Welcome to the moor of my mind, to the bog of my mood. In this place you'll find reflections in a shattered mirror, shadows in an autumnal day, changing dark clouds in my mind's nocturnal sky. This place is such a stuff as dreams and nightmares are made on, a journey record which gives shape to a different world. Welcome to my world.
Sunday, 28 December 2014
Wednesday, 24 December 2014
Pensieri natalizi
In un'officina meccanica di San Polo in Chianti, alle 19:00 circa di un giorno infrasettimanale, mentre io e un altro uomo aspettiamo che la sua 500 che ci ha lasciati a piedi venga riparata.
Meccanico: Posso avere una sigaretta?
Altro uomo: Certo. Ma sono senza filtro.
Meccanico: Come disse il prete: fumare una sigaretta col filtro e' come leccare la fica con le mutande.
Io (dopo alcuni secondi di sbigottimento): Come disse il PRETE?!?
Meccanico: Certo! E che prete! Fece a coltellate con un altro uomo per una donna!
#storievere
Sputare i peli e' la parte migliore del sesso orale.
Provavo a spiegarlo ad un paio di amiche ieri sera durante una pizzata, ma non credo di avere avuto molto successo. Che ci volete fare, tutta pelata mi fa senso, sembra quella di una bambina.
#nomoreshavedpussies
Questo Natale guardate un film porno. Non guardate il Re dei Re, non insegnate la violenza ai vostri bambini. In un film porno l'uomo mette un cuscino sotto il culo della sua bella, tutti godono, il film finisce in gloria e sono tutti contenti.
#merryfuckingchristmas
Sunday, 21 December 2014
Aristos
Tre sistemi a confronto: Regno Unito, Unione Europea ed Italia.
I governi, se durano, tendono in modo sempre crescente ad assumere forme aristocratiche. Non si e' mai saputo, nella storia, di un governo che abbia saputo evitare questo modello. E man mano l'aristocrazia si sviluppa, il governo tende sempre piu' ad agire esclusivamente nell'interesse della classe dirigente... sia che questa classe sia una monarchia ereditaria, o un impero finanziario oligarchico, o una burocrazia cristallizzata.
-La politica come fenomeno ripetitivo: Manuale
d'addestramento del Bene Gesserit
I buoni governi non sono mai resi tali dalle leggi, ma dalle qualita' personali di coloro che governano. La macchina del governo e' sempre subordinata alla volonta' di coloro che amministrano la macchina stessa. Percio', per un governo, la cosa piu' importante e' il modo in cui si scelgono i capi.
-Leggi e Governo: Manuale della Gilda Spaziale
Cio' che voi del direttorato CHOAM sembrate incapaci di capire e' che raramente potete trovare vera lealta' nel commercio... Gli uomini devono voler fare cose che vengono dal loro intimo piu' profondo. Le persone, non le organizzazioni commerciali o le catene di comando, sono cio' che fanno crescere le grandi civilta'; ogni civilta' dipende dalla qualita' degli individui che essa stessa produce. Se voi organizzate eccessivamente gli umani, li imprigionate in un eccesso di legalizzazione, sopprimete la loro aspirazione alla grandezza - non possono crescere e la loro civilta' collassa.
-Frank Herbert, I figli di Dune
L'educazione dell'uomo prima del sistema legale, le scuole prima delle organizzazioni commerciali.
Comparing three different systems: United Kingdom, European Union and Italy.
Governments, if they endure, always tend increasingly toward aristocratic forms. No government in history has been known to evade this pattern. And as the aristocracy develops, government tends more and more to act exclusively in the interest of the ruling class - whether that class be hereditary royalty, oligarchs of financial empires, or entrenched bureaucracy.
-The Politics as repetitive phenomenon: Training
Handbook of the Bene Gesserit
Good government never depends upon laws, but upon the personal qualities of those who govern. The machinery of government is always subordinate to the will of those who administer that machinery. The most important element of government, therefore, is the method of choosing leaders.
-Laws and Government: Handbook of the Spacing Guild
What you of the CHOAM directorate seem unable to understand is that you seldom find real loyalties in commerce... Men must want to do things of their own innermost drives. People, not commercial organisations or chains of command, are what make great civilizations work, every civilization depends upon the quality of the individuals it produces. If you over-organize humans, over-legalize them, suppress their urge to greatness - they cannot work and their civilization collapses.
-Frank Herbert, Children of Dune
Saturday, 20 December 2014
Island of light
Don’t you recognize your voice in our coven’s song?
Don´t you know it´s not the music? - you have danced along
See the moon riding the tide, the reflection swims
As the ice begins to melt, we see a form within...
Don´t you know it´s not the music? - you have danced along
See the moon riding the tide, the reflection swims
As the ice begins to melt, we see a form within...
"Islands Of Light"
Running in the darkness, rolling back in time
Following the voices howling in your mind
Under you the frozen lake crackles till you halt
When the frosty mirror breaks, will you hear the call
Come admit your secret plan to make it to the top
Hear the sirens as they sing till the day you drop
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Drowning in your daydreams, hiding in your bed
They keep on complaining, it´s all in your head
Come admit your secret plan to make it to the top
Hear the sirens as they sing till the day you drop
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Don’t you recognize your voice in our coven’s song?
Don´t you know it´s not the music? - you have danced along
See the moon riding the tide, the reflection swims
As the ice begins to melt, we see a form within
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Following the voices howling in your mind
Under you the frozen lake crackles till you halt
When the frosty mirror breaks, will you hear the call
Come admit your secret plan to make it to the top
Hear the sirens as they sing till the day you drop
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Drowning in your daydreams, hiding in your bed
They keep on complaining, it´s all in your head
Come admit your secret plan to make it to the top
Hear the sirens as they sing till the day you drop
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Don’t you recognize your voice in our coven’s song?
Don´t you know it´s not the music? - you have danced along
See the moon riding the tide, the reflection swims
As the ice begins to melt, we see a form within
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Fall through the ice, into my eyes
Islands of light guide you tonight
Sunday, 14 December 2014
Teorema si', Teorema no
Ma la smetti di paragonarmi alla canzone Teorema? No, quello che ho detto io non coincide affatto con Teorema. Ho detto no. Quale parte della parola "no" non hai capito? Mai detto che una donna va trattata male per farsi amare. Anche se ho visto moltissimi casi in cui le cose stanno proprio cosi'. Eh, si' vabbe'... Certo, certo... No,no. Mica ti sto assecondando. No, che non ti assecondo. Non ho detto che hai ragione. Ti ho detto che mi hai rotto i coglioni. Tu e tutte quelle prima di te che mi hanno detto la stessa cosa. Io non tratto ne' trattero' male una donna che sta con me. Io dico che una relazione con una donna non vale lo sforzo che richiede. Perche' tanto una donna se ne andra' comunque, che tu la tratti bene o che tu la tratti male. Cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia, giusto per rimanere in matematica. Si', lo so. Sono passato dalla geometria all'algebra, smetti di rompere il cazzo ed ascolta. Voi siete fatte cosi': non riuscite a rimanere, non per vostra scelta. Lo fate solo se siete legate, forzate in qualche modo. Paura, figli, benessere, stile di vita... ogni donna e' diversa e necessita di un guinzaglio diverso. Io una donna al guinzaglio non la voglio, ma neanche voglio consumarmi in un'altra relazione a tempo determinato. Quindi non offro ne' chiedo legami. Non piu'. No, guarda. Sbagli pure in questo. Al cuore si comanda eccome. E voi siete maestre. E' che, siccome vi piace complicarvi la vita, lo fate al contrario e decidete di innamorarvi del piu' stronzo testa di cazzo idiota figlio di puttana che capiti ad incrociarvi per strada. Ah! Ma per favore! Devo ricordarti la storiella che mi hai raccontato neanche due ore fa? Quella sulla tua ultima relazione? Non farmela commentare, per favore. Guarda, ti do ragione solo su una cosa: sono un uomo ferito. Mai nascosta la cosa, ne' avrebbe senso provare a farlo tanto e' visibile. E so benissimo che prima o poi ci ricaschero'. No, e' semplicemente quello di cui ho bisogno. Ma non cambia niente di cio' che ho detto fin'ora: non vale la fatica richiesta ma ci ricaschero'. Ma non qui e non ora.
