Wednesday, 30 September 2015

Alphabet sentences

1. The quick brown fox jumps over the lazy dog.
2. Six of the women quietly gave back prizes to the judge.
3. Jay began removing six dozen black quilts with petty flaws.
4. The judge quickly gave back six prizes to the women.
5. Four women quietly gave the sixth prize back to the judge.
6. Picking just six quinces, the new farm hand proved strong but lazy.
7. Six women quietly got the prizes back from the five judges.
8. We could jeopardize six of the gunboats by two quick moves.
9. Six of the gunboats could be jeopardized by two quick moves.
10. Judge Power quickly gave six embezzlers stiff sentences.
11. Jack quietly gave dog owners most of his prize boxers.
12. The laze judge was very quick to pay tax money for the barn.
13. The six men have power to seize the ship quickly.
14. Maize quickly paid Jones for the five new taxis she bought.
15. Jack typed requisitions for white moving boxes (long size).
16. Weekly magazines request help for and by junior executives.
17. Why did Max become eloquent over a zany gift like judhpurs?
18. I quickly explained that many big jobs involve few hazards.
19. My folks proved his expert eloquence was just a big hazard.
20. Jack's eloquence may prove hazardous for the six big shows.
21. Jack's man found exactly a quarter in the woven zipper bag.
22. James Boxwell, the banquet speaker, analyzed a few carvings.
23. Quickly pack the box with five dozen modern jugs.
24. Jack quietly moved up front and seized the big ball of wax.
25. Dave quickly spotted the four women dozing in the jury box.
26. Jacqueline was vexed by the folks who got the money prizes.
27. Brown jars prevented the mixture from freezing too quickly.
28. Jeff had his size to help him win quickly over Gene Baxter.
29. Jack Farmer realized that big yellow quilts were expensive.

http://designingletters.com/html/alphabetsentences.html 

Let Me Bring You Down 26






Very British problem

Sadly, this advertising includes the whole British nature.



No talking till Friday evening, and not before having drunk two or three beers.

They are destroying our identities one by one

Syrian girl's speech on Syrian issues in Belgrade, Serbia



Tuesday, 29 September 2015

I don't believe a word!



Don't talk to me, I don't believe a word
Don't try to make me feel alright
All the love in all the world
Is not enough to save my soul tonight
Don't be my friend I'm not a fool
Don't talk of things that we cannot see
When all the ones that sing the blues
Sometimes I think of how it used to be

I have seen the Devil laugh
I have seen God turn his face away
I have nothing left to lose
I have nothing left to say
I have seen the sky turn black
I have seen the seas run dry
I have nothing that is yours
I have nothing now that is not mine

Don't look at me your eyes are cold & hard
Don't wonder that I turn to you
All the grief in all the world
Is not enough to make me comfort you
Don't tell me lies, I'm not a dog,
Don't talk of love it seems to me
All the people that we rob
Sometimes I think of how they used me

I have seen the fires of Hell
I have seen Angels with flaming swords
I have nothing that is mine
I have much that could be yours
I have seen the eye of God
I have heard lies that are true
I have nothing for myself
I have nothing I would give to you

Don't say that word, I know it's only fools
Who do not know their fate is just
All the justice in the world
Is not enough to buy my faith & trust
Don't make that face I won't be pleased
Don't make a sideshow of yourself
All the people we released
Sometimes I think you're someone else

I have been where none have been
In the empty howling rooms
I have everything I need
I have everything you stand to lose
I have seen the diamond worlds
I have seen the shape of space
I have nothing but the world
I have nothing to take its place
I don't believe a word, I don't believe a word ...


