Poco
prima di Natale, la catena di supermercati di Marks & Spencer,
una delle piu' posh e costose del Regno Unito, ha dovuto fare delle
pubbliche scuse per un avvenimento che ha fatto indignare non pochi
clienti fino a spingerli a fare le spese per i loro pranzi di Natale
in altri supermercati. Nel perseguire la sua politica delle pari
opportunita', cosa con cui qui in UK molti, troppi tendono a
riempirsi la bocca per poi applicarla solo dove e quando fa comodo,
M&S ha autorizzato i suoi dipendenti che per motivi religiosi non
possono "toccare" ne' gli alcolici ne' la carne di maiale a
rifiutarsi di servire i clienti qual ora il loro servizio richiedesse
di toccare tali alimenti. E cosi' e' accaduto che una cassiera abbia
detto ad un cliente, che aveva nel carrello una bottiglia di champagne, che doveva aspettare che un'altra cassiera si rendesse disponibile, perche' lei non poteva toccare la bottiglia di champagne. Il tutto
molto gentilmente e realmente dispiaciuta, ma provate a mettervi nei
panni del cliente: stai facendo la spesa, spingendo il carrello da
un'ora urtandoti con persone d'ogni tipo, dopo una giornata di lavoro
che magari non e' stata delle piu' semplici (di solito i problemi si
presentano sempre all'ultimo momento, no?), al culmine di un periodo
dell' anno che ormai non e' piu' considerato come uno dei piu' felici
e piacevoli neanche nell' immaginario collettivo ed e' in realta' uno
dei piu' frenetici e stressanti, e quando arriva il tuo turno alla
cassa, dopo la signora anziana di colore mezza cecata che paga in
coppers (le monetine piu' piccole) cercandole sul fondo del suo
portamonete che e' grande come uno zaino da hiking, la ragazza
indiana che ha fatto tutta la coda e poi imbusta la spesa e paga usando una mano sola e con tutto comodo senza smettere di parlare al telefono con un' amica raccontandole le
piu' grandi stronzate che tu abbia mai udito e urlandole con una voce
squillante e al tempo stesso nasale, e la donna inglese con bambina
stracciapalle e color stracciatella al seguito che pure lei sta al
telefono e che interrompe la chiamata solo al terzo tentativo fallito
di pagare con la carta di credito ma solo perche' le serve il
cellulare per sbloccare la carta e che scopre solo dopo due tentativi
di sbloccarla che stava usando la carta sbagliata, dopo tutte queste
cose arriva il tuo turno e la cassiera ti dice, magari a meta' del
tuo conto, che devi aspettare che un/una collega si liberi perche'
lei non puo' toccare alcol per motivi religiosi. In un supermarket
dove il settore degli alcolici e' piu' grande di casa tua e che ti ha
permesso di ripassare tre anni di studi di geografia e scoprire
l'esistenza di ben quarantasette nazioni di cui non conoscevi
l'esistenza. Se a questo punto non dai inizio ad una crociata contro
gli infedeli sei una persona cosi' pacifica che ti meriti il Premio
Nobel per la Pace. Oppure sei ben conscio che vivi a Londra e che se
provi a dire qualcosa contro un mussulmano finisci alla pubblica
gogna, perche' le casse delle banche islamiche sono piene di contante e
Cameron vuole che quei quattrini siano investiti in UK.
Se
non vuoi/puoi toccare alcol e carne di maiale, mi pare il minimo che
tu non vada a cercar lavoro in un posto dove tali prodotti sono
venduti. E' come se io, giardiniere, mi rifiutassi di potare una
pianta perche' la mia religione non me lo permette. Devi essere una
religione riconosciuta per ottenere tale diritto, direte voi. Se in
UK i Cavalieri Jedi di Guerre Stellari sono riconosciuti come
religione, vi rispondo io, non deve essere cosi' difficile ottenere
tale riconoscimento. Basta essere in numero sufficiente, e ne posso
facilmente trovare in numero sufficiente di lavativi che cercano una
scusa per non alzare pesi e non lavorare il lunedi'. Facciamo il
martedi', perche' se sei Briton l' hang over e' gia' scusa accettata
per non recarsi al lavoro di lunedi'. Insomma, Londra e' piena di
kebab shop, vattene a lavorare li'. Ma credo che i kebab shop non
assumano donne. Ma non e' discriminatorio?! Oppure, se tu grande
azienda vuoi farti bella e rispettosa della legge, fai in modo che
cio' non crei difficolta' a me cliente. Perche' altrimenti diventi
discriminatorio proprio per non esserlo, di una discriminazione al
contrario e solo per la paura di essere additato come razzista e
discriminatore.
