Sunday, 31 August 2014

The sacrifice

Lay down on the blood encrusted stone, let them rip your heart out. They will bite and eat it, will burn it on the charcoal fire. Let them dismember your body, the scream of your flesh will soar to the sky. The arid ground will drink your blood, the idols will cackle and cheer, but only in the idolaters' eyes. Let them break your bones, let them plough your body like soil to sow. They will ground all the bones of your body, put hooks in your flesh, steal the light from your eyes and take your breath away. Let them seizing everything from you, let them leaving your body in ruin, abandon your tortured soul at the edge of the road feast for your mind's crows. Won't be resurrection for you, nor new life in a new form. You'll be cripple and dying, nothing will be left to you. But of every thing they have deprived you they won't keep the smallest part. It will slip like water through their fingers, it will be like trying to grab the wind. To you nothing will remain but pain, to them not even it.

Il sacrificio

Distenditi sulla pietra incrostata di sangue, lascia che ti strappino il cuore. Lo mangeranno a morsi, lo bruceranno sui carboni ardenti. Lascia che smembrino il tuo corpo, l'urlo della tua carne salirà al cielo. Il suolo arido berrà il tuo sangue, gli idoli rideranno e gioiranno, ma solo negli occhi degli idolatri. Lascia che spezzino le tue ossa, che aprano il tuo corpo con un aratro come fosse terra da seminare. Sbricioleranno tutti gli ossi del tuo corpo, metteranno uncini nella tua carne, ruberanno la luce dei tuoi occhi e ti porteranno via il respiro. Lascia che ti prendano tutto, che lascino il tuo corpo in rovina, che abbandonino la tua anima torturata sul ciglio della strada come banchetto per i corvi della tua mente. Non ci sarà resurrezione per te, né nuova vita in una nuova forma. Sarai storpio e morente, non ti sarà lasciato niente, ma di tutto ciò che ti hanno tolto loro non potranno trattenere neanche la minima parte. Scivolerà come acqua fra le loro dita, sarà come provare ad afferrare il vento. A te non resterà niente se non il dolore, a loro neppure quello.



Saturday, 30 August 2014

Scritti col sangue

Scivolando sempre più a fondo nel torpore, a tratti risalendo verso il sole per prendere una boccata d'ossigeno. Osservando figure aliene, legami chimici che non possono funzionare. Vermi che lenti risalgono dall'umido centro deteriorato, tessuto pulsante e stanco, sfibrato e strappato. Fantasmi vivi più delle persone, persone più eteree dei fantasmi. Luoghi stranieri, cimiteri di desideri. I sogni restano indietro, vengono dimenticati, muoiono soli sulla strada e sono calpestati.
Ti passano davanti, uomini dagli occhi voraci e pensieri nascosti dietro una sigaretta. Corrono senza vederti, ragazze interrotte e donne perse a rincorrere il loro profumo. Sempre più esigenti, sempre più vuoti, priorità confuse, occhi che non vedono e cuori capaci solo di soffrire. Ti perdi, ti fermi e resti immobile. Ti senti estraneo, non capisci né i luoghi né le persone. Ciò che ti sembra facile è per loro impossibile, nei luoghi della mente dove l'apparenza ha ucciso l'essenza. Ma quando ti strappano la pelle, come una veste che sei indegno di portare, tu e noi, siamo tutti rossi: siamo libri scritti col sangue.



Written with blood

Sleeping deeper and deeper into lethargy, sometimes going back up towards the sun to take a breathe of air. Observing alien figures, chemical bonds which cannot work. Worms which slow come up from the damp, deteriorated core, pulsing and tired tissue, worn out and torn. Ghosts more alive than people, people more airy than ghosts. Strange places, cemeteries of desires. Dreams fall back, are forsaken, die alone on the road and are trampled on.
Passing by in front of you, men with voracious eyes and thoughts hidden behind a cigarette. Running without seeing you, interrupted girls and women lost in chasing their parfumes. More and more demanding, more and more empty, confused priorities, eyes which can't see and hearts able just to suffer. You get lost, stop and stay still. You feel extraneous, don't understand nor the places nor the people. What seems easy to you it's impossible to them, in the places of the mind where the appearance killed the essence. But when you're stripped of your skin, like of a clothing you're unworthy to don, like all of us, you are red: we all are books written with blood.

