Primi fiori a Londra, una promessa che non puo' essere mantenuta.
(cambio di campo)
Seduto fuori dal caffe' in un giorno di primavera, guardi quei fiori mentre condividi con un amico sogni e disperazione, giudizio e perdono, memoria e vuoto torpore.
(cambio di campo)
Smetti di usare la psicologia spicciola con me, dici. Stai cercando di cristallizzare un caleidoscopio. Ma a questo punto ti rendi conto che per tutto il tempo hai parlato da solo.
(cambio di campo)
E non sai perche' ti neghi cio' di cui hai bisogno, e non sai perche' ancora ti illudi che possa ritornare. Ma e' chiaro che una terra generosa alleva figli ingrati.
(cambio di campo)
Parli a lei, ma lei non sai chi sia, perche' lei e' nessuno e tu vuoi solo i tuoi fantasmi. Mentre il sole primaverile viene nascosto da nubi scure giunte con un vento gelido, sai di aver toccato con mano cio' da cui le persone fuggono.
(cambio di campo)
Perche' lo vieni a dire a me, chiedi. Se ritieni di valere come persona perche' ti preoccupi cosi' tanto del mio giudizio?
(cambio di campo)
Le persone credono tu stia indossando una maschera, quando in realta' sei di fronte a loro completamente nudo. Quella e' la mia carne, vedi? Puoi ferirla, puoi farla sanguinare. E' il dolore cio' che tu non sei in grado di infliggermi.
(cambio di campo)
Sedendo una di fronte all'altra dentro il caffe', la prima dice: Credo che veramente non gli importi niente. Io ho provato a ferirlo, dice la seconda. Ma a lui proprio non importa. Sorrido. Voi temete il mio giudizio, dico con lo sguardo alla terza, i suoi occhi ancora sgranati dall'offesa che le ho arrecato. Io non mi curo di cio' che pensate, dite o fate. Perche' niente di tutto cio' potra' cambiare la mia vita di una virgola.
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