Post scriptum: questa conversazione non e' mai avvenuta, per lo meno non nei termini in cui l'ho messa per iscritto. Il post e' il frutto di un patchwork, della cucitura di domande e risposte avute e date in diverse conversazioni con diverse persone e spesso domanda e risposta non erano neanche correlate come lo sono nel post. Percio', se una qualunque delle mie lettrici dovesse riconoscersi in parte del post, sappia che non sto riportando la conversazione che ho avuto con lei ma che tale conversazione, insieme ad altre, e' solo servita da ispirazione. Ergo, non mi venga a rompere le palle. Grazie :)
I'm bulletproof, nothing to lose
Fire away. I don't care.
(feat. Sia)
[Sia:]
You shout it out
But I can't hear a word you say
I'm talking loud not saying much
I'm criticized
But all your bullets ricochet
Shoot me down, but I get up
I'm bulletproof, nothing to lose
Fire away, fire away
Ricochet, you take your aim
Fire away, fire away
[Chorus:]
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
[Sia:]
Cut me down
But it's you who'll have further to fall
Ghost town and haunted love
Raise your voice, sticks and stones may break my bones
I'm talking loud not saying much
I'm bulletproof, nothing to lose
Fire away, fire away
Ricochet, you take your aim
Fire away, fire away
[Chorus:]
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
I am titanium
I am titanium
[Sia:]
Stone-hard, machine gun
Firing at the ones who run
Stone-hard as bulletproof glass
[Chorus:]
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
I am titanium
You shout it out
But I can't hear a word you say
I'm talking loud not saying much
I'm criticized
But all your bullets ricochet
Shoot me down, but I get up
I'm bulletproof, nothing to lose
Fire away, fire away
Ricochet, you take your aim
Fire away, fire away
[Chorus:]
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
[Sia:]
Cut me down
But it's you who'll have further to fall
Ghost town and haunted love
Raise your voice, sticks and stones may break my bones
I'm talking loud not saying much
I'm bulletproof, nothing to lose
Fire away, fire away
Ricochet, you take your aim
Fire away, fire away
[Chorus:]
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
I am titanium
I am titanium
[Sia:]
Stone-hard, machine gun
Firing at the ones who run
Stone-hard as bulletproof glass
[Chorus:]
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
You shoot me down but I won't fall
I am titanium
I am titanium
Wednesday, 10 December 2014
Metropoli Farneticante 4
Iliana camminava per le vie della Metropoli. Le luci della festa e
quelle dei negozi aggredivano i suoi occhi, le voci della folla e le
sirene delle ambulanze aggredivano il suo udito. La sua mente
vacillava, stanca. Eppure ho dormito... Non sapeva piu' se era
in un sogno o se era sveglia. La fiumana di gente intorno a lei
rideva, urlava, gioiva, scherzava... ma i loro volti erano solo
maschere bianche e inespressive ai suoi occhi. Vuoti, vuoti...
siete tutti vuoti! Voleva gridarlo, ma sapeva che sarebbe stata
presa per pazza. L'avrebbero portata via, non avrebbe rivisto piu' i
suoi bambini.
Si fermo' a guardare dentro una vetrina. Non vedeva niente. La
stanchezza la rodeva dentro: non una stanchezza fisica, non
stanchezza del corpo. Una debolezza che non la lasciava mai, come se
qualcosa succhiasse le sue forze, cosi' come una sanguisuga succhia
sangue. Nel vetro del negozio le luci si riflettevano sfocate, i
riflessi dei volti alle sue spalle passavano sgranati e veloci.
Doveva andare a casa, farsi una doccia per togliersi di dosso l'odore di
un' umanita' poco pulita, l'odore del suo supervisore che ad ogni
occasione le si strusciava addosso. Mangiare qualcosa... cosa? Devo
fermarmi a comprare del cibo... Mettere a letto i bambini,
dormire. La notte sarebbe passata veloce come un respiro, nessun
profumo da trattenere nei suoi polmoni, solo odori vagamente
nauseanti. Poi in piedi di nuovo, prima dell'alba, nel freddo, per
andare a lavoro in una citta' che tossiva, tirava su col naso,
strisciava i piedi.
Cosa c'era in quella vetrina? Perche' mi sono fermata a guardare?
Un volto era riflesso nel vetro, occhi grandi e sgranati, pieni di
una lucida follia, la bocca volgare aperta in una risata oscena a
mostrare denti appuntiti. Spaventata, Iliana si volto' di scatto.
Nessuno le stava alle spalle, solo la folla che passava indifferente.
Torno' a guardare la vetrina, e quello sguardo maligno era li' che la
fissava. Con un brivido parti' quasi di corsa verso la stazione, fra
spintoni, indifferenza, solitudine, alienazione.
Il vagone del treno era freddo, sebbene stipato di uomini e donne di
tante razze diverse che ne consumavano l'ossigeno. Rattrappita nel
sedile di fondo Iliana rabbrividi', scossa da cosa neanche lo sapeva.
Gli altri viaggiatori erano anonimi, isolati e incomprensibili,
circondati da muri invisibili e prigionieri di se' stessi. Il rumore
del treno, il grido dell'aria compressa fra le carrozze lanciate ad
alta velocita' e la volta del tunnel erano un nuovo attacco alle sue
riserve fisiche gia' misere. E mescolato a tutti gli altri rumori,
cosi' vaga e frammentata che doveva essere solo frutto di
immaginazione, una risata. Un cacchinno selvaggio, demente, osceno.
“Chi sei? Cosa vuoi?” ripeteva Iliana sottovoce. Nessuno poteva
sentirla, nel rumore del viaggio. Qualcuno fissava le sue labbra che
si muovevano incessantemente. Sei pazza, dicevano gli occhi di quelle
persone. Non voglio avere niente a che fare con te, dicevano gli
occhi di quegli estranei. La risata continuava a risuonare nel fondo
delle sue orecchie.