5.In direzione Dover

23 agosto, Londra, poi Calais

In direzione Dover. Blackfriars, London St. Pancras, Ashford, Dover. In anticipo sulla tabella di marcia. As usual. A Blackfriars una ragazza corre per prendere il treno sulla piattaforma opposta. Deve arreggersi le tette con l'avambraccio sinistro. Le serve un reggiseno migliore.
Tempo per pensare. Per ricordare. Ricordare i suoi sorrisi. Ricordare i suoi occhi stanchi. Ricordare le sue "faccine". Era di una bellezza sconvolgente. Non c'è niente di più crudele della bellezza. Ricordare non è la migliore cosa, in queste situazioni. Ma i ricordi sono tutto ciò che ti rimane. Mi piaceva respirare l'odore della sua pelle. Ho fatto la stessa cosa con Alice. Respirare odore/pelle di donna alla notte, in contrapposizione al particolato che respiriamo di giorno.
~ ~ ~
Fucking National Railway!!! Sul treno da St. Pancras. Diretto per Dover. Prima fermato Stratford International. Vivo a 10 minuti da Stratford! Perché mi hanno mandato in Central London? Potevo dormire un'ora in più.
~ ~ ~
High Speed. Fuori dal finestrino pale eoliche, filari di pioppi neri, magazzini coperti di amianto e tralicci elettrici. Poi un paesaggio piatto: stagni e acquitrini, vacche al pascolo. Prossima stazione Ebbsfleet, dove il governo vuole costruire una "città giardino" per confinarci i sussidiati e tutti quelli che non possono permettersi gli affitti londinesi.
~ ~ ~
Quasi ad Ashford. La campagna inglese si è fatta un poco ondulata. Abbiamo passato anche un bosco. Mi mancano i miei boschi. Quella sensazione di incompletezza permane: la sensazione di avere dimenticato qualcosa, di non essere pronto... pronto per cosa?
Una ragazza su un forum mi ha chiesto quale sia la cosa che mi piace di più. Risposta facile: condividere. Ora non ho nessuno con cui condividere. Eccetto i pochi lettori del mio blog. Questo viaggio perde di significato. Non c'è motivo di viaggiare in una zona fuori del raggio di comunicazione delle persone che conosci quando già non comunichi con nessuno.
~ ~ ~
Gruppo di ciclisti inglesi sul treno. Parlano di Bruxells, Parigi e della Gioconda. Bruxelles è orribile, Parigi è sporca, la Gioconda è piccola, Londra è molto più pulita, Londra è molto meglio. Tipico comportamento inglese: se non possono appropriarsi di qualcosa e dire che è loro o che è stato fatto per merito loro, ci pisciano sopra.
~ ~ ~
Ritirati biglietti del ferry pagati online. "Mr Gennari?" "Yes. Do you need an ID?" "No. When you've confirmed me your name it's fine to me." Tipico anche questo.
~ ~ ~
Le famose bianche scogliere di Dover sono grigiastre da vicino. E piccole. Assolutamente indegne di nota. Il castello tutt'altro che imponente. Dover appare essere un'altra omologata cittadina di case a schiera. Scogliere viste dal mare: almeno sono lunghe.
Considerare vendita di un rene. Funzionano troppo bene e certi giorni sono una vera seccatura. Uno mi basterebbe e potrei tirar su un qualcosa di soldi. I fumi che escono dalle ciminiere del ferry ricadono sul ponte di poppa. Cosa respiriamo?
~ ~ ~
Su suolo francese.Nessuno parla inglese. Neanche al porto. Assistito scena comica. Se gli inglesi smettessero di pretendere di essere capiti quando parlano a raffica... Tutto il viaggio ho avuto il rumore dei motori nelle orecchie. Martellare sordo incessante. E il particolato spinto giù sul ponte dal vento. Ma volevo godermi il sole.
~ ~ ~
Arrivato all'albergo. Crollato sul letto. Dormito 2 ore. Poi uscito per Calais. Giardini pubblici stupendi. Danno i punti agli inglesi. Viaggio sempre più vuoto di significato. Troppe cose mi riportano alla memoria il viaggio a Parigi. Sono stato felice in quei giorni, lontano da Londra e insieme a lei. Non credo abbia capito la portata di ciò che mi ha fatto. Ha portato via tutto di me. Ricostruirò qualcosa, mi rialzo sempre. Ma cazzo se fa male.
Sto pensando di mandarle il filmato di lei sul cavallino a dondolo. Quello fatto in un giardinetto di Parigi. Rideva forte. Era felice e tanto bella. Sarebbe una cattiveria? O una condivisione del dolore? Un tentativo di rimandare la separazione spirituale che logicamente dovrebbe seguire quella fisica?
~ ~ ~
Calais è invasa di migranti. Per lo più illegali. Si ammassano in tutte le aree verdi della città. Avuto problemi in un giardino perché facevo delle foto. Aspettano l'occasione per andare in Inghilterra. E io che aspetto l'occasione per fuggirmene...

Wednesday, 27 August 2014

Carved inside


Carved inside - carved outside
Scream at the sky - forever fight
My peace of mind - I got to find
True peace of mind - so hard to find

Now...
I feel your soul inside
Now...
Carved inside

They try to bring us down
We're growing all around
Inside you must be free
To find your destiny
Lose yourself
Find yourself
Nothing to prove
To nobody else

Now...
Feel your soul inside
Now...
Carved inside

My life is mine
My right is mine
Your eyes petrified
Fire from inside...

Carved inside - carved outside
Feel your soul glow - in the sky...
Let your soul now - move the world now
Feel your soul now - let your soulfly...

