Friday, 18 March 2016

I've got rid of you all


Mi mancheranno tutte le cose che organizzavi a casa tua, mi ha detto un'amica pochi giorni prima della mia partenza. Le cene, le partite a carte e a dama cinese, le uscite per musei. Devo dire, e' stata la mia risposta, che nessuno di voi ha apprezzato a sufficienza i miei sforzi. Non si aspettava certo questa risposta.
I cinque anni di Londra mi hanno dato e mi hanno tolto. Ho fatto esperienze che avrei preferito evitare, alcune interessanti, molte brutte. Ho imparato molto su me stesso attraverso successi e sconfitte e persone incontrate e poi perse. Ho avuto un amore che ad un certo punto ha preferito andarsene per altre luci che forse poteva capire meglio delle mie, portando via con se' tanto di me e quel poco che avevo costruito. “I momenti belli ci sono stati ma li ho persi gia'.” E se anche e' vero che siamo la somma delle nostre esperienze e che non sarei cio' che sono senza essere passato per le fredde mani di Londra, il bilancio e' senza dubbio negativo. Mi sono convinto che cancellerei senza dubbio quei cinque anni, che dimenticherei volentieri le cose belle che sono legate a Londra pur di cancellare il male che quel luogo mi ha fatto, pur di riavere indietro quel poco di innocenza che avevo portato con me dall'Italia, nascosta nel mio bagaglio a mano senza che neanche me ne rendessconto.
Poi, un pomeriggio, mi sono messo a scorrere le foto che ho nel cellulare. Foto di persone, luoghi, oggetti, momenti. Arrivano fino ad un anno fa. E non sono stato piu' cosi' sicuro. Ho capito che probabilmente non sarei capace, avendone la possibilita', di cancellare tutto e tornare a cio' che ero quando sono partito. E anche se alcune di quelle persone adesso mi mancano, non voglio rinunciare a cio' che mi hanno insegnato. E anche se tante esperienze mi hanno ferito, non voglio rinunciare alla forza che mi hanno conferito. Ed anche se il mio amore perduto mi ha lasciato senza niente a cui aggrapparmi, non voglio rinnegare i cambiamenti che ha apportato in me. Ed ancora, forse, e' troppo presto per tirare il bilancio finale. Alcune voci non sono state ancora registrate, fra cui una molto importante che potrebbe riportare il bilancio in attivo. Quindi meglio aspettare prima di stabilire quale rotta abbia preso la mia vita.
Ma cio' che voi non avete capito e' che quando io ho lasciato l'Italia ho lasciato tutto la', ho rinunciato alla mia vita. Mentre voi avete mantenuto la vostra, vi siete portati dietro qualcosa solo per voi di cui io non ero benvenuto a farne parte, io non avevo nessun altro se non voi. Ne' fratelli ne' sorelle, non un padre ne' una madre. Nessun amico da rivedere e nessun luogo a cui tornare. Io avevo solo voi e i luoghi dove ci incontravamo. E tutto cio' l'ho messo a vostra disposizione.


I will miss all that you used to organized at your home, a friend told few days before my departure. The meals, the card games and the Chinese cheques matches, the museum visits. I have to say, I answered, that nobody of you all has really appreciated my efforts. She didn't expect such an answer.
Five years in London have given and have taken. I underwent experiences which I would rather avoided, some interesting, many bad. I learned about myself through successes and failures and people I met and then lost. I had a love, who at such a point had preferred to leave for other lights she could probably understand better than mine, taking away much of me and everything I had built. I had beautiful moments, but I had already lost them. And even if it's true that we are the sum of all our experiences and I wouldn't be what I am without passing for London's cold hands, after five years the balance sheet is in negative. I've come to believe that I would wipe out without a doubt these five years, that I would gladly forget all the good things linked to London just to erase the evil she made to me, just to have back that little of gullibility which I took with me from Italy, hidden in my luggage without I noticed it.
Then, an afternoon, I looked at the photos in my mobile. Photos of people and places and objects and moments. They stretched till one year ago. And I haven't been so sure any more. I understood that probably I wouldn't be capable, even having the chance, to erase everything and become again as I was when I quit Italy. Even if now I miss some of those people, I don't want to forget what they taught me. Even if many experiences hurt me, I don't want to give up the strength I gained through them. Even if my lost love has left me with nothing to hold on to, I don't want to forsake the change she made in me. And maybe it's still early for a final balance. Some entries have not been recorded yet, among those an important one which could bring the balance in active again. So, better to wait before to establish which direction my life has got.
But what you all didn't understand is that when I left Italy I left there everything which was mine, I gave up my life. You kept your life. While you brought with you something which was only for you and I wasn't welcome to share with, I had nobody else than you. Nor brothers, nor sisters; not a father, neither a mother. Any friend to meet again and any place to go back to. I had only you and the places where we used to meet together. And all this I put at your disposition.

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