Poi un breve tragitto a piedi dalla stazione a casa, passando davanti
ad un muro coperto da un graffito: Mangia. Dormi. Lavora. Ripeti.
Strade sporche, vento gelido e umido, alberi deturpati, ubriachi e
sguardi cattivi come solo gli uomini sanno essere cattivi quando sono
di fronte ad una donna. Un poco di felicita' stanca al rientro a
casa, una casa priva di tepore, nei saluti e negli abbracci dei
bambini. Il cibo da comprare dimenticato ma troppa la stanchezza per
uscire e tornare indietro. Una cena preparata con cio' che rimaneva
in dispensa, i bambini stanchi e spenti. Poi nel letto, sotto coperte
umide, nel buio ma non nel silenzio. Urla nella casa accanto, sirene
della polizia, un grattare di piccole zampe dentro i muri vuoti, un
litigio in strada. Vetri in frantumi. Il sonno che stenta, tenuto a
bada da dolori in tutti i muscoli. Ed ancora quella risata,
trattenuta, non piu' sguaiata, quasi a non volerla disturbare. Motivo
per cui Iliana la trovava ora ancor piu' spaventosa di quando era sul
treno.
“Chi sei? Cosa vuoi?” Domande piagnucolate a fil di labbra mentre
scivolava nel sonno.
Io sono il motore di questa citta'...
“Lasciami dormire... Vai via...”
Una risata divertita. Io non ti lascero' mai, non potrai mai
separarmi da te.
Iliana sprofondo' in un sonno popolato di incubi. Persone senza volto
la spintonavano per strada, volti cattivi ridevano di lei dalle
vetrine dei negozi. Mangia. Dormi. Lavora. Ripeti. Risata demente. Mangia. Dormi. Lavora. Ripeti. E la sveglia, impietosa. Senso di
nausea, acqua fredda sul viso, un conato di vomito ed un brivido di
freddo. Un biglietto per i bambini. Poi fuori nel buio umido a
stomaco vuoto, diretta a passo spedito verso la stazione.
Iliana si immobilizzo' quando una figura si materializzo' da dietro
un albero. Cammina, ordino' la voce nel suo cervello. Farai
tardi al lavoro, aggiunse in tono derisorio. Iliana riprese a
camminare, rigida. La figura prese a camminarle a fianco.
-Chi sei?
Uno sguardo di sguincio, piu' percepito che visto, uno sguardo di
stupore divertito. Davvero vuoi saperlo? Le persone non vogliono
mai vedermi. Quando strappo loro tutto cio' che hanno, voltano la
testa dalla parte opposta. Anche mentre divoro la loro anima, parlano
a voce piu' alta e guardano fisso davanti a loro, cosi' da poter
fingere che non sta accadendo. Sei sicura che vuoi sapere chi sono?
-Chi sei?- Un tremito nella voce, un groppo in gola, mentre camminava
rigida fissando davanti a se'.
Sono il motore di questa Metropoli. Sono il tuo padrone.
Un sospiro di soddisfazione.
Ora che sai chi sono, ti diro' chi sei tu.
Un brivido gelido percorse la schiena di Iliana.
Tu sei niente. Sei la mia schiava. Sei carburante per il motore.
Divorero' la tua anima, poi ti gettero'. E dopo la tua, divorero' le
anime dei tuoi figli.
Lacrime... calde... Che strano, penso' Iliana, qualcosa di
caldo... scorsero giu' lungo le sue guance. Giunsero insipide
sulle labbra. Quando ero bambina le mie lacrime erano piu'
salate...
-Io volevo solo essere felice...- gemette Iliana, sempre camminando
verso la stazione, la voce rotta dai singhiozzi. -Volevo... solo...
essere felice...
Felice? Quale assurdita'! Tu non sei qui per essere felice. La
voce tacque e la figura a fianco di Iliana scomparve.
Nelle viscere della Metropoli il Demone rideva, una risata che corse
lungo tutti i tunnel, portata lontano dai treni stipati di corpi.
Dall'alto delle sue torri sormontate di gru, i suoi occhi osservavano
Iliana compiere il suo tragitto fino alla stazione. Mangia. Dormi. Lavora. Ripeti. Neanche uno sguardo di sfuggita per il graffito. E il
Demone rise. Rise delle lacrime di Iliana, rise della stanchezza che
la mordeva dentro. Rise della sua disperazione. Della sua sconfitta.
Sunday, 7 December 2014
Thursday, 4 December 2014
The screams all sound the same
Maybe, if I had hung around,
she would have stopped to listen
to the old voice in her mind...
...but she watched me disappear
and now it's over and buried with our past.
Wednesday, 3 December 2014
Ma Kafka era inglese?
Tutti i fatti raccontati in questo post sono frutto di fantasia. Ogni riferimento a persone, fatti e luoghi realmente esistiti o accaduti e' puramente casuale.
La burocrazia britannica e' alquanto particolare. Fortunatamente e' poca. Non oso immaginare come sarebbe la vita qui se avessero la burocrazia italiana...
Dicevo che e' poca. E' poca nel bene e nel male, ed essendo poca ha anche meno occasioni di fare danno, ma quando fa danno e' purtroppo veloce. Alcune stranezze saltano subito all'occhio, se si presta un minimo di attenzione. Per esempio, non potete fare la library card se non portate una proof of address. E fin qui non si puo' che convenire che sia giusto. Pero', per cio' che riguarda la tua auto, puoi comunicare al DVLA l'indirizzo che vuoi senza fornire nessuna prova, basta che tu sia in grado di ritirare la posta che ti spediscono una tantum. E cosi', per esempio, se sei un muratore rumeno che sta ristrutturando una casa vuota puoi fornire quell'indirizzo al DVLA e le multe che prenderai parcheggiando in divieto di sosta arriveranno a me che quella casa l'ho affittata 6 mesi dopo il completamento dei lavori. Eh, dira' qualcuno, ma tutte a te capitano? Che volete che vi dica? Saro' sfortunato, e' il karma che mi si rivolta contro, l'universo che cerca di eliminare un elemento anomalo.
Allora, situazioni del genere ce ne sono varie. In genere le case ereditano i debiti, quindi attenti voi che state per comprare. Controllate bene, perche' non ci sono notai che verificano che tutto sia in regola. Lo so, lo so...magari lo facessero. Qualcuno lo fa, o almeno lo ha fatto per me. Ma torniamo a noi. Il sistema delle proof of address non e' che funzioni tanto bene, ormai e' lampante: di sicuro non e' facile trovarne un altro in una citta' dove la gente si sposta cosi' velocemente, dove tanti non hanno un permesso di soggiorno, dove i locali spesso non hanno neanche documenti di identita', ma qualcosa si potrebbe escogitare, magari usando il NIN e il bank account e legando le persone a queste due cose. Giusto per smettere di rompere i coglioni a tenants ignari ed impedire ai landlords che se ne sono fregati di tutte le leggi per anni e anni di sbarazzarsi dei problemi vendendo la casa. Ma fin tanto che i soldi continuano ad affluire a sufficienza, che vuoi che gliene freghi dell' evasione fiscale?
