In questi giorni in cui Fynyass, il Re in Inverno, che gia' sembrava sconfitto, torna alla testa del suo esercito di venti gelidi, vivo la leggenda in cui e' Iside ad essere fatta a pezzi invece dello sposo-fratello Osiride. Guardo questa citta' dall'alto, in piedi in questo giardino pensile, su cui soffia un freddo vento umido che porta via il vapore dei riscaldamenti e la condensa del mio respiro. Rumori d'auto giungono dal basso, la voce di una donna che alla finestra di un altro palazzo parla al telefono, sorseggiando caffe' e fumando. Le grida giocose dei bimbi di una scuola che non posso vedere fanno da contrasto ad un basso cielo ineguale e grigio, con sbiadite aperture agli orizzonti. Sotto di me, da un lato la strada col suo movimento di auto, pedoni e voci, dall'altro la fila dei rear gardens, dove l'unica cosa che si muove e' la grigio-verde chioma di un eucalipto smossa dal vento.
Me ne sto qui, seduto su un gradino, in attesa. E penso, penso. Penso sempre le stesse cose, in un circolo vizioso. Penso e non vedo l'uscita. Forse stabilire delle regole, imparare a fare cose che non so fare. Pensieri, cortigiani della mia mente, fasulli mentitori che mi celate l'intero disegno.
In these days, when Fynyass, King in Winter, seemed defeated but came back leading his cold winds army, I'm living the legend in which Isis is split in pieces instead of hers brother-groom Osiris. I'm watching this city from on high, standing on this roof garden, where a humid cold wind takes away heating vapour and my condensed breath. Cars noises come from below, the voice of a woman who stands at a window, speaking at the phone, drinking coffee and smoking. Kids shouts of joy in a school which I can't see make a contrast to a low, uneven and grey sky with faded gaps at the horizons. Below me, the road on one side, with its cars, people and voices movement; on the other side the rear gardens lane, where just a green-grey eucalyptus crown is moved by the wind.
I stay here, sitting on this step, awaiting. And I think and think again. I think always the same things, in a vicious circle. I think and can't see exit. Maybe by setting rules, learning to do things that I'm not able to do. Thoughts, sycophants of my mind, fake liars who conceal me the whole design.
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