Monday, 28 September 2015

La Sindrome dell' Utero Isterico

Ero qui, seduto davanti al computer, dopo aver pubblicato il post precedente, quando mi sono soffermato a pensare su cosa trovo attraente in una donna. Intendo quale carattere, quale modo di pensare e comportarsi deve avere perche' io sia disposto a farmi mettere il guinzaglio. Perche' c'e' una donna, che negli ultimi tempi ogni tanto frequento, dalla quale mi farei volentieri legare. Che poi lei abbia voglia o meno di mettermelo questo guinzaglio, o magari usarlo per strozzarmici, e' tutta un'altra questione. Sulla quale magari e forse vi aggiornero' piu' avanti, dopo che avro' fatto le mie mosse e ne avro' raccolto i frutti. O le sberle. Anche se allo stato attuale delle cose, a dire il vero, ho gia' raccolto qualche frutticino che mi fa ben sperare.
Dunque, aver sviluppato questo forte interesse per questa donna mi ha inevitabilmente portato a fare un confronto con le precedenti donne della mia vita, sia quelle che ho avuto che quella che non potro' mai avere. Perche' sebbene a prima vista siano molto differenti l'una dall'altra devono avere qualcosa in comune che mi attrae. Spesso dico, fra il serio ed il faceto, e non solo per vedere  che reazione le mie parole scatenano nei miei ascoltatori, che una donna per piacermi deve essere gelosa, possessiva e possibilmente in cura da uno psichiatra. E queste sono chiaramente caratteristiche ben definite, che veramente mi piacciono in una donna. Non fate l'errore di scambiare la gelosia con la sfiducia, per favore, perche' io posso essere geloso della mia auto e rifiutarmi di prestarla agli amici (e qualcuno di voi presterebbe la sua donna fosse anche a chiederla il suo migliore amico?) ma questo non significa minimamente che io pensi che la mia auto possa fuggire con un altro uomo: magari puo' essere rubata, ma non mi abbandonera' per sua scelta. L'essere possessivi implica il desiderio di avere l'altra persona per se stessi ed essere disposti a lottare contro chiunque tenti di sottrarvela: e non vorreste anche voi un/a compagno/a cosi'? In quanto all'essere in cura da uno psichiatra trovo la cosa desiderabile semplicemente perche' almeno posso sapere a quali problemi andro' incontro, mentre con tutte le altre donne e' piu' o meno come finire a letto con un trans: finirai per avere la sorpresa.
Ma bastano queste tre caratteristiche a definire la donna che mi piace? Donna... a pensarci bene si tratterebbe piu' di una tigre che di una donna... ma soprassediamo. Dicevo, e' sufficiente come descrizione? Ovviamente no. Ma non e' possibile, o solo molto arduo, buttare giu' una lista di caratteristiche che definiscano la donna che mi piace. Piu' semplice dire cosa rende una donna totalmente inadatta ai miei standard, ovvero l' essere affetta dalla Sindrome dell' Utero Isterico, detta anche Utero Urlante. Da qui in avanti mi riferiro' alla sindrome con la sigla SUI, per semplicita'. La SUI, essendo appunto una sindrome, ha vari sintomi e segni che si possono manifestare in tempi e modalita' molto vari, e non sempre e' riconoscibile immediatamente, soprattutto in alcune delle sue forme piu' subdole. Ma che richieda poco o molto tempo, che sia palese o che si manifesti solo in specifiche situazioni, la SUI porta le donne ad affrontare le fasi fondamentali di una relazione di coppia con una modalita' che finira' inevitabilmente per tagliare fuori o alienare dalla coppia stessa la sua parte maschile: egotismo ed egoismo nelle loro varie forme, sia dominanti che sottomesse, sia aggressive che passive, egocentriche o proiettate su una terza parte. La SUI non si manifesta in azioni specifiche ne' in comportamenti definiti, bensi' nelle modalita' con cui la donna si pone nei confronti del proprio compagno, sia nei modi diretti che in quelli indiretti, disconoscendone in definitiva il valore e l'importanza nella relazione. Quando l'utero prende il controllo la donna si trasforma da essere dolce e desiderabile in una specie di bulldozer biologico guidato da un istinto primievo che non conosce niente e nessuno, privo di rimorsi nei confronti delle vittime che si lascera' alle spalle strada facendo verso il fine ultimo che la natura ha deciso per lei: il tormento dell'uomo.
Ecco, la donna affetta da SUI mi irrita la pelle. Proprio non riesco a farmela piacere. Ovviamente, capita a tutte le donne che, di tanto in tanto, l'utero prenda il sopravvento. E' un po' come quando l'uomo smette di  ragionare con la parte anatomica preposta all'uopo e lo fa con una parte che non e' stata creata affatto per tale scopo. Ma l'uomo ha, per lo meno, la scusa che in certe situazioni il sangue defluisce totalmente dal cervello per andare a riempire una zona differente del corpo, lasciando il cervello stesso deprivato dell'ossigeno necessario ad espletare le funzioni che gli sono proprie. E' giocoforza per l'uomo usare cio' che in quei momenti puo' essere usato. Per la donna, almeno fino ad ora, non mi pare siano state fornite spiegazioni valide che giustifichino l'isteria con cui sommerge chi tenti di starle vicino durante i suoi attacchi uterini, e mentre i deflussi di sangue nell'uomo sono comunque temporanei sebbene possano essere ciclici, l'utero urlante nella donna puo' diventare uno stato permanente.
Ed eccoci nuovamente a cosa mi piace in una donna: mi piace la razionalita', mi piace un modo scientifico di affrontare la vita, mi piace la praticita' nel quotidiano, mi piace una filosofia che non disdegna i sofismi oziosi la domenica mattina ma che alla teoria unisce l'empirismo nei giorni lavorativi. Insomma, la donna che piace a me e' un vero uomo. Quando una donna e' cosi', e' meno femminile nelle apparenze ma lo e' all'ennesima potenza nel suo intimo e cio' traspare in ogni sua azione e in ogni sua parola quand'anche lei cercasse di nasconderlo. Ed io non posso che esserne affascinato.
A questo punto non posso che fare a meno di sorridere al pensiero della reazione che avrebbero un paio di donne, che hanno provato a mettermi il guinzaglio ma che non ci sono riuscite, qual ora dovessero vedermi in compagnia di colei che ha destato il mio interesse cosi' fortemente. Avrebbero reazioni molto uterine, ne sono convinto. Quella ragazza che invece il guinzaglio me lo aveva messo, e che anche lo teneva fortemente stretto, ma che poi ha deciso di lasciarmi andare ed insieme al guinzaglio si e' portata via anche il mio collare con le borchie appuntite, sono convinto che al vedermi in tale compagnia sorriderebbe ed approverebbe la mia scelta.