Veniamo al caso specifico che vi volevo raccontare. Il mio landlord mi avvisa, alcuni mesi fa, che cambiera' la council tax a suo nome, dato che necessita di rinnovare il landlease della casa e in questo modo ritiene che avrebbe meno problemi. Vabbe', faccio io, la cifra da pagare rimarra' la stessa... se si tratta solo del tempo necessario a rinnovare il lease, fai pure. Ma avvisami prima. Certo certo, te lo faccio sapere in anticipo. Sto cazzo. Un giorno mi arriva un sms che mi avvisa che dall'inizio del mese precedente la council tax non era piu' a nome mio. Il che significa che io non ho piu' accesso ai servizi del council. Per esempio, se ho un ingombrante di cui sbarazzarmi, l'unico modo per farlo e' di gettarlo per strada. Come fa meta' della popolazione di quest'area. Che siano tutti non registrati alla council tax? Che strano... Come metodo per contrastare l'evasione fiscale non e' che sia proprio efficace, anche perche' avere dei camion con personale addetti a girare le strade solo per raccogliere la spazzatura gettata abusivamente, in addizione a quelli che vanno a raccogliere gli ingombranti su regolare prenotazione di chi paga la council tax, non e' che faccia abbassare le spese. E cosi' puo' succedere che se al piano sopra al tuo entrano dei nuovi inquilini che si sbarazzano dei vecchi materassi e sedie e altre cianfrusaglie, inquilini che non sono registrati alla council tax, e loro buttano tutto nel cortiletto di fronte casa, e questo succede mentre tu non sei registrato alla council tax, e gli spazzini si incazzano perche' devono girare intorno al mucchio per tirare fuori i bidoni della spazzatura e segnalano la cosa, puo' succedere che arrivi una lettera indirizzata al tuo landlord che minaccia una multa di 1000£ se non rimuove tutto immediatamente. Ma al tuo landlord basta dire che non l'ha messa lui, quella spazzatura, e cosi' stai con dei materassi in fase di macerazione davanti casa per un periodo cosi' lungo che il giorno che questi finalmente spariscono il tuo coinquilino non riconosce la casa ed arriva fino alla fine della strada prima di capire che l'ha passata. Cosa? Come sono spariti i materassi? Mah, non so come, non so quando, sono finiti in strada e qualcuno li ha raccolti.
E adesso veniamo al punto. La nuova council tax bill tarda ad arrivare. Lo dico al landlord che dice di aspettare. Infine la lettera arriva e il nome e'... chi cazzo e' questo qui?! Chiamo il landlord e gli dico che hanno sbagliato ad intestare la council tax, lui passa da casa mia, gli do la lettera e lui dice che si informera'. Per un po' non lo sento piu', fino a stasera, quando si presenta dicendo che c'e' la council tax da pagare. Ok, dov'e' il problema? Un bailiff si e' presentato a casa mia perche' la council tax non e' stata pagata. E mi spiega usando delle note che lui ha scritto su un foglietto. Leggo, e vedo che il periodo incriminato, quello per cui non avremmo pagato la council tax il cui avviso di pagamento non abbiamo mai ricevuto, va dal primo giugno fino al 24. Mmmh, per poco piu' di 20 giorni con la mora e le spese chiedono una cifra che corrisponde alla meta' della tassa annuale? Non male. Come? Hai gia' pagato? Qui la council tax bill non e' mai arrivata, come non e' mai arrivato nessun sollecito di pagamento. Li hanno mandati a casa tua? No. E com'e' che il bailiff e' venuto direttamente a casa tua? Non lo so. Deve essere legato all'errore di nome. Ti ricordi la lettera col nome sbagliato che ti ho dato? Si'. Hai detto al council dell'errore? No. Bravo. E la lettera ce l'hai ancora? No, devo averla buttata via. Really clever. Hai provato a parlare con quelli del council? Non ti dicono niente se non e' intestato a te. Er... what do you mean? La council tax e' intestata a te. Era. Era? Qualcuno ha detto al council di essere il nuovo proprietario della casa e si e' anche fatto intestare la council tax.
...
...
...
Qualcuno di voi non ci crede. Lo capisco dalle espressioni che state facendo mentre leggete. Eppure e' tutto vero. E il landlord vorrebbe indietro da me i soldi che ha pagato al bailiff. Quindi sabato faro' un viaggetto al council, per assicurarmi che tutto sia in regola per il tempo in cui "ho vissuto qui" e la council tax era registrata a mio nome. Per il resto dovra' sbrigarsela il landlord, dato che "non ti dicono niente se non e' intestato a te", cominciando col dimostrare che e' lui il vero proprietario. Quello che non capisco, pero', e' che qualcuno ha potuto dire di essere il proprietario con una semplice telefonata, mentre lui deve dimostrare che non e' vero spedendo i documenti di proprieta'. Spedendo si', perche' gli uffici pubblici non hanno sportelli per queste cose. I contatti coi cittadini sono ridotti ai minimi termini. Si fa tutto su internet o per posta. Per posta quando si devono spedire dei documenti in originale. E se le poste di Sua Maesta' sono famose per la loro efficienza, e' anche vero che sono da poco state privatizzate. Quanto ci metteranno prima di cominciare a perdersi i documenti?
Aggiornamento del 4 dicembre
Mi sono fatto un viaggetto agli uffici del customer service del council, giusto per avere chiara la mia posizione debitoria. Ovviamente non esiste uno sportello dove posso parlare del mio problema, devo usare uno dei loro telefoni e parlare con l'impiegata seduta chissa' dove. Magari in una stanza al piano di sopra, ma non lo si puo' sapere. Se dovessi arrabbiarmi e dare di matto basta chiudere la comunicazione. Non che sia cosa che faccio, ma a volte guardare in cagnesco qualcuno rafforza la risoluzione dell'altra persona ad aiutarti. Comunque e' tutto okay: sono addirittura in credito. Quando arrivo' la fattura della chiusura del mio account, fra la piccola che se ne stava andando di casa e il mio "moving out", avevo altre cose per la testa che pensare a comprendere la fattura appieno. La scritta in fondo che diceva "No other payment is needed" mi e' bastata ed avanzata. A questo punto il mio landlord si attacca e si dara' una mossa per risolvere i problemi in cui si e' ficcato per ignavia,mentre io aspetto l'accredito sul mio conto bancario.
Resta l'assurdita' di come sia possibile che qualcuno diventi "proprietario" di casa tua con una semplice telefonata.
La burocrazia britannica e' alquanto particolare. Fortunatamente e' poca. Non oso immaginare come sarebbe la vita qui se avessero la burocrazia italiana...
Dicevo che e' poca. E' poca nel bene e nel male, ed essendo poca ha anche meno occasioni di fare danno, ma quando fa danno e' purtroppo veloce. Alcune stranezze saltano subito all'occhio, se si presta un minimo di attenzione. Per esempio, non potete fare la library card se non portate una proof of address. E fin qui non si puo' che convenire che sia giusto. Pero', per cio' che riguarda la tua auto, puoi comunicare al DVLA l'indirizzo che vuoi senza fornire nessuna prova, basta che tu sia in grado di ritirare la posta che ti spediscono una tantum. E cosi', per esempio, se sei un muratore rumeno che sta ristrutturando una casa vuota puoi fornire quell'indirizzo al DVLA e le multe che prenderai parcheggiando in divieto di sosta arriveranno a me che quella casa l'ho affittata 6 mesi dopo il completamento dei lavori. Eh, dira' qualcuno, ma tutte a te capitano? Che volete che vi dica? Saro' sfortunato, e' il karma che mi si rivolta contro, l'universo che cerca di eliminare un elemento anomalo.
