Monday, 13 July 2020

Non preoccupatevi delle statue che vengono abbattute

Traduco un articolo del giornalista Peter Hitchens pubblicato sul suo blog il 14 giugno. Come spiegato nel mio post precedente, l'articolo va letto con la chiave del Neo Medioevo Post-Moderno.


Con la sinistra che ora controlla ogni leva di potere, non possiamo aspettarci niente di meno che un cambio di regime.

 

Cio’ che stiamo vedendo accadere e’ un cambio di regime. Questo e’ il motivo per cui queste strane folle hanno cominciato ad assembrarsi intorno ad antichi e dimenticati monumenti chiedendone la rimozione e distruzione.

Non sanno cosa vogliono, non capiscono cosa stanno distruggendo. Ma questo non ha piu’ importanza. Credono che sia arrivato il loro momento e potrebbero anche avere ragione.

E’ per questo che il memoriale a Winston Churchill e il Cenotafio stesso sono stati vergognosamente inscatolati con pannelli di legno giovedi’ note: un atto di conciliazione, se ma ice ne fu uno.

E’ per questo che i capi della polizia si inginocchiano come schiavi conquistati davanti al nuovo dio della Coscienza Sociale e che i leader del partito Labour fanno altrettanto. L’ho gia’ visto succedere, ma solo quando le cose si muovevano nella direzione opposta.

Allora, quando l’impero sovietico crolla’ ed una cosa maligna scomparve dal mondo, era una questione di gioia. L’assassino di massa Vladimir Lenin e l’ altrettanto sanguinario responsabile della polizia segreta Felix Dzerzhinsky furono tirati giu’ dai loro piedistalli da una popolazione stanca di essere governate dai loro eredi.

Questa volta, mentre armate ignoranti cercano l’annichilimento della Gran Bretagna, tutto cio’ e’ terrificante. Non diro’ come tutto questo finira’, ne’ posso affermare che sapevo sarebbe successo. Ma posso dire che ebbi un’istintiva paura che qualcosa di male stesse per accadere quando la nazione comincio’ la sua folle e selvaggia chiusura forzata in marzo.

Negli anni ho imparato a fidarmi del mio istinto: prendere un certo treno, fare quella telefonata, girare ad un preciso angolo. Quando ho dato ascolto al mio istinto ne ho tratto giovamento o salvato da cose spiacevoli. Quando invece l’ho ignorato ne ho ricevuto danno. Magari e’ qualcosa ereditato dai nostri antenati, o imparato con decenni di esperienza. O un misto dei due.

Ma nelle occasioni cruciali conosciamo piu’ di quanto crediamo di conoscere. E mentre le citta’ cominciavano ad oscurarsi e svuotarsi, e il mondo come lo conoscevamo cominciava a chiudere, ho avuto paura che non avremmo rivisto le luci come erano state fino ad allora. E’ stato come l’inizio di una guerra senza limiti, resa piu’ sconcertante perche’ pareva che non dovesse avere fine.

Non era dovuto solo alla pandemia e alla completamente eccessiva risposta ad essa. E’ stato come se la morte della principessa Diana e la caduta delle Torri Gemelle fossero fuse in un’unica grande reazione di irrazionalita’ e panico.

La morte di Diana fu la Dittatura del Dolore, in cui anche le piu’ riverite parti dell’establishment dovettero piegarsi alla folla. “Mostraci che ti importa!” urlavano I titoli dei giornali. E male incorse a chi non lo fece.

Quindi venne l’11 settembre del 2001 e la Dittatura della Sicurezza. Nessun argomento reggeva davanti alla proclamazione che la sicurezza era di primaria importanza. E, volontariamente, tutti noi facemmo un falo’ delle nostre liberta’, erroneamente convinti che I nostril governi non se ne sarebbero avvantaggiati.

Ora e’ giunta la Dittatura della Paura. Non e’ il largamente immaginario fattore “R” che guida ail nostro debole governo, che sta appena cominciando a comprendere quanto danno abbia fatto e quanto difficile sara’ porvi rimedio. A guidare il governo e’ il fattore “F”, il numero di persone spaventate e rese pateticamente timide dalla viscida e falsa affermazione che eravamo tutti messi a rischio da una terribile e devastante malattia.

