Traduco un articolo del giornalista Peter Hitchens pubblicato sul suo blog il 14 giugno. Come spiegato nel mio post precedente, l'articolo va letto con la chiave del Neo Medioevo Post-Moderno.
Con la sinistra che ora controlla ogni leva di potere, non possiamo
aspettarci niente di meno che un cambio di regime.
Cio’
che stiamo vedendo accadere e’ un cambio di regime. Questo e’ il motivo per cui
queste strane folle hanno cominciato ad assembrarsi intorno ad antichi e
dimenticati monumenti chiedendone la rimozione e distruzione.
Non
sanno cosa vogliono, non capiscono cosa stanno distruggendo. Ma questo non ha
piu’ importanza. Credono che sia arrivato il loro momento e potrebbero anche
avere ragione.
E’
per questo che il memoriale a Winston Churchill e il Cenotafio stesso sono
stati vergognosamente inscatolati
con pannelli di legno giovedi’ note: un atto di conciliazione, se ma ice ne fu
uno.
E’ per questo che i capi della polizia si inginocchiano
come schiavi conquistati davanti al nuovo dio della Coscienza
Sociale e che i leader del partito Labour fanno altrettanto. L’ho gia’ visto
succedere, ma solo quando le cose si muovevano nella direzione opposta.
Allora,
quando l’impero sovietico crolla’ ed una cosa maligna scomparve dal mondo, era
una questione di gioia. L’assassino di massa Vladimir Lenin e l’ altrettanto
sanguinario responsabile della polizia segreta Felix Dzerzhinsky furono tirati
giu’ dai loro piedistalli da una popolazione stanca di essere governate dai
loro eredi.
Questa
volta, mentre armate ignoranti cercano l’annichilimento della Gran Bretagna,
tutto cio’ e’ terrificante. Non diro’ come tutto questo finira’, ne’ posso
affermare che sapevo sarebbe successo. Ma posso dire che ebbi un’istintiva
paura che qualcosa di male stesse per accadere quando la nazione comincio’ la
sua folle e selvaggia chiusura forzata in marzo.
Negli
anni ho imparato a fidarmi del mio istinto: prendere un certo treno, fare quella
telefonata, girare ad un preciso angolo. Quando ho dato ascolto al mio istinto
ne ho tratto giovamento o salvato da cose spiacevoli. Quando invece l’ho
ignorato ne ho ricevuto danno. Magari e’ qualcosa ereditato dai nostri
antenati, o imparato con decenni di esperienza. O un misto dei due.
Ma
nelle occasioni cruciali conosciamo piu’ di quanto crediamo di conoscere. E
mentre le citta’ cominciavano ad oscurarsi e svuotarsi, e il mondo come lo
conoscevamo cominciava a chiudere, ho avuto paura che non avremmo rivisto le
luci come erano state fino ad allora. E’ stato come l’inizio di una guerra
senza limiti, resa piu’ sconcertante perche’ pareva che non dovesse avere fine.
Non
era dovuto solo alla pandemia e alla completamente eccessiva risposta ad essa.
E’ stato come se la morte della principessa Diana e la caduta delle Torri
Gemelle fossero fuse in un’unica grande reazione di irrazionalita’ e panico.
La
morte di Diana fu la Dittatura del Dolore, in cui anche le piu’ riverite parti
dell’establishment dovettero piegarsi alla folla. “Mostraci che ti importa!”
urlavano I titoli dei giornali. E male incorse a chi non lo fece.
Quindi
venne l’11 settembre del 2001 e la Dittatura della Sicurezza. Nessun argomento
reggeva davanti alla proclamazione che la sicurezza era di primaria importanza.
E, volontariamente, tutti noi facemmo un falo’ delle nostre liberta’,
erroneamente convinti che I nostril governi non se ne sarebbero avvantaggiati.
Ora e’ giunta la Dittatura della Paura. Non e’ il largamente immaginario fattore “R” che guida ail nostro debole governo, che sta appena cominciando a comprendere quanto danno abbia fatto e quanto difficile sara’ porvi rimedio. A guidare il governo e’ il fattore “F”, il numero di persone spaventate e rese pateticamente timide dalla viscida e falsa affermazione che eravamo tutti messi a rischio da una terribile e devastante malattia.