Allora, situazioni del genere ce ne sono varie. In genere le case ereditano i debiti, quindi attenti voi che state per comprare. Controllate bene, perche' non ci sono notai che verificano che tutto sia in regola. Lo so, lo so...magari lo facessero. Qualcuno lo fa, o almeno lo ha fatto per me. Ma torniamo a noi. Il sistema delle proof of address non e' che funzioni tanto bene, ormai e' lampante: di sicuro non e' facile trovarne un altro in una citta' dove la gente si sposta cosi' velocemente, dove tanti non hanno un permesso di soggiorno, dove i locali spesso non hanno neanche documenti di identita', ma qualcosa si potrebbe escogitare, magari usando il NIN e il bank account e legando le persone a queste due cose. Giusto per smettere di rompere i coglioni a tenants ignari ed impedire ai landlords che se ne sono fregati di tutte le leggi per anni e anni di sbarazzarsi dei problemi vendendo la casa. Ma fin tanto che i soldi continuano ad affluire a sufficienza, che vuoi che gliene freghi dell' evasione fiscale?
Veniamo al caso specifico che vi volevo raccontare. Il mio landlord mi avvisa, alcuni mesi fa, che cambiera' la council tax a suo nome, dato che necessita di rinnovare il landlease della casa e in questo modo ritiene che avrebbe meno problemi. Vabbe', faccio io, la cifra da pagare rimarra' la stessa... se si tratta solo del tempo necessario a rinnovare il lease, fai pure. Ma avvisami prima. Certo certo, te lo faccio sapere in anticipo. Sto cazzo. Un giorno mi arriva un sms che mi avvisa che dall'inizio del mese precedente la council tax non era piu' a nome mio. Il che significa che io non ho piu' accesso ai servizi del council. Per esempio, se ho un ingombrante di cui sbarazzarmi, l'unico modo per farlo e' di gettarlo per strada. Come fa meta' della popolazione di quest'area. Che siano tutti non registrati alla council tax? Che strano... Come metodo per contrastare l'evasione fiscale non e' che sia proprio efficace, anche perche' avere dei camion con personale addetti a girare le strade solo per raccogliere la spazzatura gettata abusivamente, in addizione a quelli che vanno a raccogliere gli ingombranti su regolare prenotazione di chi paga la council tax, non e' che faccia abbassare le spese. E cosi' puo' succedere che se al piano sopra al tuo entrano dei nuovi inquilini che si sbarazzano dei vecchi materassi e sedie e altre cianfrusaglie, inquilini che non sono registrati alla council tax, e loro buttano tutto nel cortiletto di fronte casa, e questo succede mentre tu non sei registrato alla council tax, e gli spazzini si incazzano perche' devono girare intorno al mucchio per tirare fuori i bidoni della spazzatura e segnalano la cosa, puo' succedere che arrivi una lettera indirizzata al tuo landlord che minaccia una multa di 1000£ se non rimuove tutto immediatamente. Ma al tuo landlord basta dire che non l'ha messa lui, quella spazzatura, e cosi' stai con dei materassi in fase di macerazione davanti casa per un periodo cosi' lungo che il giorno che questi finalmente spariscono il tuo coinquilino non riconosce la casa ed arriva fino alla fine della strada prima di capire che l'ha passata. Cosa? Come sono spariti i materassi? Mah, non so come, non so quando, sono finiti in strada e qualcuno li ha raccolti.
E adesso veniamo al punto. La nuova council tax bill tarda ad arrivare. Lo dico al landlord che dice di aspettare. Infine la lettera arriva e il nome e'... chi cazzo e' questo qui?! Chiamo il landlord e gli dico che hanno sbagliato ad intestare la council tax, lui passa da casa mia, gli do la lettera e lui dice che si informera'. Per un po' non lo sento piu', fino a stasera, quando si presenta dicendo che c'e' la council tax da pagare. Ok, dov'e' il problema? Un bailiff si e' presentato a casa mia perche' la council tax non e' stata pagata. E mi spiega usando delle note che lui ha scritto su un foglietto. Leggo, e vedo che il periodo incriminato, quello per cui non avremmo pagato la council tax il cui avviso di pagamento non abbiamo mai ricevuto, va dal primo giugno fino al 24. Mmmh, per poco piu' di 20 giorni con la mora e le spese chiedono una cifra che corrisponde alla meta' della tassa annuale? Non male. Come? Hai gia' pagato? Qui la council tax bill non e' mai arrivata, come non e' mai arrivato nessun sollecito di pagamento. Li hanno mandati a casa tua? No. E com'e' che il bailiff e' venuto direttamente a casa tua? Non lo so. Deve essere legato all'errore di nome. Ti ricordi la lettera col nome sbagliato che ti ho dato? Si'. Hai detto al council dell'errore? No. Bravo. E la lettera ce l'hai ancora? No, devo averla buttata via. Really clever. Hai provato a parlare con quelli del council? Non ti dicono niente se non e' intestato a te. Er... what do you mean? La council tax e' intestata a te. Era. Era? Qualcuno ha detto al council di essere il nuovo proprietario della casa e si e' anche fatto intestare la council tax.
...
...
...
Qualcuno di voi non ci crede. Lo capisco dalle espressioni che state facendo mentre leggete. Eppure e' tutto vero. E il landlord vorrebbe indietro da me i soldi che ha pagato al bailiff. Quindi sabato faro' un viaggetto al council, per assicurarmi che tutto sia in regola per il tempo in cui "ho vissuto qui" e la council tax era registrata a mio nome. Per il resto dovra' sbrigarsela il landlord, dato che "non ti dicono niente se non e' intestato a te", cominciando col dimostrare che e' lui il vero proprietario. Quello che non capisco, pero', e' che qualcuno ha potuto dire di essere il proprietario con una semplice telefonata, mentre lui deve dimostrare che non e' vero spedendo i documenti di proprieta'. Spedendo si', perche' gli uffici pubblici non hanno sportelli per queste cose. I contatti coi cittadini sono ridotti ai minimi termini. Si fa tutto su internet o per posta. Per posta quando si devono spedire dei documenti in originale. E se le poste di Sua Maesta' sono famose per la loro efficienza, e' anche vero che sono da poco state privatizzate. Quanto ci metteranno prima di cominciare a perdersi i documenti?