You must change from
Inside out
You fall, we rise
Inside out

An arrhythmic pulse

Siamo spinti da pulsioni dimenticate, istinti sepolti profondamente nella nostra carne, impressi nella memoria del citoplasma cellulare. Dominati dal primievo, là dove siamo convinti che la ragione abbia una presa sicura sulle essudazioni della nostra carne. Inconsciamente perdiamo parti del nostro "essere", buchi che si formano nella nostra vita, cavità nella nostra storia che non siamo più capaci di colmare. Eventi della vita dei nostri figli che perdiamo, momenti che ci sfuggono, legami recisi, cari che vengono a mancare. Vuoti che si creano, buchi che noi stessi scaviamo, ferite che ci vengono inflitte. Come nel suolo, il corpo della Terra, i vuoti vengono usati da acqua e gas per muoversi e migrare, e dai vermi insieme ad essi, così gli umori del nostro io ancestrale essudano sulla superficie dell' io moderno. E con gli umori risalgono i nematodi delle pulsioni animali, delle paure archetipiche e dei desideri più feroci, vermi che infestano il cadavere dell' uomo evoluto, lo scavano all'interno e privano di un nucleo intorno a cui aggregare sé stesso. La vita che porta la morte, che nasce dalla morte, che vi passa attraverso, iniziando a divorare l'ospite ancora vivo, dando poi moto al corpo ormai insensibile, per infine emergere in un'esplosione purulenta, in una forma volutamente dimenticata che non può accettare di rimanerlo.

We are driven by forgotten impulses, instincts deeply buried in our own flesh, imprinted into the cellular cytoplasm. Ruled by the primordial, where instead we are sure that the intellect has a solid grasp on the exudations of our own flesh. Unconsciously we lose parts of our being, holes which appear into our life, cavities into our history which we are no more able to fill up again. Events in our children's life which we miss, moments we don't snatch at, severed bonds, loved ones who pass away. Voids which are created, holes dug by ourselves, wounds which we receive. Like in the soil, body of the Earth, the empty spaces are used by the
water and the gases to move and migrate, and by the worms with them, so the fluids of the ancestral ego exude on the surface of the modern ego. And with the fluids the worms go back up, the nematodes of the animal impulses, of the archetypal fears and most ferocious desires, worms which infest the corpse of the evolute man, carving its inside and depriving it of a core to hold to. The life bringing death, life born from death, life passing through death, starting to devour the still alive host, then giving motion to the insensitive corpse, to eventually emerge in a purulent explosion, in a deliberately forgotten shape which can't accept to remain so.

Meet the Highwayman

Giunto da luoghi sconosciuti, protetto da un potere ancestrale; portatore di rovina ed araldo della crudeltà; spirito incarnato del dolore e della disperazione. Lui è l'opzione sbagliata di ogni tua scelta, il lato oscuro di ogni tuo desiderio, il senso di autodistruzione incistato nella tua carne. Siederà a bere al tuo fianco, sorridendo, e lo riconoscerai quando è ormai troppo tardi. 







Arrived from an unknown place, shielded by an ancestral power; bearer of ruin, herald of ruthlessness; incarnate spirit of pain and desperation. He is the wrong option of every your choice, the dark side of every your desire, the self-destruction sense encysted in your flesh. He will seat aside you, smiling, sneering, and you'll recognize him too late.

Tuesday, 26 August 2014

What men want

Certo che non è stato facile convincerti a venire al pub con me. Ma dai, che male c'è a conoscerci un po' meglio? Direi di partire dalle cose basilari. Innanzitutto, come ti chiami? Mmh, bel nome. Come? Perché ti ho chiesto di uscire? Secondo te cosa voglio? Ma ovviamente quello che vorrebbe qualsiasi uomo: portarti a letto. No no, guarda. Se un uomo ti dice diversamente sta mentendo spudoratamente. Credimi, ciò che interessa a tutti gli uomini è portarsi le donne a letto. Il resto... l'amore, l'istinto di protezione, il confronto e lo scambio di idee, la famiglia... sono solo un contorno di cui faremmo volentieri a meno.
No, non sono cinico. Sono realista. Perché portarvi a letto è la cosa più semplice, tutto il resto richiede uno sforzo enorme che non vale la pena. Lo dico perché cercare di farvi contente, di tenervi al centro dell'attenzione è solo fatica sprecata. Regalare mazzi di fiori; farli recapitare sul posto di lavoro; far credere che il ristorante per l'anniversario è stato scelto all'ultimo momento ma avere là già un mazzo di rose che il cameriere porterà a sorpresa; farvi pensare che il solo regalo per un compleanno è giusto un bigliettino di auguri, ma averci attaccato dietro orecchini di perle; imparare a cucinare piatti particolari per fare pace e cercare una cantina aperta alle otto di sera per comprare il vino giusto; essere svegliati tutte le notti da telefonate perché avete avete incubi orrendi e non riuscite a calmarvi senza che vi si parli; leggere ad alta voce o massaggiarvi il collo per farvi addormentare tranquille; svegliarsi non appena iniziate a agitarvi, per abbracciarvi e sussurrarvi nell'orecchio. Son tutte cose che lasciano il tempo che trovano. Non sono mai abbastanza per fare pari con gli errori. Quelli ce li marchiate a fuoco nella carne.
Quindi perché affannarsi tanto?