The Big Fraud of Gender Theory #7

In this video some of the horrors stemming from the Gender Theory are shown. Despite them somebody is still pushing to apply such a theory to human beings. Just stupidity and superficiality? Or there's something more behind it?

Unfortunately the video with English subtitles has been cut short of a minute circa respect the original video and the author's final conclusions are missed. If you can speak Norwegian you can listen them on the original video :)


Friday, 25 September 2015

The Big Fraud of Gender Theory #6

Human races exist, don't steak your head into the sand. And the Nazis were not completely wrong: they just mistook which race was the "superior".




But apparently, judging by the British professor's home furnishing, a high IQ doesn't give you any good taste. 

Misogyny 3



-What are you saying? That we are the same? No way! Tell us one of these defects.
-Superficiality.
-What?!
-You're not interested in much more that to find a good looking man. If a man is not physically attractive you discard him without appeal. You don't even want to get to know him. And you don't need to get a man laid to know him a bit. It would suffice to make him at easy. But who knows why, are just the handsome men, or those with a dominant character, the ones you speak to. So many words about the good qualities you look for in a man, but in the end is something really different you find attractive.
-But if I don't like a man I can't help with that. Must be the chemistry for me.
-Puah! That's not chemistry. That's getting horny! You need to get wet but you don't want to admit it and you invoke the chemistry. The chemistry is something different: it's what makes women to fall in love with men they wouldn't find attractive differently.
"Don't stare at me in such a way. And don't get offended, you know I'm right. Just think at how easily you got burned in so many relationships. In those relationships you got in because of the "chemistry". You're moths attracted to flame.

Monday, 21 September 2015

And nowhere is safe...

...from the grasp of deception.


Overrated




When we had shaken hands and he was gone, I opened the staircase window and had nearly beheaded myself, for, the lines had rotted away, and it came down like the guillotine. Happily it was so quick that I had not put my head out. After this escape, I was content to take a foggy view of the Inn through the window's encrusting dirt, and to stand dolefully looking out, saying to myself that London was decidedly overrated.