Aggiornamento del 4 dicembre
Mi sono fatto un viaggetto agli uffici del customer service del council, giusto per avere chiara la mia posizione debitoria. Ovviamente non esiste uno sportello dove posso parlare del mio problema, devo usare uno dei loro telefoni e parlare con l'impiegata seduta chissa' dove. Magari in una stanza al piano di sopra, ma non lo si puo' sapere. Se dovessi arrabbiarmi e dare di matto basta chiudere la comunicazione. Non che sia cosa che faccio, ma a volte guardare in cagnesco qualcuno rafforza la risoluzione dell'altra persona ad aiutarti. Comunque e' tutto okay: sono addirittura in credito. Quando arrivo' la fattura della chiusura del mio account, fra la piccola che se ne stava andando di casa e il mio "moving out", avevo altre cose per la testa che pensare a comprendere la fattura appieno. La scritta in fondo che diceva "No other payment is needed" mi e' bastata ed avanzata. A questo punto il mio landlord si attacca e si dara' una mossa per risolvere i problemi in cui si e' ficcato per ignavia,mentre io aspetto l'accredito sul mio conto bancario.
Resta l'assurdita' di come sia possibile che qualcuno diventi "proprietario" di casa tua con una semplice telefonata.
Sunday, 30 November 2014
Tuesday, 25 November 2014
Sunday, 23 November 2014
Who can stand?

A poem by William Blake
O for a voice like thunder, and a tongue
To drown the throat of war! - When the senses
Are shaken, and the soul is driven to madness
Who can stand? When the souls of the oppressed
Fight in the troubled air that rages, who can stand?
When the whirlwind of fury comes from the
Throne of God, when the frowns of his countenance
Drive the nations together, who can stand?

And sails rejoicing in the flood of Death;
When souls are torn to everlasting fire,
And fiends of Hell rejoice upon the stain.
O who can stand? O who hath caused this?
O who can answer at the throne of God?
The Kings and Nobles of the Land have done it!
Hear it not, Heaven, thy Ministers have done it!
When the sweetest days are those you just spent
Quando sai che i tuoi giorni migliori sono quelli gia' spesi, quando nessun sapore potra' eguagliare i profumi che hai gia' provato, non ti resta che guardarti indietro e... e cosa? Piangere su cio' che e' stato e mai piu' sara'? Spargere amarezza su giorni che potrebbero comunque essere felici, avvelenare un amore che e' comunque tutto cio' di cui hai bisogno? Eppure, per quanto tu ci possa provare, per quanto tu lo possa volere, come puoi fare a non perderti con lo sguardo nei paesaggi della memoria? Come puoi evitare che la tua voce tremi quando i sentimenti andati ti accarezzano leggeri la nuca? E come puoi chiedere che qualcuno condivida con te la certezza che non sara' mai capace di darti le stesse sensazioni?
When you well know that your best days are those you just spent, when no other taste will match those scents you just tried, all you can do is to look back and... and what? Weeping on what has been and never will be again? Shedding bitterness all upon days which could be happy? Poisoning
a love that all in all is everything
you need? And yet, for how much you can try, for how bad you want it, how can you avoid to lose your gaze on the memory's landscapes? How can you make your voice not falter when the gone sentiments touch lightly the back of your neck? And how can you ask that someone would share with you the certainty that she will never be able to give you the same feelings?
When you well know that your best days are those you just spent, when no other taste will match those scents you just tried, all you can do is to look back and... and what? Weeping on what has been and never will be again? Shedding bitterness all upon days which could be happy? Poisoning
a love that all in all is everything

Saturday, 22 November 2014
Thursday, 20 November 2014
Quattro risate sul sesso
E' indubbio che uomini e donne hanno una diversa visione di come affrontare un problema...
...ma chissà perché le donne riescono sempre a farci passare dalla parte del torto. Anche quando le cose sono evidenti.
Sarà per questo che i ruoli si sono un po'
confusi negli ultimi tempi?
E la cosa potrebbe portare sgradevoli sorprese...
Il motivo per cui metto le lenti a contatto.
Signore, quando raggiungiamo una certa età
dovete avere un po' di pazienza
ed essere pronte a darci una mano.
Anche due.
E non solo.
Mai stato interessato ad essere il primo...
...mi sarei accontentato di essere l'ultimo.
Sunday, 16 November 2014
Welcome to London

Londra è il business, ne lubrifica gli ingranaggi con l' alcol e ne scarica le tensioni col sesso. Luoghi, lavori, persone, qui tutto è temporaneo. Ti svegli al mattino in un luogo diverso da quello in cui ti sei addormentato la sera prima, ed intorno a te solo volti sconosciuti. Sii pronto a ricominciare dal principio innumerevoli volte, e sappi che esistono innumerevoli Londre, e non sarai tu a decidere in quale abitare.
Welcome to the Raving Metropolis, a filthy city with a clean face. All that London is interested in is business, it lures the gears with alcohol and unwinds from its stress with sex. Places, jobs, people, everything is temporary here. Waking up in a different place than the place you went to sleep the evening before, you see just unknown faces all around you. Be ready to start from the beginning again and again, and you have to know that innumerable Londons exist, and it will not be you who decide which you'll live in.
Saturday, 15 November 2014
Friday, 14 November 2014
Wednesday, 12 November 2014
Gli intellettuali di Newham
Benvenuti ad Upton Park, Newham, cuore del Londonistan. Il luogo dove non si muove foglia che il paki non voglia. E' il luogo dove le donne non possono lamentarsi che non guardi i loro occhi, anche perché è l'unica cosa visibile sotto il loro niqab. Dove al mattino andando a prendere la tube fai lo slalom fra gli scaracchi che adornano i marciapiedi e il salto ad ostacoli coi materassi e mobili abbandonati per strada nottetempo. Dove quando passi davanti ad una macelleria devi trattenere il respiro se non vuoi rischiare di vomitare e dove la sera fai la strada dalla stazione a casa affiancato ad uno che si raschia letteralmente i polmoni per tirare su tutti i catarri (rischiando ancora di vomitare). Dove l'aria profuma di marjuana (quando non è esplosa la fogna, altrimenti il profumo è un altro) e le single moms vanno ad aprire allo spacciatore vestendo solo una vestaglia e col bimbetto di due anni che le segue. E' uno dei borough più poveri di Londra, ed ovviamente ha la più alta concentrazione di betting shops (ben 82, e poi c'è chi ancora si ostina a dire che lavorare per le aziende di scommesse non è moralmente deplorevole).
Ma Upton Park è anche, sorprendentemente, sede di un nutrito gruppo di raffinati intellettuali, di menti fine e creative, luci in questo mare di mer... di oscurità dell'animo. Li puoi trovare riuniti alla biblioteca locale, centro culturale dalle inaspettate sfaccettature. Entrando nell'edificio lo troverete affollato di agili menti intente a sviluppare un futuro migliore per l'intera razza umana. Ignorate le cartacce e confezioni di junk food abbandonate sotto la fila dei computer, ed osservate invece la fila di utenti concentrati sugli schermi. Bambini neri che giocano ai videogame, indiani che guardano foto di modelle su Google Images, teenagers che guardano videoclip musicali nonostante tutti i computer siano sprovvisti di scheda audio.