Well, it's been not easy to convince you to have a drink together. Come on, what's wrong in knowing each other better? I say let's start from the basic. First, what's your name? Mmmh, beautiful name. What? Why did I ask you to come with me at the pub? In your opinion what do I want? Obviously I want what every man wants: to have sex with you. No, listen. If a man tells you differently, he's a flaming liar. Trust me, what men want is having sex with women. All the rest... love, protection instinct, confrontation and exchange of ideas, the family... it's just a frame which we would make glady without.
No, I'm not cinic. I'm realistic. Because lay you on a bed is the simplest part, it's the rest which needs a great effort. And it isn't worth. I say it because trying to make you happy, to keep you at the centre of attention is just a waist of energy. To give bunch of flowers; to have them delivered at the work place; having you believe that the restaurant was picked at the last moment but had brought a bunch of roses there previously, which the waiter will bring at the table like a surprise; having you think that for a birthday the only gift is a card, but had stuck pearl ear rings on its back; learning to cook special meals to make up and looking for a wine shop open till late to buy the right wine; being awaken every night by the phone, because you had horrible nightmares and you can't calm yourself if someone doesn't speak to you; reading aloud or massaging your neck to let you relax and sleep; awakening suddenly as soon as you start to stirr and hug you and whisper in your ear. All those things are more effort than is worth. They are never enough to make up with the mistakes. These you women score deep in our flesh.
Then, why to worry about?

Friday, 22 August 2014

4. Ansia da partenza

22 agosto, Londra

Ansia da partenza. Passerà non appena salito sul treno. Ma i due giorni precedenti ad ogni partenza sono sempre un tormento. Giornata pigra, al lavoro. Nessuno ha voglia al venerdì. Penso al website russo. Le istruzioni nella email che sono un codice. Una combinazione. Avanti e indietro fra le varie pagine. Perché? Non ho molta voglia di scoprirlo.
~ ~ ~
Ripenso alle cose scritte sulla moleskina. La moleskina fu un regalo di Luca, la prima persona con cui ho instaurato un rapporto di "amicizia" a Londra. Adesso se ne è andato. Come tanti altri. Come la maggior parte. Devi avere qualcosa di sbagliato per volere rimanere a Londra. Cose scritte oltre 2 anni fa. Mi sorprende come sia stato capace di vedere avanti. Sandra felice ma insoddisfatta. Allora come oggi. Allora come oggi che prova a ribaltare il tutto e far passare me come quello insoddisfatto. Per avere un motivo per andarsene. Ha sempre voluto andarsene, fin dal principio. Felice ma insoddisfatta. Desiderosa ma impaurita. Decisa ma mutevole. Voleva rimanere e voleva andarsene.
~ ~ ~
And the stains coming from my blood tell me go back home... Mi piace questa canzone dei White Stripes. L'irrequietezza cresce, non c'è più motivo di rimanere in un luogo che ti consuma dentro.
~ ~ ~
Cessi allagati. L'ultimo della fila intasato, ovviamente pendenza verso la porta. Entra uno dei cuochi. "You should start cooking something better", gli ho detto. Si è fatto una risata. Io mi porto il pranzo da casa. La ragazza lituana che pulisce i bagni dei "gentlemen" ha provveduto. La biondina meriterebbe un premio.
~ ~ ~
Sistemate le ultime cose prima di partire. Sistemate anche le procrastinazioni di ieri. Comprato biglietto aereo per mio figlio. Non lo vedo da... ottobre di due anni fa? Strana la vita. Ed io più di lei. Domani solita levataccia, ma almeno un viaggio diverso. Stasera emicrania.

PS Ricevuto due foto su Whatsapp, nel pomeriggio. Mio zio, mia cugina e suo marito in una. Una delle figlie di mio fratello. Fatico a ricordare i nomi delle mie nipoti. L'ho detto che sono strano.

Thursday, 21 August 2014

When you hit food rock-bottom


3. To do list

21 agosto, Londra

Si sta facendo freddo di notte. Dovuto alzarmi per indossare pigiama. Ancora acqua grigia lavandomi le mani al lavoro. Quando la metro è arrivata, stamani, la luce dei fanali ha illuminato una nube di particolato sospesa nell'aria. Tutta roba che respiriamo.
Ciò che respiriamo era l'ossessione di Sandra, ultimamente. Si lamentava dei nuovi filtri montati nei laboratori. Non potevano funzionare. Infatti ha avuto 3 infezioni agli occhi nell'arco di pochi mesi. Chiesto perché non li facesse cambiare. "Loro non sanno", ha risposto. "Non possono sapere."
~ ~ ~
Ispezione dei manager. Sembra tutto a posto. Contenti. Sembrare è sufficiente. Tanto è tutto temporaneo in questa città, niente è duraturo. Precarietà sublimata. Concetto applicato anche alle persone. Non vedo l'ora arrivi weekend. Ormai vivo in attesa dei weekend. E pensare che c'è stato un tempo che lavoravo lunedì-sabato e domenica aspettavo il lunedì. Avevo passione per il mio lavoro. Chissà come me l'hanno tolta...
~ ~ ~
To do list:
-chiamare mio figlio per organizzare sua visita
-mandare soldi a mia moglie
-stampare biglietti e mappa Calais
-inviare holiday forms all'ufficio
-ritirare biglietti treno a Blackfriars
-preparare valigia
-preparare documenti per visita medica di martedì
Cose da fare fra oggi e domani. Ho dimenticato una cosa... importante?
~ ~ ~
Stato a Blackfriars e fatto tutto resto. Resta solo valigia da fare. E chiamare mio figlio. Procrastino.
http://www.dominion.ru/ Cliccato il link, alla fine. Sito russo, in caratteri cirillici. Tradotto con Google. Sembrava gioco online sulla Seconda Guerra Mondiale. E' una società di servizi internet. Istruzioni nell'email sono percorso da seguire sul sito. Sembra che sia un avanti e indietro fra le pagine. Come una combinazione. Ci provo domani, ora sono troppo stanco. Procrastinazione.

