Sunday, 16 August 2015

Walking the Labyrinth

Solo chi e' felice puo' uscire dal Labirinto, ma solo fuori del Labirinto si puo' essere felici. Solo l'amore puo' portare la felicita', ma solo chi e' felice puo' trovare il vero amore. Solo un nuovo amore puo' cancellare il vecchio, ma non ce ne sara' uno nuovo fin quando non avrai cancellato il vecchio. Del resto, non abbiamo costruito il Labirinto come un luogo in cui essere felici. Lo scopo del Labirinto e' quello di metterci alla prova, valutarci e permetterci di crescere e migliorare. Oppure morire nel tentativo. Cerco di venire a patti con me stesso, conscio e allo stesso tempo ribelle all'idea che la mia felicita' non dipende dal vivere in un luogo oppure in un altro, perche' il mio malessere lo porto sempre con me, e che la differenza non la fa la presenza o l'assenza di una particolare persona. Perche' i sensi di colpa sono qualcosa di intimo e personale che rende il dischiuderne lo scrigno ad occhi altrui un peccato capitale sempre retribuito col massimo della pena. Percorriamo il Labirinto, consapevoli o meno, e non c'e' mai possibilita' di tornare indietro sui nostri passi.


Only the person who's happy can leave the Labyrinth, but only outside of the Labyrinth happiness is possible. Only love can bring happiness, but only the person who's happy can find true love. Only a new love can remove the old one, but you'll never find a new love until you have removed the old one. After all, we didn't build the Labyrinth as a place where to be happy in. Labyrinth's purpose is to prove and assess us, to give us the chance to grow and improve. Or to die in the attempt. I try to come to terms with myself, aware and rebel at the same time to the idea that my bliss doesn't depend on living in a place instead that in another one, because I always bring my malady with me, and that the presence or the absence of a person doesn't make the difference. For guilt complex is something of intimate and personal which makes disclosing its coffer to other people's eyes a capital sin always paid with the maximum penalty. We walk the Labyrinth, aware or not, and never we have the possibility to go back to where we come from.

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