Dopo esservi riempiti gli occhi di questa scena meravigliosa, voltatevi verso l'area lettura, quel gruppetto di poltroncine e tavolini sistemati davanti alla vetrina della biblioteca. Lì vedrete altre menti eccelse, alcune veramente giovani, così giovani che stanno ancora nelle carrozzine. Ma non hanno bisogno delle madri ad accudirle, queste giovani menti, così le anche giovani madri possono dedicarsi senza preoccupazioni allo shopping. Sì, avete capito bene: bambini e carrozzini sono parcheggiati nella biblioteca mentre le madri vanno per negozi. Ed è già un miglioramento rispetto a poco tempo fa, quando il bambino in carrozzina veniva lasciato sul marciapiede e neanche davanti al negozio in cui la madre entrava. Avreste dovuto vedere le facce dei due poliziotti che fecero la scoperta che poi pose fine alla pratica, lo sconcerto totale: uno dei due disse all'altro di fare la guardia alla carrozzella mentre lui entrava in tutti i negozi per cercare la madre snaturata. Non sarebbe neanche sorprendente se la madre fosse stata nel primo negozio visitato ed avesse ignorato le domande del poliziotto: le paki hanno una capacità unica di non percepire l'esistenza di qualcosa di cui non vogliono interessarsi.
Oltre ai bimbi in carrozzella, troverete anche un nutrito gruppo di vecchietti, immersi nella lettura dei quotidiani locali o, i più ardimentosi, in quella della pagina 3 di The Sun. E spesso, ma non sempre, troverete un barbone che viene a passare i pomeriggi dormendo su una delle poltroncine, fin quando alle 5 e 30, avvicinandosi l'orario di chiusura, un giannizzero in gonnella di 150 chili lo scuote dolcemente come uno scuotitore meccanico fa con un albero di olive e gli dice senza parafrasare che "sa a leva' dar cazzo, pecché stamo a chiude!"
Però, il mercoledì pomeriggio la biblioteca organizza partite di scacchi (con risultati che potete provare ad immaginare ma che non arriveranno neanche vicini alla realtà), ed il giovedì pomeriggio si riunisce il circolo culturale che legge e commenta i quotidiani. In particolare pagine 3 di The Sun. Sono delle belle iniziative, in fondo in fondo, no?
Oltre ai bimbi in carrozzella, troverete anche un nutrito gruppo di vecchietti, immersi nella lettura dei quotidiani locali o, i più ardimentosi, in quella della pagina 3 di The Sun. E spesso, ma non sempre, troverete un barbone che viene a passare i pomeriggi dormendo su una delle poltroncine, fin quando alle 5 e 30, avvicinandosi l'orario di chiusura, un giannizzero in gonnella di 150 chili lo scuote dolcemente come uno scuotitore meccanico fa con un albero di olive e gli dice senza parafrasare che "sa a leva' dar cazzo, pecché stamo a chiude!"
Però, il mercoledì pomeriggio la biblioteca organizza partite di scacchi (con risultati che potete provare ad immaginare ma che non arriveranno neanche vicini alla realtà), ed il giovedì pomeriggio si riunisce il circolo culturale che legge e commenta i quotidiani. In particolare pagine 3 di The Sun. Sono delle belle iniziative, in fondo in fondo, no?
Friday, 7 November 2014
Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!! Ehi, ascolta! Arriva il treno. No. Guarda! E' solo una locomotiva. Ciuff!!! Ciuff!!! Una piccola locomotiva. Guarda come scintilla. Che bella! Tutta rossa e brillante. Sì, è proprio bella. Ciuff!!! Ciuff!!! Guarda, guarda! Com'è veloce. E' velocissima. E potente. Niente può fermarla! Ciuff!!! Ciuff!!! Ah, è bellissima. Sì, è tanto bella e triste. Triste? Perché triste? Ciuff!!! Ciuff!!! Perché è bloccata su quelle rotaie, non può decidere dove andare. Può solo seguire il percorso che qualcun altro ha deciso per lei...
Ciuff!!! Ciuff!!! Sì, a pensarla in questo modo è veramente triste. Ciuff!!! Ciuff!!! Ma rimane un bellissimo spettacolo! Sono d'accordo. Arriverà fino alla fine della ferrovia e niente e nessuno potrà fermarla. Ciuff!!! Ciuff!!! Vai, piccola locomotiva! Vai! In fondo, non importa veramente chi ha deciso per te. L'importante è che tu riesca ad arrivare alla fine! Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!!
ciuff!!! ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!! Ehy, listen! The train is coming. No. Look! It's just a locomotive. Ciuff!!! Ciuff!!! A little locomotive. It shines. How beautiful is! All red and bright. Yes, it's really beautiful. Ciuff!!! Ciuff!!! Look! It's really fast! And powerful. Nothing can stop her! Ciuff!!! Ciuff!!! Ah, she's wonderful. Yes, she's really beautiful and sad. Sad? Why? Ciuff!!! Ciuff!!! Because she's stuck on that railway, she cannot decide wich direction to go. She can only follow the way someone else chose for her...
Ciuff!!! Ciuff!!! Yes, looking at it in this way it's really sad. Ciuff!!! Ciuff!!! But still she's a really good show! Yes, I agree. She'll arrive at the end of the railway, nothing and no one will stop her. Ciuff!!! Ciuff!!! Go, little locomotive! Go! In the end, it doesn't really matter who chose for you. What matters most is to reach the end of your journey! Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!!
ciuff!!! ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!! Sì, a pensarla in questo modo è veramente triste. Ciuff!!! Ciuff!!! Ma rimane un bellissimo spettacolo! Sono d'accordo. Arriverà fino alla fine della ferrovia e niente e nessuno potrà fermarla. Ciuff!!! Ciuff!!! Vai, piccola locomotiva! Vai! In fondo, non importa veramente chi ha deciso per te. L'importante è che tu riesca ad arrivare alla fine! Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!!
ciuff!!! ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!! Ehy, listen! The train is coming. No. Look! It's just a locomotive. Ciuff!!! Ciuff!!! A little locomotive. It shines. How beautiful is! All red and bright. Yes, it's really beautiful. Ciuff!!! Ciuff!!! Look! It's really fast! And powerful. Nothing can stop her! Ciuff!!! Ciuff!!! Ah, she's wonderful. Yes, she's really beautiful and sad. Sad? Why? Ciuff!!! Ciuff!!! Because she's stuck on that railway, she cannot decide wich direction to go. She can only follow the way someone else chose for her...
Ciuff!!! Ciuff!!! Yes, looking at it in this way it's really sad. Ciuff!!! Ciuff!!! But still she's a really good show! Yes, I agree. She'll arrive at the end of the railway, nothing and no one will stop her. Ciuff!!! Ciuff!!! Go, little locomotive! Go! In the end, it doesn't really matter who chose for you. What matters most is to reach the end of your journey! Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!!
Ciuff!!! Ciuff!!!
ciuff!!! ciuff!!!
Monday, 3 November 2014
English Language in 24 accents
Don't stop to RSS, this video is worth to watch.
It's just the Italian accent wich is more Spanish than Italian.
