Wednesday, 28 May 2014

Altri fantasmi


   
  Siamo destinati a vivere coi nostri fantasmi. Non appena uno di loro retrocede, spinto indietro dal tempo o allontanato a forza dalla nostra volontà, un nuovo volto compare a prenderne il posto. Qualcuno che abbiamo perso, qualcuno che non volevamo perdere, qualcuno che abbiamo scacciato per paura della perdita. E quel volto ora è lì, a marcare una parte di noi, un'esperienza che ci ha formati. E i marchi meno profondi, quelli dei dolci ricordi, sono quelli più dolorosi. Quel volto è lì insieme a molti altri, ultimo arrivato e in prima fila.
   Le persone che amiamo sono destinate ad essere perdute, nella carne o nello spirito, nella vita o nella morte. Ci lasceranno soli, soli in compagnia dei loro fantasmi, uniche entità a starci vicine nella solitudine del nostro animo. Saranno i compagni instancabili del nostro viaggio, i compagni silenziosi in una casa che pare ancor più vuota perché sappiamo che qualcuno non tornerà, compagni amorevoli che sussurrano le dolci parole dei ricordi nel profumo del vino, compagni spietati nel ricordarci i nostri fallimenti. Quell'ultimo volto giunto a mescolarsi alla folla possiamo tenerlo lontano quando ci addormentiamo, giungendo esausti o stravolti al nostro cuscino, ma sarà lì al nostro risveglio, a mostrarsi nel nostro primo momento di lucidità. 
   I fantasmi si allontanano, si fanno vaghi e invisibili quando la nostra mente è impegnata, quando è piena di musica fragorosa. Ma non appena ci fermiamo, non appena abbiamo tempo per pensare, eccoli ricomparire, per darci i loro baci e sorrisi, per dirci le loro parole crude e ferirci coi loro sguardi taglienti, per chiedere un perdono che hanno già ottenuto o per condannarci per ciò che non abbiamo commesso.
   I nostri fantasmi sono noi, parte di noi che ci è stata strappata o che abbiamo sacrificato, carne scavata col coltello o bruciata dal fuoco. Sono il sangue che zampilla da ferite fresche e aperte, sono la cicatrice di vecchie ferite che ci hanno abbattuto, sono la cancrena che ammorba la nostra anima. Belli e terribili, sfigurati dal rancore o algidi di disdegno, i fantasmi saranno nostri compagni fino all'ultimo giorno, quando finalmente ci libereremo di loro perdendo noi stessi. Per divenire la visione fugace che ha attraversato la vita di qualcun altro.

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