Wednesday 10 April 2013

L'amore al tempo dei Riots: ingenuita'

     Neanche questa volta arriveremo ai Riots, mi spiace. E neanche si parlera' di amore. Non so perche', ma questo racconto ha preso una strada sinuosa. Chi volesse conoscere gli accadimenti precedenti puo' leggere qui e qui.
     Devo precisare una cosa. Prima di venire a Londra l'uso che facevo di internet era, diciamo, limitato. Ovvero email, ricerche relative al mio lavoro o ai racconti che scrivevo, qualche videogioco, notizie (quelle che mi resero un cane rabbioso e fecero della mia vita qualcosa che non andava bene) e un poco, ma giusto un poco, senza esagerare, di YouPorn. No! Ehm... intendevo scrivere YouTube. Non so perche' ho scritto YouPorn. Non intendevo assolutamente scrivere YouPorn. Allora, oggigiorno chi e' che non fa un uso anche se minimo di YouPo...YouTube. Chi? Dunque, l'uso che facevo di internet era questo. Niente social network, niente chat o altre simili cose.
      Una domanda. Ma secondo voi, l'aver scritto YouPorn cosi' tante volte, aumentera' la visibilita' di questo post nelle ricerche su Google?
     Torniamo a noi. Insomma, un uso di internet piuttosto contenuto. Una volta arrivato a Londra, pero', l'uso di internet e' esploso. Non immediatamente, anzi, i primi due mesi non avevo neanche un computer ma un fake cinese dell'iPad: l'ePad con la prima versione della piattaforma Android, che mi e' andato in palla per colpa dei filtri al wi-fi gratuito di una biblioteca quando provai ad andare su YouPorn. Aridaie!! Quando provai ad andare su YouTube. A dire il vero era la mia mail di Libero che venica scambiata per un sito poco per bene, e forse neanche a torto.
      Insomma, dopo due mesi durante i quali la vita sociale si era ridotta a zero, dopo la spagnola con la quale ero uscito un week-end gli unici contatti erano stati polacchi che mi parlavano in polacco e il mio datore di lavoro che parlava una lingua ancor piu' incomprensibile del polacco, ripiegai su internet. Tra l'altro su suggerimento del mio datore di lavoro, al quale avevo chiesto quali fossero i metodi migliori per conoscere delle donne a Londra. La risposta fu: o vai in un pub, o su un sito di date on line. Ora, andare in un pub da solo, pensavo si sarebbe risolto nel bere da solo, quindi optai per il date on line, cosa molto comune qui a Londra, in realta'. Avrei dovuto tenere conto da che persona il suggerimento arrivava. Da uno che per tirarmi su il morale quando gli dissi che il mio matrimonio era finito mi porto' allo Scott Flying Man dietro la stazione di King's Cross, dove servivano la "1 pound beer", ovvero prima pagavi la birra a prezzo normale e poi pagavi 1 sterlina per ogni spogliarello a cui volevi assistere nel retro.
      Fra le email ricevute in quei giorni, guarda caso, c'era pure l'offerta di un sito di date on line: 5 pounds per 8 giorni. Feci la sottoscrizione ed ovviamente non notai la casella pre-barrata che io avrei dovuto deselezionare se non volevo l'iscrizione ad un paio di altri siti amici. Spesa totale: 75 pounds per un' iscrizione di un mese al sito di date on line, al sito di hot date on line e alla erotic chat. Ora, c'ho l'erotic chat e non la uso? Sarebbe uno spreco. Del resto non e' che avessi molto da fare al venerdi' e sabato sera, a quei tempi.
      Cosi', venerdi' e sabato cominciai a fare le ore piccole al computer. Facendo ben poco, a dire il vero. Controllando messaggi che mi suonavano fasulli e rifiutando inviti a spogliarelli on line per i quali ero stato "selezionato in un gruppo ristretto". Di chat degne di questo nome ne ebbi due: la prima mi indirizzo' verso un sito di malware, che ovviamente evitai. Feci presente la cosa alla tipa con la quale chattavo e lei mi assicuro' che non era possibile. Al che ci riprovai ottenendo lo stesso allarme. Espressi i miei dubbi e la tipa allora mi chiese se la raggiungevo su quel sito oppure no. "Wait for me", le risposi, pensando al nostro "Aspettami, vai". Che non aveva capito me ne resi conto quindici minuti dopo, quando mi mando' un altro messaggio: "Ma vieni o no?" "Just few minutes, please." Chissa' se sta ancora la' ad aspettare? 
      La seconda occasione di chattare lo ebbi con un contatto che aveva anche la foto: mostrava il dolce visino sorridente di una ragazza carina. "Why are you still awake?" chiesi. Giuro che mi pareva strano che fosse ancora sveglia. "Can't sleep." fu la risposta. E io mi immaginai anche la vocina dolce e soave con la quale aveva pronunciato le parole. Seriamente preoccupato le risposi, con la grande ingenuita' di chi non ha mai usato chat e social network: "If you drink a cup of hot milk on the evening you should sleep easier."
     Ovviamente non mi ha piu' risposto.

    Bene, dopo avervi svelato quanto fossi ingenuo meno di due anni fa riguardo certe cose (che ci crediate o meno e' tutto vero), vi lascio con un videoclip: Internet is for porn!



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