L’uomo è stato creato semplice, ma si industria nel
cercare le complicazioni.
Perché ci comportiamo in questo modo è qualcosa la cui
piena comprensione mi sfugge. E’ come se una condizione miserabile
ci sia più consona. Oppure è semplicemente perché l’uomo fu
posto nel Giardino dell’Eden perché lo coltivasse, e l’esserne
stati scacciati non ci esime comunque dal dovere/necessità di
tenerci impegnati col lavoro. Desideriamo ardentemente sfuggire ad
una condizione naturale che vediamo come una prigione e non ci
soddisfiamo di anelare ad uno stato superiore da raggiungere col
tempo: né quello più abbordabile di individui che si elevano dalla
massa, né tantomeno quello evolutivo raggiungibile come specie.
Vogliamo tutto e lo vogliamo subito. I want
that star, I want it now/I want it all and I don’t care how,
dice una canzone dei Metallica. Così proviamo a sfuggire ad una
condizione naturale creando uno stato artificiale, il cui stress
richiede di essere dissipato e per la cui attuazione finiamo spesso
per fare affidamento su metodi altrettanto artificiali. Se pensate
che da tutto questo possa venire qualcosa di buono per le persone la
pensate diversamente da me. E non di poco.
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