Il
numero dei morti e’ enormemente ingrossato da un sistema di registrazione incredibilmente
negligente che non fa distinzioni fra chi muore di Covid-19 e chi muore d’altro
ma potrebbe essere stato infettato dal Covid. Molti di coloro che sono morti di
Covid-19 sono certamente stati vittime del fallimento del Governo di proteggere
i piu’ vulnerabili, ovvero i residenti
delle case di cura.
Il triste ma innegabile fatto che questo virus e’
scarsamente pericoloso per i giovani e le persone sane, ma che e’
particolarmente mortale per i vecchi e i malati, e’ ormai accertato oltre ogni
dubbio.
L’iniziale dichiarazione dell’Imperial College di Londra
che mezzo milione di persone sarebbe potuto morire se non fossero state prese
rigide misure di quarantena e’ stato totalmente screditato da altri esperti, i
quali credono che i metodi e algoritmi dell’Imperial College sono, a metterla
leggera, senza alcuna speranza sbagliati.
Eppure, il portavoce dell’Imperial College, il Prof. Neil
Ferguson (che e’ stato beccato ad ignorare il suo stesso consiglio con una fidanzata),
ha avuto l’incredibile faccia tosta di dichiarare che quelle stesse regole che
lui aveva sprezzantemente ignorato, sarebbero dovute essere introdotte
addirittura prima. Per contrasto, Sunetra Gupta, Professore di Epidemiologia
Teorica all’Universita’ di Oxford, ha dichiarato che la quarantena sarebbe
dovuta essere rimossa immediatamente.
Grazie alla sfacciata disonesta’ e disonesto pregiudizio
della BBC, ed anche alla vergognosamente cattiva copertura di molti giornali,
milioni di cittadini sono completamente ignari del fatto che l’intera base
delle decisioni del Governo e’ stata distrutta da esperti scientifici.
Addirittura la verita’ riguardo la Svezia, che non ha imposto la quarantena, e’
stata completamente oscurata da un incessante e ostile campagna mediatica.
La Svezia ha imitato la Gran Bretagna in una cosa: ha
fallito nel proteggere le case di cura, col risultato di un numero di morti piu’
alto di cio’ che sarebbe dovuto essere. Ma anche cosi’, la sua esperienza
(insieme a quella del Giappone) mostra chiaramente che non c’e’ collegamento
tra la quarantena e il numero dei morti.
Le incessanti dichiarazioni del Governo e della BBC che
la quarantena ha protetto l’NHS semplicemente non sono basate sui fatti. L’NHS
non ha mai corso il rischio di essere sopraffatto. Il picco delle morti da
Covid e’ stato raggiunto l’8 aprile, troppo presto per essere stato il
risultato della quaratena, annunciata il 23 marzo e cominciata il giorno dopo.
Infatti, la nazione col piu’ alto numero di morti per
milione e’ il Belgio, con 843 morti per milione. Eppure il Belgio ha introdotto
una delle quarantene piu’ strette e severe del pianeta. La Svezia, senza la
quarantena, ha avuto 472 morti per milione.
I 620 morti per milione della Gran Bretagna possono
essere stati gonfiati dalla negligenza nelle registrazioni, ma difficilmente
indica che soffocando la nostra economia e interferendo pesantemente nelle
liberta’ personali abbiamo fatto meglio della Svezia. Il Giappone, che non ha
introdotto la quarantena, ha avuto appena piu’ di 7 (esattamente, 7) morti per
milione.
E’ come se alcune istituzioni, incluse le nostre,
avessero voluto una crisi e abbiano usato il loro potere di controllo sulle
informazioni per ottenerne una. E tutt’ora continua. Domani, una data simbolica
che mai dovra’ essere dimenticata, i viaggiatori di treni e autobus saranno
costretti ad indossare una museruola o non potranno viaggiare.
Le basi legali di tutto cio’ sono altamente dubbie.
Quelle mediche lo sono addirittura di piu’. Queste museruole sono state
descritte come avere contro i virus la stessa efficacia di una recizione di
rete metallica contro le zanzare.
Come il distinto patologo Dr John Lee ha chiesto, dope
avere esaminato ripetute volte le prove portate a favore, “c’e’ nessuna delle motivazioni
date per obbligare ad indossare alle persone delle maschere in pubblico e al
lavoro (ad esclusione di un ambiente ospedaliero) che non sia dubbia? Sicuramente il livello per un
obbligo dovrebbe essere maggiore di “forse” e “probabilmente.””
