Non c'è molto da aggiungere all'intervista telefonica da me rilasciata al The Guardian riguardo la topofobia che negli scorsi giorni ha colpito la comunità italiana di Londra. Dovrei giusto riportare lo scambio di messaggi che mi è servito per calmare la cara Elisabetta, preda di un'isteria topica. Scambio di messaggi avvenuto mentre, vanamente, cercavo di prendere sonno. I suoi messaggi arrivavano, puntualmente, quando stavo sulla soglia del sonno, un passo prima che riuscissi a entrare in quel limbo oscuro dove né messaggi né rumore alcuno riesce più a raggiungermi. E quindi: Ma il topo mi fa schifo! E sapessi tu quanto fai schifo a lui... Ma ho paura. E di cosa? Non c'è niente di cui aver paura. Ma se mi morde? Morderti?! Forse se lo prendi per la coda... Comunque, se ti morde... se ti morde diventi una topa mannara. Finirai girando nelle notti di luna piena, vestita quasi di niente, con una minigonna giro fica, braccando i poveri maschi innocenti. Come le inglesi il venerdì notte? No, calma... Quelle che vedi tutti i venerdì notte, mezze nude anche a dicembre quando la temperatura è sotto zero, mezze nude perché hanno un termosifone fra le cosce, quelle non sono tope mannare. Quelle sono zoccole!
E fidati, la differenza è grande.
NB Lo zoccolo in Toscana e' il ratto.
E fidati, la differenza è grande.
NB Lo zoccolo in Toscana e' il ratto.
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