-Great expectations, Charles Dickens (1861)

Let Me Bring You Down 25



Women seem wicked 
when you're unwanted...
            - Jim Morrison





Experiment


Instructions: don't shake yourself too much before using

Since this blog is nearly to an average of 2000 viewings per day, I think it's the right time to issue some useless instructions to use this blog. To be honest I had done it some time ago, to full benefit of a specific person who loved reading me but almost invariably didn't understand me. Hopefully, for her sake and my peace of mind, such a person eventually has given up coming to this blog, but I strongly doubt it for a couple of caustic texts written with the clear but vain attempt to hurt me which I received in recent times. So, this time, I address all my readers. Or to say it better, I address that part of my readers, the majority, who don't know me personally. And that you don't know personally is the reason of my opening with the adjective "useless". Those who know me have the tendency to interpret what I write through their personal experience of me, through the magnifying glass of their small knowledge about me. The result is, not always but often, to misunderstand my writings. Nobody should ask for the storyteller's name: the words of the story is what matter to remember, not who utters them. But this problem, you who don't know me, is not yours.
But let's come back to business: how to use this blog. As the most perceptive of you have already grasped, this blog is quite introspective. My sentiments, my thoughts and my fears, the world and its inhabitants seen through my eyes and experienced through my other senses, my desires, my moods and my weaknesses, my scarce successes and my continuous frustrations: all these things compound the core of my relating. Now and then I digress into different topics, but rarely I'm impartial. And obviously, while I write, I judge. I try to be fair, giving to everybody what is due, but still I express a judgement. Exactly as each of you does, every day, with every of your acts and every of your words. Even when you think you're not doing it, you do it instead: in that very moment, at least, you judge yourselves, believing you are not capable of expressing a judgement. If you really never judge, you are monsters, callous creatures indifferent to somebody else's pain, cowards who refuse to take sides. And at this point, please, look on a dictionary the difference between "to judge" and "to condemn", if you already don't know it.
While you read me, always mind that I lost my universe's centre, there's no more a woman who is my firm point, but there's a woman who I believe I didn't accomplished my duty to, another one who has become the criterion for comparison I use to evaluate any other person, and many passing others, bygones or on hand, real or fictional. Well, don't make confusion with my life's women, as my life's women did, since it's of no importance for you which woman I refer to. 
Another thing to pay attention while reading me is that I like writing a lot and that writing is a cathartic act for me and help me to clarify my ideas. But:When there are many words, transgression is unavoidable. But he who restrains his tongue is wise (Proverbs 10:19). I should restrain my pen, or better my finger tips hitting the keyboard, because with some pieces of a real literary value (forgive my absence of humility) I produce loads of mediocre writings. And among many words some idiocies are unavoidable.
What to say more? Mind the dichotomy. That is what mislead the readers who know me personally. I write as Bisanzio, and maybe in my still imaginary world it's my real name; but in the world where all of you walk, the same world where I walk too the most of the time, I bear a different name. Bisanzio and the man bearing a different name are for sure the same person, but they don't perfectly overlap any more and their life's times are "out of sync". There's a woman whose voice is the only thing I really know of her, who maybe gave me her real name and maybe not, who maybe told me where she really lives and maybe not, but who is really helping me to understand some issues. And that's what matter, because the storyteller's name is less important than the story he tells. This woman once asked me: "Why do you seem a normal person when you talk at the phone, while you're like a psycho when you write?" My dear, maybe because I'm undergoing a doubling of personality. Or maybe because I have fun writing crazy things. "You shouldn't write in such a way to who doesn't know you!" And where would the fun be with those people who know me? They wouldn't get scared. It's true, written words come different from spoken words. We have more time to sharp them perfectly so that they can pierce deeper.
The same woman told me that, even if what I write is dark and sad, she likes to read it because makes her pondering since she finds something of herself in my writing. All in all it's not that I and you all are so different: we have the same fears, we have the same basic instincts, we bleed when somebody cuts us. I have, like a leper, lost the ability to feel pain when somebody cuts me. So I have no hesitations to cut myself even deeper, to expose and study the different layers of my flesh and the spilling of my blood, and come here to tell you, you who maybe are blurred by the pain, or maybe have lost that capability, sometimes lacking to me too, of put in words those sinking feelings. And I don't care if for this you judge me (judge, indeed) to be depressing and negative. You're not part of that restricted group whose judgement matters to me. Yet I can't understand why you consider normal, often arriving to exalt, obsessions which are even destructive, while you cannot accept this my desire to observe the sad and sorrow part of the human soul. To dedicate all of yourself to your own job is okay; to pledge your body and soul to study, or research, or sport is acceptable. This my fondness for what crawls or scurries on the damp soil of our life's undergrowth, instead, is deplorable.