Sono abbastanza sicuro
che queste misure, come gli arresti domiciliari e il divieto di prendere il
sole che sono venuti prima, hanno un altro scopo. Ci stanno abituando a farci
dire cosa fare. Stai la’. Aspetta qui. Non usare contanti. Non oltrepassare
quella linea. Stanno permanentemente modificando la relazione fra l’individuo e
lo stato.
Non solo il Governo,
ora, puo’ dirci dove dobbiamo vivere e quando o se possiamo uscire. Non solo ci
puo’ dire con chi possiamo dormire (eccettuato il Professor Ferguson, a cui
dopo aver sfacciatamente rotto queste regole e’ ancora permesso di
pontificare). Adesso puo’ addirittura dirci cosa indossare.
Questo e’ qualcosa a cui
non mi sono piu’ dovuto sottoporre sin dai tempi della scuola. Cio’ che e’
ancor piu’ sorprendente e’ che mi possa dire cosa devo indossare sulla mia faccia,
che e’ qualcosa di particolarmente personale e quindi piu’ intrusivo.
Mi ricordo bene il senso
di liberazione provato il giorno che lasciai la mia scuola preparatoria in
Devon per l’ultima volta e gettai il mio fastidioso berretto da un alto
viadotto (era una tradizione della scuola), mentre il treno mi portava verso il
mondo dei grandi in cui desideravo entrare.
Tutti i seguenti sforzi
di farmi indossare qualcosa del genere sono falliti. Immediatamente, quando la
quarantena e’ cominciata, ho visto tanto di tutto questo arrivare. Era
chiaramente iuna rivoluzione. E mentre le settimane si trascinavano, qualcos altro
divenne chiaro. Il tempo effettivo della sua durata era importante.
Durante queste lunghe e
oziose settimane, abbiamo piano piano dimenticato chi eravamo prima, come vivevamo,
cosa pensavamo, cosa ci aspettavamo dalla vita. Io credo che forze ostili alla
nostra nazione, alla sua storia e natura, abbiano visto tutto questo come un’opportunita’.
Probabilmente incredule all’inizio, hanno poi realizzato che i britannici sono
effettivamente divenuti deboli, al punto da accettare assurdi diktat e credere alle
dichiarazioni piu’ ridicole.
Queste forze hanno anche
notato che le precedentemente grandi istituzioni - la chiesa, il Parlamentom la
polizia, le forze armate, maggior parte della stampa, le universita’ – vi si
sono sottomesse senza niente piu’ di un sospiro. E lo stesso ha fatto cio’ che
rimane delle nostre grandi compagni industriali e commerciali.
C’era, su tutto cio’, un’atmosfera
sempre piu’ febbricitante. Privati della loro routine e della cerchia di
amicizie, molte persone sono divenute logorate e suggestionabili.
Erano scontente ma non
era loro permesso protestare contro cio’ che le opprimeva, la quarantena, dato
che da ogni parte era stato detto loro che era necessaria. Una scintilla
qualsiasi avrebbe potuto incendiare questo ricco mix.
La scintilla fu la morte
a Minneapolis, una citta’ che la maggior parte dei britannici non vedra’ mai,
di George Floyd. Vedere le folle rivoltarsi e saccheggiare in USA ha reso la
sinistra radicale britannica gelosa.
E cosi’ la sinistra
radicale ha importato la protesta, convertendola in indignazione verso alcune
statue impolverate, e mettendo le strade a ferro e fuoco. L’altra settimana ho
partecipato a una di queste dimostrazioni contro la statua di Cecil Rhodes a
Oxford. Ho vissuto in Oxford per piu’ di 50 anni e la cosa mi ha interessato,
non certo perche’ mi importi in particolar modo per questa mediocre scultura di
un uomo discutibile.
L’evento era
estremamente incoerente, spostandosi da una vaga furia contro il da lungo tempo
morto Rhodes, alla preoccupazione per l’oppressione della Papua dell’Ovest,
alle urla contro il colonialismo. Per quanto ne sappia, la Cina e’ l’ultimo
grande potere coloniale rimasto. Pechino sta indubbiamente stuprando l’Africa
su una scale che Cecil Rhodes non si e’ mai sognato.
