Monday 13 June 2016

Blue Hills


Quest'isola e' in bianco e nero: ad Est, i bianchi, i ricchi, i turisti indifferenti, che si riversano lungo le strade abbastanza carine degli insediamenti turistici per la loro insana mania di fare jogging e mantenersi in forma. Ad Ovest il suo negativo: la comunita' nera, di locals e immigrati, con meno soldi, inconsapevoli per lo piu', che hanno cominciato a replicare la mania bianca e si riversano lungo la highway nel tentativo di entrare in forma. 
Sono uscito per una corsetta, questo pomeriggio, io che vivo ad ovest, ma non certo lungo la highway. Ho preferito Blue Hills Road, probabilmente non una delle zone piu' sicure dell'isola per un bianco, ma sicuramente un luogo con piu' fascino degli insediamenti per ricchi e turisti. E indubbiamente con piu' fascino della highway. Corre lungo la spiaggia a nord dell'isola, coi suoi barretti a bordo della spiaggia e i piccoli grill all'aperto che servono pesce e carne; coi ristoranti con muretti fatti di grosse conchiglie cementate e la security nel parcheggio; con l'oceano in vista e barche tirate in secco su letti di Beach Creeper; con punti in cui la strada e' stretta fra cespugli di Seagrape e agavi dagli svettanti steli legnosi, alti svariati metri e portanti mazzi di fiori sulla cima e sentieri che conducono alla spiaggia delimitati da file di grosse conchiglie; con case i cui portici sono occupati da greggi di capre e le vacche ruminano nei piccoli cimiteri a bordo strada; con statue in stile indocinese sedute su sofa' all'ombra di fiammeggianti alberi fioriti di poinciana; con le sue innumerevoli chiese e i cani selvatici che in due distinte occasioni mi si sono avventati contro (sono fottutamente svelti ad evitare i calci, ma aiutano a mantenere un passo sostenuto nella corsa); con la sua colorata costellazione di cocci di vetro a bordo strada e bottiglie di birra pronte ad andare in pezzi per prendere il loro giusto posto in questo firmamento terrestre; con i suoi laghetti salmastri di acque brune alimentati dall'alta marea e le macchie di arbusti che li circondano pieni di spazzatura; con auto rottamate negli spiazzi davanti alle case per la rivendita di pezzi di ricambio o bruciate ed abbandonate a bordo strada. Mi chiedo se lo spirito di questa terra risieda ancora qui, nascosto nella macchia sempre piu' ridotta, o se ci osservi dalle masse galleggianti di alghe celato fra le onde. O se ne sia andato via offeso dall'incuranza degli uomini per la sua casa.

Una corsa di una decina di chilometri in tutto, fra andata e ritorno, per sudare fuori dal mio corpo i fantasmi che mi accompagnano. E poi un tuffo nell'oceano per lavarli via dalla mia pelle. Con un granchio che mi ha pizzicato il tallone, per poi velocemente tornare a nascondersi sotto la sabbia del fondale una volta capito che la preda era troppo grossa per lui. Non ha funzionato, i miei fantasmi sono ancora con me. Ma per lo meno la stanchezza del mio corpo, i miei muscoli contratti hanno reso la loro voce piu' fievole rispetto a questa  mattina.

PS Non ho idea da dove la localita' prenda il suo nome, dato che di colline nei paraggi non ce ne sono. Ma c'e' pure una localita' chiamata Blue Mountain, quando l'altura piu' elevata dell'isola rassomiglia ad un brufolo.

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