Tuesday, 15 September 2015

Istruzioni: non ti agitare troppo prima dell'uso

Siccome le visite a questo blog sono ormai vicine alla media di 2000 visualizzazioni giornaliere, penso sia tempo di fornire qualche inutile istruzione per l'uso di questo stesso blog. A dire il vero lo avevo gia' fatto tempo fa, a completo beneficio di una singola persona che amava leggermi ma che puntualmente non mi capiva. Sperando, per il suo bene e la mia tranquillita', che tale persona abbia infine smesso di venire su questo blog, ma dubitando della sua saggezza in questo caso a causa di alcuni commenti caustici rivoltimi in un paio di messaggi scritti con la chiara ma vana intenzione di ferirmi che mi ha inviato in tempi abbastanza recenti, mi rivolgo, questa volta, all'intera platea dei miei lettori. O meglio, a quella parte, che e' la maggioranza, la quale non mi conosce di persona. E il fatto che non mi conosciate di persona e' cio' che mi ha indotto ad inserire in apertura l'aggettivo "inutile". Chi mi conosce tende ad interpretare cio' che scrivo attraverso la loro personale esperienza, attraverso la lente fornita loro dalla minima conoscenza della mia persona. Il che li porta, non sempre ma abbastanza spesso, a misinterpretare i miei scritti. Nessuno dovrebbe chiedere il nome del narratore: le parole della storia sono cio' che deve essere ricordato, non chi le pronuncia. Ma questo problema, voi che non mi conoscete, non lo avete.
Quindi, veniamo a noi. E a come usare questo blog. Come i piu' perspicaci avranno gia' capito, questo e' un blog introspettivo. I miei sentimenti, i miei pensieri e le mie paure, il mondo e suoi abitanti visti attraverso i miei occhi e sperimentati attraverso gli altri mie sensi, i miei desideri, i miei umori e le mie debolezze, i miei scarsi successi e i miei continui fallimenti: tutto questo compone il nucleo del mio raccontare. Di tanto in tanto sconfino in altri temi, ma raramente sono oggettivo. Ed ovviamente, nello scrivere, giudico. Cerco di farlo giustamente, cioe' dando ad ognuno cio' che gli e' dovuto, ma sempre un giudizio esprimo. Esattamente come fa ognuno di voi, ogni giorno, con ogni suo atto e ogni sua parola. Anche quando credete di non giudicare, in realta' lo fate: quanto meno giudicate voi stessi, ritenendovi incapaci di esprimere un giudizio. Se veramente non giudicate mai siete dei mostri, siete delle creature insensibili al dolore altrui e che per codardia rifiutano di schierarsi. E a questo punto vi prego di cercare su un dizionario, se gia' non la conoscete, la differenza fra giudicare e condannare
Leggendomi, tenete sempre a mente che ho perso il centro del mio universo, che non c'e' piu' una donna che sia il mio punto di riferimento stabile, ma ce n'e' una verso cui ritengo di non avere adempiuto tutto il mio dovere, un'altra che e' diventata il metro con cui misuro le persone, e poi molte altre di passaggio, passate e presenti, reali ed immaginarie. Insomma, non fate confusione fra le donne della mia vita cosi' come l'hanno fatta loro, le mie donne, tanto per voi importa poco o niente a quale donna io mi stia riferendo.
Un' altra cosa da considerare attentamente quando mi leggete, e' che a me piace tanto scrivere e che lo scrivere ha per me un effetto catartico e che mi aiuta a schiarire le idee. Pero': Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra e' prudente (Proverbi 10:19). Io dovrei frenare la penna, o meglio le dita che battono sulla tastiera del computer, perche' insieme ad alcuni pezzi di reale valore letterario (perdonatemi la totale mancanza di umilta') produco anche una caterva di scritti mediocri. E nella moltitudine delle parole non mancano le idiozie. 
Cos'altro aggiungere? Attenti alla dicotomia. Che poi e' cio' che frega i lettori che mi conoscono di persona. Io scrivo come Bisanzio, e forse nel mio mondo tutt'ora immaginario e' proprio cosi' che mi chiamo; ma nel mondo in cui voi camminate, e in cui anch'io cammino per la maggior parte del mio tempo, il nome che porto e' un altro. Bisanzio e quell'uomo che porta un altro nome sono sicuramente la stessa persona, ma non si sovrappongono piu' alla perfezione e i tempi della loro vita sono un poco sfasati. C'e' donna di cui conosco solo la voce, che forse mi ha dato il suo vero nome e forse no, che forse mi ha detto veramente dove vive e forse no, ma che mi sta aiutando a capire alcune cose. E questo e' veramente cio' che conta, perche' il nome del narratore e' meno importante della storia che egli narra. Questa donna un giorno mi ha chiesto: "Ma perche' quando parli al telefono sei una persona normale mentre quando scrivi sembri uno psycho?" Ah! Cara mia, forse perche' e' in atto uno sdoppiamento di personalita'. O forse perche' mi diverto a scrivere cose folli. "Non dovresti scrivere in quel modo a chi non ti conosce!" E che divertimento ci sarebbe a farlo con chi mi conosce? Non si spaventerebbero. Beh, le parole scritte mi vengono un po' diverse da quelle parlate. Del resto, quando si scrive, si ha tutto il tempo di affilarle alla perfezione perche' possano penetrare piu' a fondo.
Questa stessa donna mi ha detto che, sebbene cio' che scrivo sia triste e tenebroso, le piace comunque leggerlo perche' la fa riflettere, perche' trova qualcosa di se stessa in cio' che racconto. E in fondo non e' che siamo poi cosi' diversi, voi ed io: ci spaventano le stesse cose, abbiamo gli stessi basilari desideri, sanguiniamo se ci tagliano. Io, come un lebbroso, ho pero' perso la capacita' di sentire dolore quando qualcuno mi taglia. Ed allora non ho remore nel tagliarmi da solo e piu' a fondo, per poter studiare i vari strati della mia carne e del fluire del sangue che si versa, e venire qui a raccontarvelo, a voi a cui, forse, il dolore non permette di vedere chiaramente, o che, forse, non avete la capacita', quella capacita' che spesso manca pure a me, di mettere in parole chiare quei sentimenti che sentite nel petto o che vi stringono allo stomaco. E poco mi importa se cio' vi porta a giudicarmi (appunto, giudicarmi) deprimente e negativo. Non siete parte di quel ristretto gruppo il cui giudizio mi importa. Pero' non riesco a capire perche' riteniate mormali, spesso arrivando ad esaltare, ossessioni anche distruttive, mentre non possiate accettare questo mio desiderio di studiare la parte triste e dolorosa dell'animo umano. Perdersi nella passione per il proprio lavoro va bene; dedicarsi anima e corpo allo studio o alla ricerca o allo sport e' accettabile. Questo mio attaccamento a cio' che striscia e zampetta nel terriccio umido del sottobosco della nostra vita, invece, alla fin fine e' deprecabile.