Saturday, 1 November 2014
Vite di cristallo 2
Sei così abituato a prendere colpi, ad andare a terra e rialzarti, a giocare la tua partita senza mai avere neanche un jolly in mano, che ormai pensi di essere resistente ai ribaltamenti della vita. Pensi di essere quello capace di prendere in mano la situazione, forte a sufficienza da poter far da scudo ad altri e prendere su di te il peso dei colpi che verranno. Lo hai fatto così tante volte che sei certo di poter dare forma alla tua vita e quella di chi ha deciso di starti accanto. E per farlo dai qualcosa di tuo all'altra persona, le dai tanta parte di te. Riponi tutto in lei. Poi lei se ne va, ed inevitabilmente porta via con sé ciò che le avevi dato. E quando il colpo successivo arriva, ti centra in pieno, non puoi neanche tentare di schivarlo, puoi solo stare lì fermo e guardarlo abbattersi. E fa male. Stupito, guardi la crepa aprirsi nel tuo animo, dividersi e dividersi ancora e ancora, aprirsi e farsi più larga. Guardi quella crepa, che non credevi potesse formarsi, farsi così larga che temi di non riuscire a tenere più insieme il tuo io.
La rabbia aiuterebbe. Aiuterebbe lo scaricare sull'altra persona la colpa, inveire, rimproverarle di essersene andata dopo tante promesse, dopo aver preso tanto di te. Ma che senso avrebbe incolpare un'altra del tuo errore? Perché l'errore è tuo e solo tuo. Tu hai sbagliato nel confidare in un'altra persona, quando invece dovevi sapere che così come solo eri quando sei nato, e solo sarai nel momento della morte, meglio sarebbe pure stato vivere solo. Solo e cosciente del tuo valore, delle tue forze e delle tue debolezze, senza mai contare su chi potrebbe fallire nell'essere lì quando ve ne sia bisogno.
Tieni insieme i tuoi pezzi, quindi, così come altri prima di te hanno fatto. Li tieni insieme anche se ormai non c'è più niente che debbano contenere, perché la vita ti ha lasciato poco altro che un guscio vuoto. E non sperare che qualcuno ti prenda per ciò che sei, a questo punto. Sei un cristallo rotto, un vaso vuoto, e nessuno vuole qualcosa che è rotto. Solo gli stupidi accettano in dono qualcosa di rotto.
A two sides coin
Sul traghetto che da Dover mi stava portando a
Calais, mi sono seduto ad un tavolino sul ponte di poppa. Il rumore dei motori
martellava nelle orecchie, ma il sole era piacevole e nessuna altra
sistemazione eliminava il problema eccetto andarsene sottocoperta. Mentre sono
lì che mi godo il tepore del sole una famiglia inglese si avvicina e chiede se
possono sedersi al tavolo. Rispondo che i posti sono tutti liberi e loro si accomodano,
preparandosi a fare colazione. Noto, sulla t-shirt dell’uomo, la seguente
scritta: Kilimangiaro Lager – If you can’t climb it, drink it. “E’ buona?”
chiedo. “Ottima! Ma non la trovi qua. E’ molto diffusa in Tanzania.” Okay… ne
terrò conto per la prossima volta che vado in Tanzania. Continuiamo a parlare
ed il tipo mi racconta un poco del suo lavoro, che lo porta in giro per il
mondo. Lavora per una ditta canadese che vende servizi ad altre aziende e il
suo ruolo è quello di addestrare i propri manager nelle varie filiali mondiali.
Mi parla di ebola, di un collega sudafricano bloccato in Liberia in quanto non
riesce ad ottenere dalle autorità il visto per lasciare il paese. “Il governo
non fa niente”, dice. “C’è tanta corruzione. Sono tutti corrotti.” E qui ho
chiuso la conversazione.
Cosa vuoi dire ad una persona del genere? Avrei
dovuto dirgli: “E dato che sono tutti corrotti, tu come pensi che la tua
fottuta ditta canadese riesca a lavorare là?” Avrei dovuto chiederglielo, ma
tanto non avrebbe capito. O più probabilmente, sapendolo bene, mi avrebbe fatto
uno di quei sorrisi merdosi che persone del genere sempre fanno in queste
occasioni.
Mi spaventa, più che stupirmi, come le persone
ritengano la corruzione un problema con una faccia sola quando si tratta invece
di una moneta con due facce. Come si può non pensare al fatto che, se c’è un
corrotto, c’è anche un corruttore? Tanto più che, con facilità, spesso il
corrotto non ha poi molta scelta, o è comunque in una posizione più debole del
corruttore, il quale porta quindi una ben maggiore responsabilità. Al recente summit
dei G20 in Brisbane, è stato annunciato che la corruzione dei capi di governo
delle nazioni più povere costa, alle loro stesse nazioni, 8 trilioni di
sterline ogni anno. 8 trilioni… sembra di leggere un fumetto di zio Paperone. E
certo, che capi di governo disonesti e malevoli nei confronti della loro stessa
gente. Ma chi è che li corrompe? Dove vivono i corruttori? Non c’è bisogno di dirlo.
Serve proprio una gran faccia di bronzo per andare a fare la morale sulla
corruzione quando appartieni ad una nazione che è un paradiso fiscale e a cui fanno
capo altri paradisi fiscali come Gibilterra, Virgin Islands e Cayman Islands.
On the ferry from Dover to Calais, I was
sitting at a table on the poop deck. The engines noise hammered in my ears, but
the sun was pleasant and no other accommodation avoided the trouble save going
below deck. While I’m there enjoying the sun, an English family approaches me
and ask if they can sit at the table. I answer that all the seats are free and
they sit down, setting up for breakfast.On the man’s t-shirt I read: Kilimanjaro
Lager – If you can’t climb it, drink it. “Is it good?” I ask. “Great! But you
cannot find it here. It’s really common
in Tanzania.” Okay... I’ll keep it in mind for my next trip to Tanzania. We keep
chatting and the guy tell me about its job which takes him around the world. He
works for a Canadian company which sells service to other companies and he
provides the training to their own managers in the many different branches. He
tell about Ebola, and about one colleague of him from South Africa stuck in
Liberia because the authorities refuse to give him the document needed to
leave. “The government’s doing nothing”, he says. “There’s a lot of corruption.
Are all corrupted.” And here I ended the conversation.
What can you say to such a person? I would
had to ask: “Since are all corrupted, how do you think is your fucking Canadian
company able to work over there?” I would had to, but I wouldn’t have understood.
Or more easily, knowing it, I would have given me one of those shitty smiles
that such people always use in these situations.
It’s concerning, more than amazing, how people
consider corruption a one side problem when it’s a two sides coin instead. How
cannot you think that if you have a corrupted, you have a corruptor as well.
All the more so that the corrupted often has no choice, or is in any case in a
weaker position than the corruptor, who’s so bearing a much more bigger responsibility.
Recently, at the G20 summit, has been said that poorest country head of government’s
corruption costs to those very same
countries more than 8 trillions of pounds. 8 trillions... is like reading a
comic of Uncle Scrooge. How dishonest and mean are those heads of government
towards their own people. But who did it corrupt them? Where are the corruptors
from? There’s no need to tell it. You need to be brazen-faced to make preaches
when you’re from a country which a fiscal heaven and which other fiscal heavens
like Gibraltar, Virgin Islands and Cayman Islands are linked to.
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