2. A ticket to Calais

20th of August, London

Faggot punk out of the station, when back home. Italian.
Found affordable tickets and hotel. On Saturday I'm going to France. Having known the English, even the French seem likeable. Maybe I'll bring back some good wine. More than an holiday, an introspective journey. Asked to Barbara to come with me, offered to pay for her. She dismissed. May be better.
I opened that email at least 10 times, today. It doesn't change, what do I think to see new? Tomorrow I must open that link. Postponing doesn't make sense, does it?
~ ~ ~
Foud an old small diary I used to write down some notes. Thoughts written two years ago on 11th of August. She was in South America. Seeking what, I don't know. Herself, she said. Reading words I could have written yesterday. Better leaving alone. People around me are too different from me myself. I'm out of place. 22:20. Time to turn the lght off and to sleep. The alarm doesn't forgive.
~ ~ ~
PS Found an old farwell letter. How many times she said farewell to me?

2. Un biglietto per Calais

20 agosto, Londra

Punk frocio fuori della stazione, quando rientro da lavoro. Italiano.
Trovati biglietti ed albergo a prezzi accettabili. Sabato me ne vado in Francia. Dopo gli inglesi persino i francesi mi sembrano simpatici. Magari porto in qua del vino buono. Più che una vacanza, un viaggio introspettivo. Chiesto a Barbara se voleva venire, offerto di pagare per lei. Ha declinato. Forse è meglio così.
Avrò aperto quella email almeno 10 volte, oggi. Non cambia, cosa penso di vedere che non ho visto? Domani devo aprire quel link. Non ha senso rimandare. O forse sì?
~ ~ ~
Trovata una vecchia moleskina su cui prendevo appunti vari. Pensieri scritti l'11 agosto di due anni fa. Lei era in Sud America. Cercando cosa, non so. Sé stessa, diceva. Leggo parole che potrei avere scritto ieri. Meglio partire da solo. Le persone che ho intorno sono troppo diverse da me. Sono fuori luogo, qui. 22:20. Tempo di spengere la luce e dormire. La sveglia non perdona.
~ ~ ~
PS Trovata vecchia lettera di addio. Quante volte mi ha detto addio?


Wednesday, 20 August 2014

1. Katabasis

19th of August, London

Had a hard time to wake up, this morning. Lack of vitamin D. At 5 is still dark, these days. More and more depressed, since she left. In the morning is the worst time. Arrived at work, washed my hands: water became grey. Just 20 minutes in the tube...what did I touched? What I did breathe!
~ ~ ~
Yesterday looked for a low cost ticket to go away this weekend. Ridiculous prices, as usual on bankholidays. I'll try again this evening. Maybe a normal train till Dover, no Eurostar. Then ferry to Calais. I must flee this city, this island. At least for few days.
Keep reading again and again the email received some days ago. No reply address, .ru domain. Everybody can have a Russian account, nowaday. You'll find her here. A link, then instructions to follow when on the website. Her. Why should I look for her?
~ ~ ~
Spent time with friends at the pub after work. Ran late. Not time to visit the website, tonight. Talking came out I had sex whit Alice after Sandra's left me. Alice is refusing to speak to me, obviously friends start to ask questions. The news left Serena without words. Carlo just asked: "But why her?"
Why? Maybe she was the first available one. I don't really know why. "Of all people, you don't know why?" Antonella asked. I stared at her. Why she? She was available. Why did I do it? Was the first step of my katabasis. I want to demolish all my moral principles. Those principles that got me here. Why I want to do it? This is the real question. And I don't have the answer.

1. Catabasi

19 agosto, Londra

Faticato a svegliarmi, stamani. Mancanza di vitamina D. Alle 5, ormai, è ancora buio. Sempre più depresso da quando lei se ne è andata. Al mattino è il momento peggiore. Arrivato a lavoro mi sono lavato le mani: l'acqua si è fatta grigia. Solo 20 minuti di tube... cosa ho toccato? Chissà cosa ho respirato.
~ ~ ~
Ieri ho cercato un biglietto low cost per andare via questo weekend. Prezzi assurdi, come sempre ai bankholidays. Stasera ci riprovo. Magari treno normale fino a Dover, niente Eurostar. Poi traghetto per Calais. Devo fuggire da questa città, da quest'isola. Almeno per qualche giorno.
Continuo a leggere e rileggere l'email ricevuta alcuni giorni fa. Indirizzo no-reply, dominio .ru. Chiunque può avere un account russo. Testo scritto in inglese. You'll find her here. Un link, poi delle istruzioni da seguire una volta sul sito. Her. Lei? Perché dovrei cercarla?
~ ~ ~
Fermato al pub con amici dopo il lavoro. Fatto tardi. Niente tempo per visitare quel sito neppure stasera. Al pub è venuto fuori che sono stato a letto con Alice dopo che Sandra mi ha lasciato. Del resto si sta rifiutando di rivolgermi la parola davanti a tutti, gli amici hanno cominciato a fare domande. Alla notizia Serena è rimasta senza parole. Carlo a chiesto solo: "Perché proprio con lei?"
Perché? Forse perché era la prima a portata di mano. Non so bene il perché. "Proprio tu non sai il perché?" ha chiesto Antonella. L'ho guardata impassibile. Perché lei? Perché era disponibile. Perché l'ho fatto? E' stato il primo passo della mia catabasi. Voglio abbattere uno dopo l'altro tutti i miei principi morali. Quei principi che mi hanno portato fin qui. Perché voglio farlo? Questa è la vera domanda. E non ho risposta.

