Seconda uscita per fare snorkeling. Dopo la delusione di South Dock, questa volta ho deciso di provare The Bight, che molti siti e forum indicano come uno dei migliori posti per fare snorkeling partendo da riva. Il reef, dicono, e' situato a 350 piedi dalla riva (poco piu' di 100 metri) e gia' a 75 piedi dalla riva si possono ammirare le prime colonie di alghe e vedere tartarughe, mante e barracuda. Non mancano foto meravigliose, su quei siti, ne' le raccomandazioni: non prelevare coralli o conchiglie, non toccare niente, non seguire i pesci, attenti alle barche (pieno di idioti pure qui apparentemente) e ai lionfish. Pieno di belle speranze, questo pomeriggio prendo la mia bici, pedalo per piu' di 7 chilometri controvento e raggiungo la spiaggia di fronte alla quale e' situato il Bight Reef. Non ci si puo' sbagliare, perche' il reef, dicono, e' proprio di fronte al Coral House Resort e all'interno del Princess Alexandra Natural Park. Questo nome, nelle sue varie forme, continua ad infestare la mia vita. C'e' pure una ragazza che lavora per la mia stessa compagnia di nome Alexa, ma ho smesso di preoccuparmi di lei quando mi ha detto la sua data di nascita, qualcosa come ottobre o novembre. Ho smesso di ascoltarla quando ho capito che non era il 17 giugno. Ma torniamo al reef. Quel reef che si suppone sia vicinissimo a riva, quel reef tanto decantato su TripAdvisor e siti pro loco. Imboccato con la bici il sentiero di accesso alla spiaggia, stretto fra ville di evasori fiscali e resort per quattrinai, entro in questo parco naturale: una strisciolina di spiaggia su cui crescono erbe rinsecchite e cespugli striminziti in cui qualcuno ha piantato un cartello con scritto "Not Trespassing". Ma "trepassare" cosa, che non c'e' un cazzo?! Soprassediamo. Raggiungo la spiaggia vera e propria e vengo accolto da musica ad altissimo volume. Pessima musica, devo dire. Incateno bici e zaino ad un cartello che credevo desse spiegazioni sul parco naturale ma che invece scopro dopo trattarsi di una pubblicita' per vacanzieri interessati ad affittare una villa sulla spiaggia ed attraverso i pochi metri di sabbia che mi separano dall'acqua. Sabbia bianca, che non scotta mai come mi ha detto qualcuno, che nemmeno si appiccica troppo, o meglio si stacca facilmente. Ma che continua a non piacermi. C'e' qualcosa in lei che non mi convince. Indosso maschera e pinne ed entro in acqua, che qui diventa subito profonda. Sul fondo si vedono alcune alghe, avvisto subito un paio di pesci che nuotano veloci sotto di me e nuoto, nuoto. Raggiungo le boe che delimitano l'area di non accesso per le barche e che sono, ad occhio e croce, a duecento metri da riva. Insomma, il reef dovrebbe essere gia' iniziato. Continuo a nuotare, il fondale torna a rialzarsi e le alghe scompaiono, lasciando solo un monotono fondale bianco. Arrivato a 300 metri da riva, in acque infestate da barche di vacanzieri, decido di tornare a riva, dove mi siedo sul mio telo ad asciugare mentre guardo passare lungo la spiaggia buzzicone haitiane e giovani gnocche americane in compagnia di attempati riccastri. Dopodiche' me ne sono tornato a casa, a prepararmi una bevanda allo zenzero e limone e a scrivere questo post.
Insomma, io il reef non l'ho trovato. Magari ho sbagliato direzione (mi capita spesso), o magari il reef si e' rotto le palle di quella musica di merda ad alto volume che suonano al resort e si e' spostato piu' lontano da riva. E quei due pesci erano solo comparse assoldate dall'Ente Turismo. La prossima volta provo da qualche altra parte, magari all'Isola delle Mangrovie. Oppure mi decidero' a pagare 200 dollari e faccio un'escursione guidata in barca, perche' pare che qui si debba pagare per vedere qualcosa di bello.
Second snorkeling attempt. After the South Dock disillusion, I opted for trying The Bight. Many websites and forums recommend this place like one of the best spot for snorkeling from the beach. The reef, they say, is just 350 feet from the shore and just at 75 feet from the shoreline you can admire the first Sea Grass beds and spot turtles, eagle rays and barracudas. Those websites don't lack in beautiful photos and advice: don't touch anything, don't collect coral o seashells, don't follow the fish, beware of boats (plenty of idiots here too, apparently) and beware of Lionfish. Full of hopes, this afternoon I rode my bicycle for roughly 4 and a half miles against the wind to reach the beach facing the reef. It's not possible to miss it, the websites say, because the reef is exactly in front of the Coral House Resort and inside the Princess Alexandra Natural Park. This name, in all its different forms, keeps haunting my life. There's even a girl working for my same company named Alexa, but I stopped worrying about her when she said that her date of birth was sometime in October or November. I stopped to really listen to her when I got she wasn't born on the 17th of June. But let's get back to the reef. That reef which is supposed to be so close to the seashore, that reef so glorified on TripAdvisor and many other websites. On my bike I took the beach access, a path tight between tax dodgers' villas and resorts for fat cats, and entered the natural park. A tiny strip of beach where dry grasses and meagre shrubs grow among which somebody put a sign with the writing "Not Trespassing" on it. Trespassing what, there's the fucking void here?! Doesn't matter... I reached the proper beach and a very noisy music welcomed me. Bad music, I have to say. I locked my bike and rucksack to a sign which I supposed was to give information about the park, but instead was a billboard for holiday-makers interested in renting a villa on the beach, then I crossed the few meters of sand dividing me from the sea. White sand, which never is too hot as someone told me, which doesn't stick, or better is easy to remove. But that I still don't like. There's something in her that I don't grasp yet. I put mask and fins on and I got into the water, which is immediately deep here. On the sea bottom I saw the Sea Grass and I spotted two fish passing fast underneath me. And I swam and swam. I reached the buoys delimiting the no boats access and which are roughly 600 feet from the shore. Well, the reef should be here. I kept swimming, the bottom raised and the seaweeds disappeared, leaving only the monotonous white ocean floor. At 1000 feet from the shore, in water infested by holiday-maker's boats, I turned back to the shore, where I sat on my beach towel to dry and watch the passing by along the shoreline of fatty Haitian women and gorgeous American girls in the company of old moneyed men. Then I came back home, to prepare a ginger and lemon drink and to write this post. Anyway, I didn't find the reef. Maybe I got the wrong direction (I often get the wrong direction in my life), or maybe the reef had got enough of that shitty music played at the resort and moved farther. And the two fish I spotted were background actors hired by the Tourism Office. Next time I will try somewhere else, maybe at Mangrove Cay. Or I will resolve to pay more than 200 dollars for a guided boat tour, for here it seems you have to pay to see some beauties.
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