The Big Fraud of Gender Theory #5

Notable in this episode is that some sexual behaviours don't change between heterosexuals and homosexuals but stick to the sex. I see in this a clash with what has been stated on the third episode about a similarity of homosexual males's brain with that of women's, but is not this the point but that a male is a male even if he's not a man, and the same is for females.


Migrants: the footage that media refuses to broadcast



Homo naledi





Monday, 14 September 2015

When the night comes...

...it's so unreal.



This night I died a thousand times
I had some doubts, saw into her eyes
Her gypsy heart just beats in pain
I hold her hand, we walk through the rain

I'm standing here, she's standing there
I can't get her out a my mind
I call her name, she's acting strange
This could be the last time

When the night comes
It's so unreal
When the night comes
It's just a dream

We fight against our deep desires
Her energy can set a heart on fire
What comes around just comes around
She looked into the palm of my hand

She would not tell this hidden spell
I can't get her out of my mind
She won't reply, the last goodbye
It was the last time

When the night comes
It's so unreal
When the night comes
It's just a dream
When the night comes

We fight against our deep desires
Her energy can set a heart on fire
What comes around just comes around
She looked into the palm of my hand

When the night comes
It's so unreal
When the night comes
It's just a dream

When the night comes
It's so unreal
When the night comes
It's just a dream

When the night comes
When the night comes




A useless day

One of those days,
A useless day.
A day when you feel useless.
Such a day shouldn't exist.
I should let it go, but I can't.

One of those days, 
A day when you're useless.
A day when you can't stop thinking.
Such a day that I should simply let it go.

