In Giappone, quando un oggetto di ceramica si rompe, lo riparano usando oro liquido per saldare insieme i pezzi. Creano cosi' oggetti artisticamente unici, perche' la casualita' della frattura rende l'intreccio di linee dorate irripetibile. La pratica nasce dall'idea che dall'imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica ed interiore, perche' tutto cio' che possiede una storia ne viene reso piu' bello.
Sarebbe meraviglioso se qualcuno potesse fare lo stesso con noi: riempire di oro o argento fuso le crepe che si irradiano sulla superficie della nostra anima, saldarne cosi' insieme le sue parti, riempire i vuoti per quel che di noi abbiamo perso o ci e' stato sottratto, e renderci cosi' piu' forti e piu' belli. Racconteremmo la nostra storia a tutti coloro che ci guardano senza bisogno di usare parole e saremmo infine orgogliosi delle nostre cicatrici.
Dedicato a Silvia, per chiederle perdono e dirle che mi manca.
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