Il numero dei morti e’ enormemente ingrossato da un sistema di registrazione incredibilmente negligente che non fa distinzioni fra chi muore di Covid-19 e chi muore d’altro ma potrebbe essere stato infettato dal Covid. Molti di coloro che sono morti di Covid-19 sono certamente stati vittime del fallimento del Governo di proteggere i piu’ vulnerabili, ovvero i residenti delle case di cura.

Il triste ma innegabile fatto che questo virus e’ scarsamente pericoloso per i giovani e le persone sane, ma che e’ particolarmente mortale per i vecchi e i malati, e’ ormai accertato oltre ogni dubbio.

L’iniziale dichiarazione dell’Imperial College di Londra che mezzo milione di persone sarebbe potuto morire se non fossero state prese rigide misure di quarantena e’ stato totalmente screditato da altri esperti, i quali credono che i metodi e algoritmi dell’Imperial College sono, a metterla leggera, senza alcuna speranza sbagliati.

Eppure, il portavoce dell’Imperial College, il Prof. Neil Ferguson (che e’ stato beccato ad ignorare il suo stesso consiglio con una fidanzata), ha avuto l’incredibile faccia tosta di dichiarare che quelle stesse regole che lui aveva sprezzantemente ignorato, sarebbero dovute essere introdotte addirittura prima. Per contrasto, Sunetra Gupta, Professore di Epidemiologia Teorica all’Universita’ di Oxford, ha dichiarato che la quarantena sarebbe dovuta essere rimossa immediatamente.

Grazie alla sfacciata disonesta’ e disonesto pregiudizio della BBC, ed anche alla vergognosamente cattiva copertura di molti giornali, milioni di cittadini sono completamente ignari del fatto che l’intera base delle decisioni del Governo e’ stata distrutta da esperti scientifici. Addirittura la verita’ riguardo la Svezia, che non ha imposto la quarantena, e’ stata completamente oscurata da un incessante e ostile campagna mediatica.

La Svezia ha imitato la Gran Bretagna in una cosa: ha fallito nel proteggere le case di cura, col risultato di un numero di morti piu’ alto di cio’ che sarebbe dovuto essere. Ma anche cosi’, la sua esperienza (insieme a quella del Giappone) mostra chiaramente che non c’e’ collegamento tra la quarantena e il numero dei morti.

Le incessanti dichiarazioni del Governo e della BBC che la quarantena ha protetto l’NHS semplicemente non sono basate sui fatti. L’NHS non ha mai corso il rischio di essere sopraffatto. Il picco delle morti da Covid e’ stato raggiunto l’8 aprile, troppo presto per essere stato il risultato della quaratena, annunciata il 23 marzo e cominciata il giorno dopo.

Infatti, la nazione col piu’ alto numero di morti per milione e’ il Belgio, con 843 morti per milione. Eppure il Belgio ha introdotto una delle quarantene piu’ strette e severe del pianeta. La Svezia, senza la quarantena, ha avuto 472 morti per milione.

I 620 morti per milione della Gran Bretagna possono essere stati gonfiati dalla negligenza nelle registrazioni, ma difficilmente indica che soffocando la nostra economia e interferendo pesantemente nelle liberta’ personali abbiamo fatto meglio della Svezia. Il Giappone, che non ha introdotto la quarantena, ha avuto appena piu’ di 7 (esattamente, 7) morti per milione.

E’ come se alcune istituzioni, incluse le nostre, avessero voluto una crisi e abbiano usato il loro potere di controllo sulle informazioni per ottenerne una. E tutt’ora continua. Domani, una data simbolica che mai dovra’ essere dimenticata, i viaggiatori di treni e autobus saranno costretti ad indossare una museruola o non potranno viaggiare.

Le basi legali di tutto cio’ sono altamente dubbie. Quelle mediche lo sono addirittura di piu’. Queste museruole sono state descritte come avere contro i virus la stessa efficacia di una recizione di rete metallica contro le zanzare.

Come il distinto patologo Dr John Lee ha chiesto, dope avere esaminato ripetute volte le prove portate a favore, “c’e’ nessuna delle motivazioni date per obbligare ad indossare alle persone delle maschere in pubblico e al lavoro (ad esclusione di un ambiente ospedaliero) che non sia dubbia? Sicuramente il livello per un obbligo dovrebbe essere maggiore di “forse” e “probabilmente.””

Sono abbastanza sicuro che queste misure, come gli arresti domiciliari e il divieto di prendere il sole che sono venuti prima, hanno un altro scopo. Ci stanno abituando a farci dire cosa fare. Stai la’. Aspetta qui. Non usare contanti. Non oltrepassare quella linea. Stanno permanentemente modificando la relazione fra l’individuo e lo stato.