A day when you have no purpose.
A day without a purpose like the rain falling out of the window.
A day when you can't stop remember,
I should simply let it go.

But I don't know how to do.

Go alone

its been a long time since i killed a man
some men dont need a reason why
some people find it hard to understand
fact is some people need to die

revolver cold
as the stories told
his wife and children cried
as i left them all alone
we all know we cant live forever
so

Pray for me
cuz ive been searching for heaven while running from hell
when death finds me
ill go alone

its been a while since i closed my eyes
since i could call myself a man
just one more morning that the sun would rise
a strangers blood upon my hands

my hearts turned to stone
i find myself alone
with no-one to hear my cries
did they all deserve to die?
i know i wont live forever
so

Pray for me
cuz ive been searching for heaven while running from hell
and now i see
what lies ahead of me
i know ill be forgotten while all of my sins catch up with me
ill go alone

i saw the sweat and fear
my gun between his eyes
he feels the angels near and starts to realize
hes met the man whos got the devil by his side
i pull my trigger and
my darkness becomes his light

i dont know why
i killed so many times
its the evil deep inside me
thats made me realize
that i know i wont live forever
so

Pray for me
cuz ive been searching for heaven while running from hell
and now i see
what lies ahead of me
i know ill be forgotten while all of my sins catch up with me
ill go alone (x2)


And we all go alone



And we all go in silence and alone, for taking part in someone else melancholy is too hard for our small hearts. A cry and a chant rise for us, but we carry on without giving ear to, for sharing someone else loss is something we refuse to be able to. And in the evening, in our locked homes, we switch the sentiments off to fend off the void all around us, and we switch the music on to fill up the silence wrapping us. A silence we keep in our heart, a heart rejoicing of vain, empty and useless achievements. The straw will be consumed when the fire will come: where are the Summer's evenings scented of affection, seasoned with wine and hugs? They are all but forgotten, dropped during the walk and forsaken.
And alone we go, obstinate in our deceitful delusion, with steps any more swift at a silvery music's sound but faltering.

Sunday, 13 September 2015

Friends in London 2

Persone che si accorgono che le hai bloccate su Whatsapp solo quando hanno bisogno di un favore. Chi promette e si dimentica di aver promesso. Chi, senza ragione apparente, di punto in bianco, smette di darti relazione. Chi si fa vivo solo quando non ha niente da fare. Ecco le amicizie che puoi farti a Londra. Ma gente cosi' la trovi ovunque, direte voi. Vero. Persone cosi' le trovi ovunque. Difficile trovare un vero amico, quello che se gli telefoni alle 2 di notte salta nell'auto e viene ad aiutarti, e non importa quante volte tu lo abbia gia' chiamato e per quali ragioni. Il problema a Londra e' che nessuna delle persone che conosco qua possiede un'auto. 

People who notice you have blocked them on Whatsapp just when they need a favour from you. Who promises and then forgets having promised. Who, without any apparent reason, suddenly, stop from giving you any relations. Who shows up only when has nothing to do. These are the friendships you can make in London. Come on, you say, such people are everywhere. That's true. Such people are everywhere. Hard to find somebody that jumps into his car when you call him at 2 am and come to help you, doesn't matter how many times you have called him before and the reasons for. The problem in London is that among all the people I know in here nobody owns a car. 