Monday, 18 August 2014

Stupid people?


Le ultime parole, oramai

Mi hai sempre letto senza capirmi. O forse senza volermi capire. Come a voler mantenere un punto di non contatto. Ed anche così, alla fine, hai quasi fallito, quasi non sei riuscita a recidere quel legame. Non so se mi leggerai questa volta, ma in fin dei conti non mi importa, perché queste sono le ultime parole che ho per te, e che io le scriva è più importante di che tu le legga. Non c'è rabbia nei tuoi confronti, sarebbe qualcosa troppo facile, ed io non sono fatto per le cose facili. Non sono per me, e questo lo sai, altrimenti non ti avrei mai scelta. Quello che provo nei tuoi confronti è forse peggio della rabbia, perché quello che provo, ora l'ho capito, è delusione. Non per essere stato un esperimento fallito: la vita stessa è, in fin dei conti, solo un esperimento, come esperimenti sono tutte le cose che facciamo, e tutti noi siamo ora lo scienziato ed ora la cavia. La delusione è perché ti credevo una capace di lottare, ma invece hai scelto la strada più facile. La delusione è perché non ti sei resa conto delle forze che hai drenato da me, chiamandomi a lottare con te e per te, per poi lasciarmi a continuare da solo.

Forse non ho il diritto di scrivere queste parole, forse la vita non ti ha lasciato abbastanza forze per affrontare questa lotta. Ma queste sono le ultime parole che ho per te, oramai, e tutto ciò che devi fare è ignorarle ed andare avanti per il sentiero che conosci bene.


You've always read me without understanding me. Or maybe without wanting to. Like to keep a point of no contact. Even so, in the end, you almost failed, you almost was no capable to sever that bond. I don't know if you'll read me this time and I do not care, since these are my last words for you, and that I write them is more important that you read them. There's no anger towards you, it would be too easy, and I'm not made for easy things. Easy things are not for me, as you know, otherwise I wouldn't have chosen you. What I feel for you is, maybe, worse then anger, because what I feel, now I understand it, is delusion. Not to be a failed experiment: life itself is, in the end, just an experiment, like experiments are all things we do, and all of us are now the scientist and then the subject. The delusion is because I thought you someone able to fight, but you picked the easiest way. The delusion is because you didn't notice how much strength you drained from me, calling me to fight with and for you, just to quit and leave me to stand alone.

Maybe I have no right to write these words, maybe the life didn't leave you enough strength to stand for this struggle. But these are my last words for you, and everything you need to do is to ignore them and keep going along the path you know better.

Sunday, 10 August 2014

And the stains...

...coming from my blood tell me go back home


I made it in my mind because


Atlantic wind on East London

Soffia un vento atlantico su East London, oggi. E' già passato su quartieri anonimi del West End, si è già insinuato fra i gusci vuoti dei palazzi della City domenicale, eppure sa ancora di fresco. Soffia in raffiche spezzate, ora alte ad agitare le chiome degli alberi, ora basse a spargere scompiglio lungo le strade. Poi soffia teso e continuo, gonfiandoti i vestiti come vele. Cambia spesso direzione: ora arriva da ovest, dopo un attimo gira verso sud. E' un vento che ti aspetteresti lungo la costa, vicino al mare, non nella Metropoli Farneticante. Chissà, forse l'uragano Bertha sta veramente arrivando.
Chissà se questo vento riuscirà a portare via le idee sbagliate e i pensieri cattivi della gente che si nasconde in case più simili a tane; chissà se ha qualche possibilità di portare aria fresca nei cuori degli uomini, così come l'ha portata nei cieli di Londra.
Di sicuro si adatta perfettamente al mio umore il vedere le strade spazzate dal vento che scuote le tende dei negozi, spingendo davanti a se un esercito di cartacce, e con sacchetti di plastica folli che cavalcano le raffiche d'aria come cavalieri in sella a dei draghi multicolori. Spiriti dell'aria e demoni fatti di polietilene, che scivolano inebriati fra le gambe della gente, che saltano urlando sopra le loro teste.
Chissà se questo vento ha la possibilità di soffiare via un po' di fumo dal mio cuore.
Chissà se Bertha sta realmente arrivando, o se, come tutto in questa terra, è solo tanto rumore per niente.