Non solo il Governo, ora, puo’ dirci dove dobbiamo vivere e quando o se possiamo uscire. Non solo ci puo’ dire con chi possiamo dormire (eccettuato il Professor Ferguson, a cui dopo aver sfacciatamente rotto queste regole e’ ancora permesso di pontificare). Adesso puo’ addirittura dirci cosa indossare.

Questo e’ qualcosa a cui non mi sono piu’ dovuto sottoporre sin dai tempi della scuola. Cio’ che e’ ancor piu’ sorprendente e’ che mi possa dire cosa devo indossare sulla mia faccia, che e’ qualcosa di particolarmente personale e quindi piu’ intrusivo.

Mi ricordo bene il senso di liberazione provato il giorno che lasciai la mia scuola preparatoria in Devon per l’ultima volta e gettai il mio fastidioso berretto da un alto viadotto (era una tradizione della scuola), mentre il treno mi portava verso il mondo dei grandi in cui desideravo entrare.

Tutti i seguenti sforzi di farmi indossare qualcosa del genere sono falliti. Immediatamente, quando la quarantena e’ cominciata, ho visto tanto di tutto questo arrivare. Era chiaramente iuna rivoluzione. E mentre le settimane si trascinavano, qualcos altro divenne chiaro. Il tempo effettivo della sua durata era importante.

Durante queste lunghe e oziose settimane, abbiamo piano piano dimenticato chi eravamo prima, come vivevamo, cosa pensavamo, cosa ci aspettavamo dalla vita. Io credo che forze ostili alla nostra nazione, alla sua storia e natura, abbiano visto tutto questo come un’opportunita’. Probabilmente incredule all’inizio, hanno poi realizzato che i britannici sono effettivamente divenuti deboli, al punto da accettare assurdi diktat e credere alle dichiarazioni piu’ ridicole.

Queste forze hanno anche notato che le precedentemente grandi istituzioni - la chiesa, il Parlamentom la polizia, le forze armate, maggior parte della stampa, le universita’ – vi si sono sottomesse senza niente piu’ di un sospiro. E lo stesso ha fatto cio’ che rimane delle nostre grandi compagni industriali e commerciali.

C’era, su tutto cio’, un’atmosfera sempre piu’ febbricitante. Privati della loro routine e della cerchia di amicizie, molte persone sono divenute logorate e suggestionabili.

Erano scontente ma non era loro permesso protestare contro cio’ che le opprimeva, la quarantena, dato che da ogni parte era stato detto loro che era necessaria. Una scintilla qualsiasi avrebbe potuto incendiare questo ricco mix.

La scintilla fu la morte a Minneapolis, una citta’ che la maggior parte dei britannici non vedra’ mai, di George Floyd. Vedere le folle rivoltarsi e saccheggiare in USA ha reso la sinistra radicale britannica gelosa.

E cosi’ la sinistra radicale ha importato la protesta, convertendola in indignazione verso alcune statue impolverate, e mettendo le strade a ferro e fuoco. L’altra settimana ho partecipato a una di queste dimostrazioni contro la statua di Cecil Rhodes a Oxford. Ho vissuto in Oxford per piu’ di 50 anni e la cosa mi ha interessato, non certo perche’ mi importi in particolar modo per questa mediocre scultura di un uomo discutibile.

L’evento era estremamente incoerente, spostandosi da una vaga furia contro il da lungo tempo morto Rhodes, alla preoccupazione per l’oppressione della Papua dell’Ovest, alle urla contro il colonialismo. Per quanto ne sappia, la Cina e’ l’ultimo grande potere coloniale rimasto. Pechino sta indubbiamente stuprando l’Africa su una scale che Cecil Rhodes non si e’ mai sognato.

Ma questa gente non riesce a forzare se stessa ad attaccare quel particolare regime. A volte penso che la sinistra radicale sia piu’ nostalgica dell’Impero Britannico che qualsiasi colonnello dell’Esercito Indo-britannico sia mai stato.

La sinistra ne ha bisogno per odiarlo. La sua indubbia morte le da’ fastidio. Io sono divenuto brevemente famoso perche’, quando la folla fu invitata a sedersi per 8 minuti e 46 secondi, coi pugni serrati, per commemorare Floyd, io non mi sono unito. Uno dei dimostranti mi ha accusato di rifiutarmi di “taking the knee.” (abbassarmi sul ginocchio).

