Se trasferirti in UK è il tuo progetto, leggiti questo estratto di articolo preso da l'AntiDiplomatico.it. Ci troverai alcuni dati riguardanti la realtà britannica che generalmente non ti vengono detti. Partendo da questi dati potrai trovarne molti altri e così farti un quadro migliore per decidere se trasferirti e, nel caso, in quali termini. Se masticate l'inglese (cosa che spero vivamente per voi se veramente volete trasferirvi) potete anche leggere l'articolo originale del Guardian qui, o la ricerca da cui sono stati presi i dati qui. Buona lettura.
"Il Guardian del 19 giugno scorso citava un rapporto condotto dalla University of Bristol e finanziato dal Consiglio di Ricerca Economica e Sociale che sarà presentato e pubblicato integralmente a breve. Secondo questo studio emerge come il numero di famiglie britanniche che vivono di sotto degli standard minimi di vita è più che raddoppiata negli ultimi 30 anni, nonostante le dimensioni dell'economia sia raddoppiata.
Secondo il rapporto, il 33% delle famiglie sopporta condizioni di vita sotto la soglia di povertà – calcolato in base a parametri prestabiliti come l'essere in grado di nutrirsi adeguatamente e vestire se stessi e i loro figli, il riscaldamento delle abitazioni, etc... Nei primi anni 1980, la cifra era del 14%.
La ricerca, annunciata come lo studio più dettagliato mai fatto della povertà nel Regno Unito, afferma che quasi 18 milioni di cittadini britannici vivono in condizioni abitative inadeguate e che 12 milioni sono troppo poveri per prendere parte a tutte le attività sociali di base. E ancora: una persona su tre non può permettersi di riscaldare le case adeguatamente, mentre 4 milioni di adulti e bambini non sono in grado di mangiare in modo sano.
Prosegue il Guardian nel rapportare lo studio: 5,5 milioni sono gli adulti che non possiedono tutti i vestiti essenziali, 2,5 milioni i bambini che vivono in case umide; 1,5 milioni i bambini che vivono in famiglie che non possono permettersi di riscaldarli; un adulto su quattro ha redditi inferiori per evitare la povertà, e uno su cinque deve prendere in prestito per pagare per i bisogni giorno per giorno."
Questo degrado delle condizioni di vita, in realtà, non riguarda solo il Regno Unito, come chi abbia aperto il link e letto l'articolo integrale già saprà. Esso riguarda tutto il mondo occidentale. In UK è solo più vistoso, perché a chi comanda qui non gliene frega assolutamente niente del "popolino". Questa nazione non è mai uscita dall'epoca vittoriana e si trascina dietro, tutt'ora, un retaggio medioevale, con una distinzione in classi sociali molto netta e con una mobilità sociale che in Europa è peggiore solo in Portogallo. Cioè, se nasci povero, resti povero, muori povero. Per il semplice fatto che non hai accesso a scuole degne di essere chiamate tali. Accesso che dallo scorso anno è stato reso ancor più difficile, con un aumento (totalmente ingiustificato) delle tasse scolastiche del 200%: per andare all'università si pagavano 3000£ di tasse all'anno nel 2012, che sono salite a 9000£ nel 2013. Contestualmente ad un abbassamento delle paghe e ad un aumento della difficoltà di trovare un buon lavoro, al punto che è stato calcolato che chi dovesse iniziare l'università quest'anno e prendesse i soldi a prestito dallo Stato per pagarsi gli studi, quindi con un tasso molto agevolato, non ha speranze di ripagare interamente il debito se non abbondantemente dopo aver compiuto 50 anni.
Valutate bene le azioni che intraprenderete. E valutate bene se potete fare qualcosa per evitare che in Italia si crei la stessa situazione.
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