Anansi
si reco' a trovare Cristophe alla fine della stagione degli uragani.
Lo trovo' giu' nella rada dove teneva la sua barca, seduto su una
roccia ai bordi della spiaggia bianca, intento a rammendare la sua
rete da pesca.
-Buongiorno,
Cristophe-, saluto' Anansi.
Sollevando
il capo dal suo lavoro, un'espressione leggermente sorpresa sul
volto, Cristophe impiego' alcuni secondi per riconoscere il loa. Ma
il completo bianco in canapa era inconfondibile.
-Buongiorno,
a Voi-, rispose educatamente Cristophe. -A cosa devo l'onore della
vostra visita?
-Curiosita'-,
rispose Anansi, sedendosi su una roccia vicina a quella su cui sedeva
Cristophe. -Angeline ti ha risposto?
Cristophe
piego' il capo sul suo lavoro e riprese a cucire la rete. Anansi
attese, perche' vide che Cristophe stava ponderando la sua risposta.
-No-,
rispose infine Cristophe, optando per la semplice constatazione dei
fatti senza alcun commento. -So per certo che ha ricevuto il mio
messaggio. Ha aperto la lettera di fronte alla persona che glielo ha
consegnato, quindi lo ha anche letto. Ha detto che mi avrebbe
risposto, ma poi non lo ha fatto.
E
Cristophe guardo' Anansi dritto negli occhi, una sfumatura di dolore
celata sul fondo del suo sguardo.
Anansi
sospiro', un sorriso mesto appena accennato sulle labbra sottili.
-Allora posso solo consigliarti di lasciartela alle spalle.
Cristophe
annui, tornando a cucire la sua rete. Quindi disse: -Mi faceva stare
bene.
Anansi
annui'.
-E
sembrava felice in mia compagnia-, aggiunse Cristophe dopo un breve
silenzio.
-Probabilmente
lo era-, rispose Anansi. -Ma molte donne non associano la felicita'
con l'essere amate. E ricorda che e' molto facile rendere una donna
felice, sul breve periodo. -Ma e' impossibile soddisfarla sul lungo
periodo.
Cristophe
annui' nuovamente e riprese a lavorare. Questa volta senza piu'
proferire parola.
No comments:
Post a Comment