E’ vero, mi sarei rifiutato di farlo se me lo avessero chiesto, ma nei fatti i dimostranti stavano “taking the buttock” (abbassandosi sulle chiappe), una cosa alquanto differente. La cosa importante riguardo questi contestatori, lodati dal Partito Laburista e rispettati dai capi di polizia, e’ che sta aiutando a rinforzare il nuovo establishment e a distruggere il vecchio.

Hanno gia’ reso quasi impossibile esprimere opinioni tradizionali, normali, cristiano-conservative e patriottiche. Usando i social media come una forma di disciplina hanno forzato chiunque, inclusa la multimilionaria di sinistra  J.K.Rowling, ad aver paura di loro.

Chiunque, come la Rowling ha imparato la scorsa settimana, puo’ ora essere “cancellato” – la nuova, agghiacciante parola per indicare l’obliterazione cui sottopongono le loro vittime. La Rowling e’ stata perseguita per aver detto la cosa sbagliata riguardo il tema transgender. Infatti, non esiste la cosa giusta da dire. So da anni che e’ inutile provare a rispondere con correttezza e ragione alla nuova ortodossia.

Indipendentemente da quanto attentamente e generosamente io possa discutere, sarei comunque denunciato per crimine di pensiero. Non si puo’ essere corretti, ne’ e’ possibile sapere se si e’ corretti. Questo e’ il trucco.

Nessun vero dibattito puo’ avvenire in queste condizioni. E dove non c’e’ dibattito non c’e’ liberta’. Per anni, ma senza alcun effetto, ho indicato il fatto che la polizia era da tempo stata infiltrata dal pensiero della sinistra radicale.

Nel 2004 misi in guardia che Cressidra Dick sarebbe diventato il primo Commissario donna della Metropolitan Police (polizia di Londra) quando notai i suoi esperimenti di “negoziazione” coi dimostranti invece di reclamare le strade da loro occupate.

Ho indicato che i dolci mandelsoniani e blairiani Euro-comunisti erano decisamente piu’ pericolosi del crudo e ovvio marxismo di Jeremy Corbyn.

Ora, mentre Sir Keir Starmer (il capo procuratore che si rifiuto’ di inquisire il maxi-pedofilo Jimmy Savile), un altro che si e’ intrattenuto con una setta trotskysta negli anni 80, si inginocchia come un supplicante alla nuova ortodossia, chi ha il coraggio di dire che sia un “moderato”?

La gente credeva che questa schiumante e intollerante ideologia di sinistra non avesse importanza o fosse un problema minore al margine della nostra societa’. Ma nei fatti, era la prima ondata di questa nuova ortodossia che a breve dominera’ tutte le nostre vite. Ed e’ la Covid mania che ha reso questo nuovo trionfo cosi’ vicino.

Perche’ i Tories (il Partito Conservatore) – al governo ma non al potere- negli ultimi mesi ha fatto alla sinistra militante un grandissimo favore. Si e’ autodistrutto: gli elettori non perdoneranno il disastro in cui ha trasformato le loro vite e l’economia, soprattutto quando verra’ presentato il conto di tutto cio’ e l’inevitabile indagine pubblica dimostrera’ quanto avessero torto.

Il governo Johnson sta tenendo calda Downing Street per Sir Keir e la sua legione di blairiani. Ma questa volta sara’ molto peggio che nel 1997, quando i blairiani si mossero piano e cautamente, timorosi di poter svegliare le forze conservatrici.

Perche’ le passate settimane hanno anche dimostrato che tutti i pilastri della civilta’ e liberta’ britannica sono vuoti e marciti, pronti per una rivoluzione culturale devastante come quella lanciata da Lenin e Dzerzhinsky a San Pietroburgo nel 1917.

Eccetto che questa volta non sara’ necessario assaltare il Palazzo d’Inverno, impossessarsi della stazione dei treni, della centrale telefonica e delle caserme. La sinistra e’ gia’ in controllo di ogni leva di potere e influenza, dalle scuole che i Tories hanno paura di riaprire alla polizia, l’amministrazione pubblica, i tribunali e la BBC.

E’ un cambio di regime. Non preoccupatevi troppo delle statue che vengono ora abbattute. Significano sorprendentemente poco. Preoccupatevi piuttosto di quelle che verranno presto erette e di cosa esse rappresenteranno. Magari i nostri nipoti avranno il coraggio di abbatterle.


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