Wednesday, 23 April 2014

Everyday London

   Lunedì di Pasquetta prendo la bici e decido di provare il tragitto da casa al mio attuale posto di lavoro, dall' East End a Central London. 40 minuti di pedalata, secondo Google Maps, lungo una delle più famigerate strade di Londra, Bow Road, che comincia con la Bow Roundabout, dove 2 dei 14 ciclisti investiti ed uccisi lo scorso anno sono stati fatti mash potatoes. Lunedì era un bankholiday, splendeva un bel sole e prevedibilmente il traffico era minore di un giorno lavorativo: la giornata adatta per provare un nuovo tragitto e guardarsi intorno.
   Dunque parto e pedalo alla volta di London Bridge e South Bank. Il viaggio si svolge tranquillamente e anche abbastanza piacevolmente, e nei 40 minuti (circa) pronosticati da Google arrivo in Holland Street, che si trova esattamente dietro il Tate Modern, museo di arte contemporanea (a me non piace, ma magari a voi sì), con la sua nuova parte in costruzione. La nuova ala è costruita con prefabbricati in calcestruzzo, così grandi che ne possono caricare solo uno per volta sugli autotreni, rigorosamente made in Holland. Del resto siamo in Holland Street, mica potevano usare un prodotto inglese. Ma soprassediamo e procediamo oltre.

In questa foto potete vedere il condominio super-lusso dove sto lavorando al momento (sostituisco un ragazzo che è in ferie mentre attendo che inizi il mio nuovo contratto). Stanze triangolari in edifici a base romboidale, pareti a vetro come le teche per i serpenti e prezzi non proprio alla portata di tutti: 1 milione e mezzo di sterline per l'appartamento più economico e ben 22 per la penthouse (l'attico). E tra l'altro, fra le 8am e le 8pm, chiunque può passare attraverso il giardino del condominio. Rompicoglioni a giro ma almeno hanno la security che sta lì tutto il tempo, a dire good morning e good afternoon ed aprire le porte alle signore che rientrano con le braccia cariche di spesa appena fatta. 
   Vi chiederete, ma cosa c'è intorno che valga la pena pagare quelle cifre per vivere lì? A parte il Tate, niente di niente. Solo strade trafficate e squallide. Certo, c'è il Lungo Tamigi a due passi, ma non è che sia questo gran che. Il punto è che ormai, le persone ricche, non comprano casa a Londra per viverci perché la città abbia un fascino particolare, comprano casa a Londra perché è un investimento. Le autorità stanno supportando con tutti i mezzi possibili la bolla immobiliare, coi prezzi degli immobili che salgono e salgono ogni anno (mentre le paghe scendono). Primo risultato: molte aziende stanno chiudendo le loro sedi a Londra per riaprirle in altre nazioni più economiche (vedi Reuters che apre in Polonia), mantenendo qui solo gli uffici centrali. Escluse quelle aziende che li vanno aprendo in Irlanda per usufruire della tassazione fiscale ridotta, ovviamente. Secondo risultato: la gente normale non riesce più a permettersi gli affitti o di comprare casa a Londra.      
Anche il flat-sharing comincia a diventare costoso. Nessun problema, la nuova linea ferroviaria Cross Rail sarà completata nel 2018. Loro dicono che servirà a collegare la City (Canary Wharf) con l'aeroporto di Hethrow, ma non è vero! Servirà a collegare Shenfield con Londra, perché è laggiù che stanno mandando le persone a vivere, lontano, dove non danno noia. Controllate su Gogle Maps dove si trova Shenfield, perché fra non molto diventerà periferia di Londra. E visto che ci siete, controllate anche dove si trova Ebbsfleet, perché ci vogliono costruire una città giardino per nasconderci gli indesiderabili, quelli i cui redditi li pongono in situazione di necessitare di affordable housing, ovvero le nostre case popolari . Ormai i terreni a Londra valgono oro, e chi comanda non vuole rinunciare neanche ad un metro quadrato: si abbattono le council houses e si costruiscono centri commerciali. Higher, brighter, bigger living soltanto, a Londra. Per chi può permetterselo, ovviamente. Chissà, forse, a forza di spingerla nelle periferie delle periferie, un giorno si sveglieranno e si accorgeranno che di gente normale a Londra non ce n'è più, che restano solo turisti e ricchi giapponesi. Certo, una bolla immobiliare ha bisogno di gente che compra per continuare a crescere, e mi sa che i giapponesi da soli non sono sufficienti. Neanche con l'aiuto dei russi. Per sostenere la domanda serve anche la gente normale, quella che si ammazza quasi per pagare il mutuo, quella che stanno mandando lontano da Londra. Risolvere il problema è semplice: si cambia il codice postale di Shenfield e la si fa diventare parte di Londra. Lo stanno facendo da anni e anni: annettono le piccole cittadine limitrofe, le chiamano Londra, e continuano a dire alla gente di venire a Londra, perché Londra è viva, a Londra c'è lavoro, eccetera eccetera. Si guardano bene dal dirgli, però, in quale parte di Londra vogliono farla vivere, quella gente.
 
 Ovviamente, non poteva mancare la pioggia. In 5 minuti, dal sole splendente alla pioggia a dirotto. A Londra funziona così. Ma basta ripararsi, aspettare che spiova, quindi saltare in sella alla bici e tornare a casa.
   E così torno verso l' East End, e mentre mi lascio alle spalle i quartieri dei turisti e dei colletti bianchi, dove l' 80 per cento della gente che vedi è di pelle bianca, e imbocco nuovamente Bow Road che mi riconduce verso i quartieri del Londonistan, dove la popolazione è "diversamente colorata" e si fa a volte fatica ad individuare un altro bianco sui marciapiedi, ebbene noto che i segni del passato acquazzone vanno scomparendo, fino ad essere completamente assenti. Il Cielo, penserete voi, non ha voluto infierire su quella parte della popolazione già troppo colpita per natura ed una volta tanto non ha piovuto sul bagnato. No, non è così: il Cielo ha fatto piovere poco o niente perché così quelli non hanno avuto il tempo di lavarsi.
   Ultima nota saliente di quella pedalata è stato un ragazzino (bianco), che approfittando del fatto che, per imboccare un flyover, la sopraelevata che passa sopra la Bow Roundabout, mi trovavo sulla corsia centrale di un tratto a tre corsie, mi ha tirato contro qualcosa. Mi ha mancato, per fortuna. Data la mia posizione non ho potuto fare altro che mostrargli il dito indice. 
    Questa è Sparta? No. Questa non è Sparta, è Londra. La Londra di tutti i giorni. Che è molto peggio.

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