Tuesday, 27 January 2015

Dal sottobosco

Francamente sono stanco di dovermi spiegare. Tu dici che ti piace il sole, io dico che mi piacciono le ombre. E tu mi rispondi che hai "problemi a frequentare chi non valorizza cose e persone". Da cosa tu abbia estrapolato questo giudizio che mi hai tagliato e messo addosso non riesco ad immaginarlo. E neanche lo voglio sapere, a dirla tutta. Tieniti le tue idee, non me ne importa. Sei una delle tante persone "solari" abbagliate dal sole. La vista e' l'unico senso su cui fate affidamento e neanche vi rendete conto di quanto sia ingannevole. Non sapete piu' come usare il tatto per scoprire le vere forme di una persona; l'olfatto per sapere dove e' stato il vostro compagno e chi ha incontrato, oppure l'udito per capire se nel buio della vostra camera stia dormendo o se sia inquieto. E quand'e' l'ultima volta che avete assaporato l'essenza di una persona? Non sapreste riconoscere i cibi dal gusto se non poteste vederli, figuriamoci riconoscere una persona dal gusto.
   Tu resta pure nel sole, dove cio' che non vedi non e' reale, io siedo qui nelle ombre, dove tutto e' molto piu' reale e non serve vederlo per sapere che e' li'. E un'ultima cosa. Ho sempre detto di essere un'ombra in cerca del suo sole. E non e' forse la' dove il sole splende piu' luminoso che le ombre si fanno piu' fitte? Non ti sei neanche fermata a riflettere sulla relazione fra sole ed ombra...

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