falsely will claim
Let him curse my name
On these blood stained pages of misery
Let him call me a tyrant so cruel
Let him curse my name
But remeber the truth
So there they come
From everywhere
The witness revenge
Hear them calling
"You're laden with blood
It's spilled everywhere
And sorrow's everlasting
Oh you'll be aware now
That trial is near
It's close at hand
The masquerade is over
It ends
Remove his crown
And bring him down
Now we shall mourn no longer
Our prayers they've been heard
There's no more league
That will bind us to the tyrant
Our voices shall be heard
Cause we won't take it anymore
And we're one we are the nation
And we're one we are the law"
Falsely they praise
Deify his majesty
"He's blessed the anointed's
Fulfilling god's will"
Curse them all
No further he's king
Providence brought him straight into our hands
Let him curse my name
On these blood stained pages of misery
Let him call me a tyrant so cruel
Let him curse my name but remember the truth
Now let him appear
There's joy in the air
Now witness a new age is dawning
In trouble alone
He's facing despair
Awaiting his bitter ending
We all know he's guilty as charged
By punishment due to his crime
We sacrifice the wicked king
Acknowledged by scriptures and law
Let him curse my name
On these blood stained pages of misery
Let him call me a tyrant so cruel
Let him curse my name but remember the truth
On these blood stained pages of misery
Let him call me a tyrant so cruel
Let him curse my name but remember the truth
We won't take it anymore
Our voice it shall be heard
But I will remember the truth
We won't take it anymore
Our voice it shall be heard
But I will remember the truth
Wednesday, 7 November 2012
Have a look to the London backstage
Watching the movie "Hellraiser" by Clive Barker, you can make an idea how London is out of tourists sight. Watch carefully the house were mostly the movie is set. Especially the outside. Are just few glimpses, but those glimpses are very common in London.
Television power
The novel by Stephen King and the movie with Arnold Schwarzenegger have nothing in common but the title and the message that television (and all the mass media) can control people mind. At the link below you can download a PDF version of the novel.
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