Scusatemi,
ma ad augurare un Felice Anno Nuovo proprio non ci riesco. E' troppo
banale, e' troppo falso. Si', a volte riesco a rispondere un "Anche
a te" quando me lo augurano. Ma quello e' il massimo di cui sono
capace. Perche' in fondo sono solo parole vuote, un rituale che ci
hanno ficcato in testa, una formuletta che la consuetudine vuole
recitata al momento giusto.
E
dov'e' la differenza, fra il prima e il dopo? Quella linea di
demarcazione da cosa e' fatta? Non coincide col solstizio d' inverno,
quando il sole raggiunge il suo nadir e tutte le notti dopo quel
momento cominciano a farsi piu' corte; non coincide col solstizio d'
estate, quando il sole raggiunge il suo zenith e ci offre il giorno
piu' lungo dell'anno per poi scemare verso l'inverno. E neppure
coincide con l'equinozio di primavera o con quello d'autunno, quando
giorno e notte si equivalgono per durata. Neanche coincide con la
fine dell'anno fiscale! E' solo un momento arbitrariamente deciso ed
allo stesso modo e' stato arbitrariamente deciso che si deve augurare
che cio' che viene dopo quel momento sia migliore di quello che c'e'
stato prima.
E' un
augurio, una speranza. Niente di male in cio'. Ma proprio non riesco
a prendervi parte. Forse perche' cade in un momento che non coincide
con nessuno dei miei bioritmi. Pero' l'idea dell'Anno Nuovo mi piace.
E' un poco come il vino nuovo, il vino novello che si stappa agli
inizi dell'autunno e si beve accompagnato da castagne o salumi.
Magari davanti ad un caminetto acceso. E come potrei non augurare a
tutti voi di vivere tale esperienza? Per un poco gli affanni vengono
messi da parte, si sta insieme agli amici, o alla compagna di vita, o
alla famiglia intera. Non si fa rumore, ma c'e' serenita', se non
proprio allegria. Fuori dalle finestre e' buio e l'aria si va facendo
fredda, ma a noi non importa, perche' il nostro corpo e il nostro
spirito sono al caldo. E' un momento nato per la condivisione.
Vi
auguro di assaporare quel vino, di condividerlo con chi amate. Vi
auguro di trovare non cio' che cercate, ma cio' di cui avete bisogno.
Vi auguro di trovare appagamento, che non significa smettere di
anelare a qualcosa di migliore, ma semplicemente raggiungere la
capacita' di essere felici.
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