Cyrano



Ci sono delle volte che devo sforzarmi per non colpirvi e ferirvi, per non toccarvi proprio li' dove la vostra corazza e' incrinata e la carne viva e' scoperta, dove solo toccarvi vi farebbe urlare di dolore. La tentazione e' forte, per togliervi dalla faccia quei vostri sorrisi falsi e interrompere i vostri rantoli insensati sull'essere positivi e soddisfatti. Predicatori di liberta' indecenti, che dite rendano tutti liberi e felici, e che rifiutate di vedere come l'insoddisfazione si attarda ad ogni angolo di strada. Vampiri sentimentali ormai incapaci di sentire nella carne cio' che divorate con gli occhi e che andate in giro a succhiare vere emozioni dai cuori altrui. Sarebbe cosi' facile passare le vostre difese e mettere a nudo i difetti nella vostra vita, le vostre debolezze, le vostre credenze sorrette da dogmi fasulli. Rifiutarsi di ammetterlo non cambiera' lo stato di fatto: la vostra vita di coppia non si muove piu' in sincronia e dietro i vostri affetti tiepidi incombe quella solitudine che puo' essere sperimentata solo in due. Potrei insinuare nel vostro cuore il dubbio che non siete piu' voi la cosa veramente importante per il vostro partner, che un desiderio che da sempre cova in silenzio nel suo petto e' divenuto un cancro che ora ne assorbe tutto e lascia per voi solo una sterile rappresentazione di cio' che e' stato. Potrei sgambettarvi mentre correte da soli e farvi sbattere il naso nell'ammissione che non siete single per scelta bensi' per paura, la paura di condividere voi stessi con un'altra anima. Sarebbe troppo semplice fare a pezzi le verita' che vi siete costruiti su misura tutto intorno alla vostra vita e mostrarvi l'aridita' che la vostra rinuncia agli affetti naturali ha creato, il vuoto che avete ricevuto abdicando il diritto alla serenita' per accettare di essere nutriti con illusioni, l'apatia ottenuta sfuggendo la sicurezza del dovere irretiti da parole di melassa. Continuate pure il vostro carosello di illusioni e menzogne: la verita' e' davanti a voi, ma voi non siete capaci di vederla. Ed io vorrei ferirvi, vorrei farvi urlare e piangere, cinicamente guardarvi contorcevi per sfuggire a cio' che non si puo' sfuggire. Potrei farlo la prossima volta che ci incontriamo faccia a faccia. Ma forse perche' sono un debole, forse perche' sono un egoista,  non vi faro' questo favore.

There are times when I struggle to not hit and hurt you, when I struggle to restrain myself from touching you exactly there where your armours are cracked and the tender flesh is exposed, there where touching would make you scream in pain. Temptation is strong, to wipe that fake smiles off your faces and put an end to your nonsensical rattling on being positive and happy. Preachers of indecent liberties, which should make everybody free and satisfied, you refuse to acknowledge that discontent linger at any crossroad. Sentimental vampires, unable to feel in to the flesh what you devour with your eyes, you stalk around sucking real emotions from other's hearts. It would be so easy to pass through your own protections and expose the flaws in your life, your weakness, your believes supported by sham dogmas. Refusing to acknowledge it won't change the state of facts: your relationship doesn't move in synchrony any more and behind your tepid affects the aloneness lurks, such aloneness which can be experimented just in couple. I could put an innuendo in your heart, hinting that you're no more the most important thing for your partner, that a desire harboured for long in its bosom has grown in a cancer and now a new aim absorbs all leaving for you just a mere portrayal of what used to be. I could trip you while you run alone so that you would fall face down into the admission that you're single not by choice but due to fear, the fear to share yourself with another soul. It would be too simple to shred those truths you bespoke all around your own life and to show you the dreariness of your giving up natural affections, the starkness of your surrendering the right to serenity to accept a feeding of illusions, the dullness of your escaping the security of duties and obligations lured by sweet words. Carry on your carousel of delusions and fabrications: the truth is there in front of you, but you refuse to see it. And I would like to hurt you, I would like to make you all screaming in pain and sorrow, cynically watching while you struggle and twist in the useless attempt of fleeing what you can't escape to. I might do it the next time we meet face to face. But, maybe because I'm a weakling, maybe because I'm an egotist, I will not do this favour to you.

Friday, 11 September 2015

Let Me Bring You Down 23





Time to wake up, folks! Do you understand?
I think you don't...

Housemate

Il mio coinquilino e' un programmatore, ha studiato matematica all'universita', e l'Algoritmo gli parla, gli dice cose. Cose orribili. Cose che fa quando crede che io non lo veda...

My housemate is an IT, he studied Mathematics at the university. The Algorithm speaks to him and tells him things. Horrendous things. Things that he does when thinks that I can't see him...







Il computer su cui il panino e' appoggiato e' mio, non suo, e quei fogli subito sotto il pane dal ripieno cremoso sono uno dei miei scritti. Ma l'Algoritmo dice che preparare i panini in serie per due giorni fa risparmiare qualche minuto di tempo. E l'Algoritmo ha sempre ragione.

The creamy sandwich is laid on mine pc and the paper sheets right under the sandwich are one of my writings. But the Algorithm says that to make sandwiches in sequence for two days let him save few minutes. And the Algorithm is always right.

Let Me Bring You Down 22