An Atlantic wind is blowing on East London, today. It's just passed on the anonymus neighborwoods in the WestEnd, it has just passed through the Sunday empty huls of the City's bulding, yet it still scents of fresh. The wind blows in broken gusts, high to shake the trees crowns now, then low to spread disarray on the roads. Then is starts to blow taut and continuous, swelling the clothes like boat's sails. It changes often direction: now it comes from the Westm then it swirls from the South. It's a wind you would expect on the coast, nearby the sea, not in the Raving Metropolis. Who knows, maybe the hurricane Bertha is really coming.
Who knows if this wind will be able to remove the wrong ideas and bad thoughts of people who hide themeselves in  houses which look like dens; who knows if this wind has any chance to bring fresh air into the people heart, as it did in the sky above London.
For sure, it suits perfectly my mood to see the streets swept by the wind, which shakes the shop curtains, pushing in front of itself an army of scrap papers, with crazy shopping bags riding the gusts like multicolor dragon riders. Air spirits and polythene made demons, who slip drunk among people legs, who jump yelling over the people heads.
Who knows if his wind has the chance to blow away some smoke from my heart.
Who knows if Bertha is really coming, or if, as everynthing on this land, is much ado about nothing.

Thursday, 7 August 2014

Addendum alla topofobia ovvero "Chi ha paura della topa?"

Non c'è molto da aggiungere all'intervista telefonica da me rilasciata al The Guardian riguardo la topofobia che negli scorsi giorni ha colpito la comunità italiana di Londra. Dovrei giusto riportare lo scambio di messaggi che mi è servito per calmare la cara Elisabetta, preda di un'isteria topica. Scambio di messaggi avvenuto mentre, vanamente, cercavo di prendere sonno. I suoi messaggi arrivavano, puntualmente, quando stavo sulla soglia del sonno, un passo prima che riuscissi a entrare in quel limbo oscuro dove né messaggi né rumore alcuno riesce più a raggiungermi. E quindi: Ma il topo mi fa schifo! E sapessi tu quanto fai schifo a lui... Ma ho paura. E di cosa? Non c'è niente di cui aver paura. Ma se mi morde? Morderti?! Forse se lo prendi per la coda... Comunque, se ti morde... se ti morde diventi una topa mannara. Finirai girando nelle notti di luna piena, vestita quasi di niente, con una minigonna giro fica, braccando i poveri maschi innocenti. Come le inglesi il venerdì notte? No, calma... Quelle che vedi tutti i venerdì notte, mezze nude anche a dicembre quando la temperatura è sotto zero, mezze nude perché hanno un termosifone fra le cosce, quelle non sono tope mannare. Quelle sono zoccole!

E fidati, la differenza è grande.

NB Lo zoccolo in Toscana e' il ratto.

Wednesday, 6 August 2014

Mouse-phobia spreading in London





Terror among London's Italian community.
"It was small but disgusting!"

Mouse-phobia spreads among Italians in London. Histerical girls empty their bed-rooms, Cosa Nostra puts upside down the kitchen overnight and scatters kilos of rat poison through the all house. "I saw a small mouse!" he declared to our reporter. Indian shops cheer to Italians: sales of glue, mouse-traps and rat poison soar more then three times.

We were able to reach Mr Bisanzio at the phone in the early morning. "You know", he declared, "I woke up to go to the loo in the middle of the night and I saw all the dishes piled up on my PC. Cosa Nostra saw a mouse, I thought. But when I went into the kitchen to have my breakfast, it was almost 5am, it was much worse then I immagined. The clean dishes were piled togheter with the dirty ones, everything had been removed from its place, and rat poison was everywhere. On the kitchen desk, in the middle of the room, in the corridor. Even in the dinning room! It's quite unnerving, you know."
Apparently, Mr Bisanzio had been stalked by a friend of him, the two previous days. An Italian girl, such Elisabetta, tried to force him and another guy to go to her home to remove from her bed-room "all her staff after have checked it accurately". Miss Elisabetta affirmed to have seen a mouse in the bed-room and wanted the two guys searching for the mouse's nest. Mr Bisanzio escaped the unrewarding work just because Miss Elisabetta was able to coax a flatmate of hers to undertake the task. About the fact Mr Bisanzio said: "In the beginning i believed it was just an excuse to bring me into her room, you know. When I understood she was serious I decided to nick one of her nickers, if I had the chance. Luckly, someone else emptied her room. But the very night, while I was trying to sleep, she started sending me messages. The mouse was in Valeria's room, now. The girls were panicking and I had to sooth Elisabetta, you know."
This morning it was also reported to us the attempt of a rat to sneak in a house in Forest Gate, but it was thwarted by a Moldavian woman. On the issue Mr Bisanzio stated: "It's more than an infestation, you know. It's a flaming invasion! My fellow countrypeople are in danger, you know. The Government has to do something!"

Someone else is dissatisfied with the situation, too. But for a different reason than Mr Bisanzio's. A spokesman of part of the local Indo-pakistrange community said to our reporter: "Wee don'tt aggreed wid dis waisd. Duz animalz shud be caught allive and uzed proppelly. In de cook-pott."


