Durante le appena trascorse vacanze natalizie ho avuto occasione di conoscere un po' di gente nuova, chi a Londra da piu' e chi da meno tempo, e di ascoltare le loro storie personali e le storie che mi hanno raccontato riguardo altre persone che loro conoscono. L'impressione che ne ho tratto, e che a conti fatti e' in realta' il rafforzamento di un' idea che gia' avevo, e' che fra voi altri i piu' entusiasti riguardo Londra, i veri London Fan, sono proprio quelli che a Londra vivono nelle condizioni peggiori. Piu' e' bassa la vostra paga, peggiori sono le condizioni di lavoro che avete dovuto accettare, tanto piu' entusiastico sara' il vostro elogio di Londra e tanto piu' feroce ed offensiva sara' la vostra invettiva contro l'Italia. Dalle vostre dichiarazioni su come le cose vi vadano di bene in meglio da quando avete deciso di abbandonare l'Italia per venire a Londra, resto sempre un po' interdetto nello scoprire che tu, London Fan di turno che mi stai raccontando i tuoi "successi", lavori di notte per la minimum wage, non ti pagano l' overtime, i turni ti vengono comunicati sempre all'ultimo momento e che il weekend off non ti tocca praticamente mai, o che hai uno zero hours contract (niente ferie, niente malattia, niente pensione e magari turni di una sola ora al giorno - questo sta succedendo da Wetherspoon per esempio). Se poi siete qua a spese dei vostri genitori e non avete mai lavorato ma solo "studiato", siete i piu' entusiasti di tutti e i piu' pronti a proclamare comparazioni (sbagliate) fra Italia e Londra a tutto vantaggio di Londra. Esiste, ovviamente, una percentuale anche fra coloro che sono veramente ben pagati che usano gli stessi toni esaltati che usate voi, denigrando ed offendendo l'Italia (ed indirettamente loro stessi, ma non ci arrivano a capirlo), negando anche l'evidenza pur di dire che qui tutto funziona perfettamente. Chiaramente tali persone, questi Mr e Miss Livore, hanno qualche rancore personale, e del resto quando guadagni 60 o 80.000 sterline all' anno o addirittura di piu', non mi stupisco che una persona sia pronta a baciare il culo degli inglesi. Il fatto che gli inglesi non usino il bidet so che e' un problema che hanno risolto, come attestano le ingenti scorte di colluttorio e mentine che ho visto a casa loro. Ma in genere, chi lavora a Londra per una "buona paga", avendo fatto quella cosa "totalmente inutile" che e' andare all'universita' e studiare, e' dotata di una mente critica e, anche se si schiera a favore del sistema inglese, possiede ancora la capacita' di discernerne difetti e fallimenti. Insomma, in definitiva, voi che avete meno motivi per essere contenti qui a Londra, siete quelli piu' felici di come funzioni il sistema.
Ora, e' comprensibile che quando fuggi dal tuo paese perche' disgustato da come stanno andando le cose, tu abbia bisogno di credere che sei andato in un luogo migliore. E' comprensibile che se poi vieni da una parte d'Italia dove non potevi trovare alcun tipo di lavoro o ti facevano lavorare ma poi non ti pagavano, anche una posizione da lavapiatti alla minimum wage sia tutto grasso che cola. E' comprensibile che ci sia bisogno di speranza. Cio' che non e' comprensibile e' il rifiuto di vedere che cio' che avete ottenuto e' a malapena sufficiente per sopravvivere. Quello che non e' comprensibile e' il rifiuto di vedere che le condizioni di vita la' "dove non avevate un lavoro" erano nettamente superiori a quelle che avete qui dove "almeno un lavoro lo avete". Quello che non e' comprensibile e' che vi rifiutiate di vedere che quasi tutto cio' che guadagnate ve lo riprendono con gli affitti astronomici delle topaie in cui vivete, muffose, senza un tavolo a cui sedersi per mangiare, ammassati in 8 o piu' in stanze che in Italia sarebbero usate come sgabuzzini per le scope e con un solo bagno a disposizione. Ah, si' si'. Certo, avete DUE bagni nella vostra top... in casa vostra. Peccato che uno dei due sia perennemente out of order. E soprassiedo sul fatto che spesso e volentieri siete voi l'origine del problema o ne siete comunque una parte, quando stendete il bucato ad asciugare in camera vostra e non aprite mai la finestra per cambiare l'aria, quando senza asciugarli mettete a posto i piatti a prender muffa dentro il mobile, o quando li lasciate tutti da lavare alla successiva persona che ne avra' bisogno, o quando essendo il vostro turno di fare le pulizie nelle aree comuni fate solo finta di pulire.
Gia' vi sento protestare. "E cosa dovremmo fare? Tornarcene in Italia dove non possiamo neanche trovare un lavoro da cameriere?" Non vi sto dicendo questo. Avete guardato la foto che ho messo all'inizio di questo post? Non vi pare una scena gia' vista? Dovrebbe farvi pensare. Io vi sto consigliando di cominciare ad usare il cervello. Almeno lo sto dicendo a quei pochi di voi che sono stati provvisti di un cervello. Aprite gli occhi e guardate come stanno veramente le cose, perche' molti di voi qui non hanno futuro. Qui potete solo sopravvivere, ma verra' il giorno in cui Londra vi sconfiggera', divorera' e ricaghera'. Meglio arrivare preparati a quell'appuntamento, con un piano B pronto e mettendo da parte nel frattempo ogni briciola come formiche, altrimenti perderete anche le mutande. A quella grande massa che natura matrigna ha dotato di due soli neuroni messi in croce, il mio consiglio e' di smettere di sbraitare offese sputacchiando in giro come Umberto Bossi e di stare ad ascoltare chi prova a spiegarvi le cose. E qui non mi riferisco a me stesso, ma ai molti che quotidianamente provano a fare informazione su blog come Goofynomics, L'Antidiplomatico, Orizzonte48 o VociDallEstero, cercando di far capire alla gente cosa realmente stia accadendo, a cosa realmente sia dovuta questa crisi che vi ha costretto ad abbandonare il sole, il buon cibo e case pulite. State fuggendo da qualcosa, ma se non sapete da cosa state fuggendo come farete a riconoscerlo qual ora ve lo ritroviate davanti?
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