Distenditi sulla pietra incrostata di sangue, lascia che ti strappino il cuore. Lo mangeranno a morsi, lo bruceranno sui carboni ardenti. Lascia che smembrino il tuo corpo, l'urlo della tua carne salirà al cielo. Il suolo arido berrà il tuo sangue, gli idoli rideranno e gioiranno, ma solo negli occhi degli idolatri. Lascia che spezzino le tue ossa, che aprano il tuo corpo con un aratro come fosse terra da seminare. Sbricioleranno tutti gli ossi del tuo corpo, metteranno uncini nella tua carne, ruberanno la luce dei tuoi occhi e ti porteranno via il respiro. Lascia che ti prendano tutto, che lascino il tuo corpo in rovina, che abbandonino la tua anima torturata sul ciglio della strada come banchetto per i corvi della tua mente. Non ci sarà resurrezione per te, né nuova vita in una nuova forma. Sarai storpio e morente, non ti sarà lasciato niente, ma di tutto ciò che ti hanno tolto loro non potranno trattenere neanche la minima parte. Scivolerà come acqua fra le loro dita, sarà come provare ad afferrare il vento. A te non resterà niente se non il dolore, a loro neppure quello.
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