A parte gli scherzi, il problema di ratti e topi non è che sia cosa proprio da poco, a Londra. Oddio, non è che ti saltano addosso agli angoli delle strade, ma il numero di trappole e distributori di veleno che potete trovare nei parchi, nei giardini delle case private, nei parcheggi e garage anche di condomini superlusso la dice lunga sulla loro diffusione. E intorno e dentro agli edifici pubblici come case di cura e ospedali il loro numero addirittura aumenta. Del resto Londra è piena di spazi verdi, le sue fogne sono le più antiche d'Europa e luogo ideale non solo per i fatberg ma anche per i ratti, mentre i tunnel dell' Underground sono perfetti per i topi. 
Se state in una delle case in stile vittoriano, che costituiscono la maggioranza degli edifici abitativi a Londra, allora non avete scampo. Mettetevi l'animo in pace e preparatevi a trattare con gli indesiderati ospiti. Queste case sono così piene di intercapedini, vuoti, finti muri e aperture totalmente non necessarie che i roditori non hanno neppure bisogno di rosicchiarsi la via per entrare. E non pensate di essere al sicuro perché avete preso il flat ricavato al primo piano di una converted house: i muri interni sono in genere vuoti e i pavimenti appoggiati su listelli di legno. I topi risalgono lungo le strutture in legno dei finti muri e si muovono sotto i pavimenti, per poi sbucare nelle stanze anche del primo piano attraverso i fori da cui escono i tubi dei termosifoni. Che ovviamente escono dai pavimenti e che non hanno nessuna rifinitura, con le mattonelle o le assi che compongono il pavimento rozzamente tagliate intorno al tubo. Poco importa che teniate la casa pulita, compito per altro impossibile in un flat sharing. Munitevi di colla o trappole adesive, evitate di lasciare cibo in giro, coprite le cose che volete essere ben sicuri le bestiacce non ci camminino sopra o dentro, e pressate le spugnette metalliche per pulire i piatti dentro i buchi nel pavimento da cui pensate i topi possano uscire. Se poi avete la fortuna di trovare casa in un edificio abbastanza moderno e magari al secondo e terzo piano, tanto meglio. Ma a Londra sono relativamente pochi.
Cosa sia un fatberg lo spiegherò un'altra volta, in quanto al mio tentativo di riprodurre l'accento indiano dubito sia riuscito un gran che bene: non ho avuto tempo di documentarmi e quei pochi blog che sono riuscito a trovare al riguardo erano tutti su toni abbastanza suscettibili. Come se gli indiani, poi, si risparmiassero sulle prese in giro ;)


Sunday, 3 August 2014

Jihad and hypocrisy

Dear Muslim gays in London, here you have the solution to make up your sexual preferences with your religion. If you like to take it in the ass, just do it, as many time as you wish. Then, when you'll feel the end of your days coming, stick a big explosive suppository up in your rectum and get out to blow up as many Christians as possible.



You see, the many time you where fucked in the ass the better. Your anus will be so dilated you'll be able to shove a lot of explosive up your ass and take many more of us with you.

Health and safety*: lo scaricabarile**

**Scaricabarile means buck passing.

A total prick harms or even kills himself at work. Sadly it rarely happens before he has time to father other pricks.
The Government has to pay loads of money to the prick. Or to his family.
Some Pinkoes start saying in the bourgeois salons, writing on the pinko newspapers that the employers have to care more for their employees' health..
The employers freak out, as usual when they have to pay from their own pocket.
The Government strengthens health and safety rules, forcing the employers to pay out a lot of money in useless inductions, trainings, equipments quickly spoiled, tons of forms which nobody will never read and clerks to fill up forms which nobody wants to read. The only thing which matter is your signature at the bottom of the forms. So, in case an accident happens, it's your fault.
The Pinkoes cheer, the Government washes its hands of it, the employers decrease the wages to make up for the loss. The labour are fucked in the ass.
It's not that the labour don't deserve it, most of the time. But not all of us enjoy prostata massage.

PS Are maybe the Pinkoes the owners of Health and Safety control system business?

*Health and safety sta per Sicurezza sul lavoro.

Un coglione si infortuna sul lavoro, o addirittura si uccide. E purtroppo raramente accade prima che il coglione abbia avuto la possibilità di riprodursi.
Lo Stato deve pagare un sacco di soldi al coglione. O alla sua famiglia.
I progressisti de' sinistra cominciano a dire nei salotti bene, a scrivere sulle pagine dei giornali de' sinistra che gli imprenditori devono prestare più attenzione alla salute dei loro dipendenti.
Agli imprenditori girano le palle, come ogni qual volta devono tirar fuori soldi di tasca loro.
Lo Stato rafforza le leggi per la sicurezza sul lavoro, costringendo gli imprenditori a sborsare un sacco di soldi in corsi, attrezzature, montagne di carte che nessuno leggerà mai e impiegati per scrivere cose che nessuno vuole leggere. L'unica cosa che conta è la tua firma in fondo a quei moduli. Così, in caso succeda un incidente, è colpa tua.
I progressisti de' sinistra gioiscono, lo Stato se ne lava le mani, gli imprenditori abbassano le paghe per recuperare le spese. Gli operai lo prendono nel culo.
Non che non se lo meritino, il più delle volte. Il punto è che non a tutti noi piace farsi titillare la prostata.

PS sarà mica che i progressisti de' sinistra sono i titolari delle agenzie di controllo della sicurezza sul lavoro?