Questa
e' una vera e propria fobia in UK, derivante da decenni, secoli del
piu' feroce, freddo, calcolatore e sprezzante razzismo. Una fobia che
le correnti "progressiste" hanno cavalcato e usato a
proprio vantaggio, esattamente come in Italia, instillando nelle
persone una vergogna che spesso non ha motivo di esistere, dando il
via a situazioni che sono a dir poco paradossali. E cosi' la lavagna
nelle aule di scuola, la blackboard, e' prima diventata una
greenboard e poi una whiteboard. Perche' chiamarla blackboard poteva
offendere la black people. E chiamarla greenboard poteva essere
offensivo per i marziani? Il passaggio dalla green alla whiteboard
deve essere accaduto negli anni '70, in piena moda letteraria di
invasioni da Marte. Vedi mai che i marziani esistono davvero e sono
pure verdi e vengono a conquistare la terra e noi li offendiamo
chiamando la lavagna greenboard. Ma allora perche' la whiteboard non
e' offensiva per i bianchi? E poi abbiamo stuoli di persone piu' o
meno colorate e piu' o meno abbronzate, soprattutto in ambiente
accademico, che ogni qual volta fanno loro notare che qualcosa non va
bene (in genere perche' hanno detto o fatto una stronzata di
proporzioni galattiche), fanno gli offesi e dicono:"Mi dici
questo perche' sono nero!" Oppure: "Mi dici questo perche'
sono color cacchetta!" No, te lo ha detto perche' sei un idiota
patentato, e non ha niente a che fare col colore della tua pelle
bensi' con le dimensioni del tuo cervello atrofizzato dal junk food
con cui copri di brufoli il tuo culone obeso dall'eta' di 10 anni. E
a ruota arrivano complain per ogni trattamento o risposta che non
piace e per ogni richiamo all'ordine e alla disciplina; e tentativi
troppo spesso riusciti di svicolare le regole, le code e le
precedenze; e tentativi di far soldi adducendo la discriminazione
ogni volta che un "diversamente colorato" viene scartato ad
una selezione in cui ha palasemente dimostrato la sua profonda
ignoranza e totale incapacita'.
Una
variante abbastanza comune e': "Lui/lei ha offeso la mia
religione!" In genere usata quando si rendono conto di essersi
arroccati su una posizione indifendibile nell'atto di un litigio o di
una richiesta pretenziosa, nel tentativo di stravolgere la situazione
e nascondere l' idiozia commessa o proferita. La religione non era
neanche stata nominata, ma l'argomento fa presa quasi sempre.
Indipendentemente se chi e' chiamato a giudicare sappia o comprenda
che si tratta di una menzogna oppure no: il mondo e' pieno di Ponzio
Pilato, disposti a crocefiggere un innocente pur di mantenere la
pace.
Alla
fine della fiera, questa fobia sociale porta come risultato una
discriminazione a rovescio. Gente di colore e mussulmani hanno
imparato bene a marciarci sopra questa situazione e, nelle selezioni,
nell' assegnazione di benefit e posizioni di studio o lavorative, e
nella risoluzione di qualsiasi tipo di vertenza, universita', gruppi
politici e grandi imprese finiscono spesso per discriminare chi non
sia di colore o mussulmano soltanto perche' non si possa accusarli di
razzismo. Il tutto aggravato dal fatto che questa fobia e' appunto
solo sociale, ovvero le persone, singolarmente, non credono realmente
che ci sia alcuna discriminazione, e sono anzi alquanto stanchi di
questa situazione, ma poi agiscono diversamente quando le loro azioni
potrebbero essere additate come razziste o discriminatorie davanti
all' opinione pubblica, per paura che cio' possa comportare un danno
di immagine e quindi economico.
Perche'
di soldi soltanto si tratta, alla fin fine. Per fare un esempio, uno
dei ristoranti di Jaime Oliver che ha visto un litigio fra due
dipendenti, dove uno dei due ha offeso l' altro chiamandolo "sporco
negro" e l' altro ha risposto con "fottuto mussulmano",
essendo la comunita' islamica la piu' numerosa e forte in UK (tenete
conto che molti neri sono mussulmani) e quindi quella con piu' potere
di spesa e di boicottaggio, ha forzato il dipendente di colore a dare
le dimissioni. Poco e' importato che il mussulmano avesse cominciato
il litigio e che in una situazione del genere la legge preveda una
punizione pari per entrambe le parti. Un altro esempio e' quanto
accaduto alla mia compagna. In UK la maternita' e' vista come una
cosa molto importante da lungo tempo. Per capire quanto pensate che
e' ancora in vigore una legge del 1800 che autorizza le donne in
cinta a fare pipi' ovunque, perfino nell' elmetto dei poliziotti,
che qualcuno afferma sia stato addirittura modellato appositamente
per rendere l' atto piu' confortevole alle signore. Leggete la numero 6. Trovare la grata
fognaria o altro scarico piu' vicino per sversare il contenuto dell'
elmetto e' poi, ovviamente, compito del bobby. Ma allora perche' ogni
anno una media di 50.000 donne al rientro dalla maternita' non
riescono a riavere il loro posto di lavoro? E in quest'ottica, quando
la mia compagna ando' a firmare il contratto triennale per il phD,
giunti alla clausola che le conferiva il diritto a tre mesi di
"maternity leaving", la manager con cui stava parlando
batte' il dito sul contratto, scosse la testa e disse: "C'e'
scritto, ma scordateli. Se rimani in cinta trovano il modo di
metterti fuori dal progetto."
Insomma,
sembra che l' unico a non essere mai discriminato sia il signor
Mammona. Probabilmente perche' lui appartiene ad ogni razza ed e'
membro di ogni religione. L' unico vero cosmopolita del nostro mondo.
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