Ma questa gente non
riesce a forzare se stessa ad attaccare quel particolare regime. A volte penso
che la sinistra radicale sia piu’ nostalgica dell’Impero Britannico che
qualsiasi colonnello dell’Esercito Indo-britannico sia mai stato.
La sinistra ne ha
bisogno per odiarlo. La sua indubbia morte le da’ fastidio. Io sono divenuto
brevemente famoso perche’, quando la folla fu invitata a sedersi per 8 minuti e
46 secondi, coi pugni serrati, per commemorare Floyd, io non mi sono unito. Uno
dei dimostranti mi ha accusato di rifiutarmi di “taking the knee.” (abbassarmi sul ginocchio).
E’ vero, mi sarei
rifiutato di farlo se me lo avessero chiesto, ma nei fatti i dimostranti stavano
“taking the buttock” (abbassandosi
sulle chiappe), una cosa
alquanto differente. La cosa importante riguardo questi contestatori, lodati
dal Partito Laburista e rispettati dai capi di polizia, e’ che sta aiutando a
rinforzare il nuovo establishment e a distruggere il vecchio.
Hanno gia’ reso quasi
impossibile esprimere opinioni tradizionali, normali, cristiano-conservative e
patriottiche. Usando i social media come una forma di disciplina hanno forzato
chiunque, inclusa la multimilionaria di sinistra J.K.Rowling, ad aver paura di loro.
Chiunque, come la
Rowling ha imparato la scorsa settimana, puo’ ora essere “cancellato” – la nuova,
agghiacciante parola per indicare l’obliterazione cui sottopongono le loro vittime.
La Rowling e’ stata perseguita per aver detto la cosa sbagliata riguardo il
tema transgender. Infatti, non esiste la cosa giusta da dire. So da anni che e’
inutile provare a rispondere con correttezza e ragione alla nuova ortodossia.
Indipendentemente da
quanto attentamente e generosamente io possa discutere, sarei comunque
denunciato per crimine di pensiero. Non si puo’ essere corretti, ne’ e’
possibile sapere se si e’ corretti. Questo e’ il trucco.
Nessun vero dibattito
puo’ avvenire in queste condizioni. E dove non c’e’ dibattito non c’e’ liberta’.
Per anni, ma senza alcun effetto, ho indicato il fatto che la polizia era da
tempo stata infiltrata dal pensiero della sinistra radicale.
Nel 2004 misi in guardia
che Cressidra Dick sarebbe diventato il primo Commissario donna della
Metropolitan Police (polizia di Londra) quando notai i suoi esperimenti di “negoziazione”
coi dimostranti invece di reclamare le strade da loro occupate.
Ho indicato che i dolci
mandelsoniani e blairiani Euro-comunisti erano decisamente piu’ pericolosi del
crudo e ovvio marxismo di Jeremy Corbyn.
Ora, mentre Sir Keir
Starmer (il capo procuratore che si rifiuto’ di inquisire il maxi-pedofilo
Jimmy Savile), un altro che si e’ intrattenuto con una setta trotskysta negli
anni 80, si inginocchia come un supplicante alla nuova ortodossia, chi ha il
coraggio di dire che sia un “moderato”?
La gente credeva che
questa schiumante e intollerante ideologia di sinistra non avesse importanza o
fosse un problema minore al margine della nostra societa’. Ma nei fatti, era la
prima ondata di questa nuova ortodossia che a breve dominera’ tutte le nostre
vite. Ed e’ la Covid mania che ha reso questo nuovo trionfo cosi’ vicino.
Perche’ i Tories (il Partito
Conservatore) – al governo ma non al potere- negli ultimi mesi ha fatto alla sinistra
militante un grandissimo favore. Si e’ autodistrutto: gli elettori non perdoneranno
il disastro in cui ha trasformato le loro vite e l’economia, soprattutto quando
verra’ presentato il conto di tutto cio’ e l’inevitabile indagine pubblica
dimostrera’ quanto avessero torto.
Il governo Johnson sta tenendo
calda Downing Street per Sir Keir e la sua legione di blairiani. Ma questa
volta sara’ molto peggio che nel 1997, quando i blairiani si mossero piano e
cautamente, timorosi di poter svegliare le forze conservatrici.
Perche’ le passate
settimane hanno anche dimostrato che tutti i pilastri della civilta’ e liberta’
britannica sono vuoti e marciti, pronti per una rivoluzione culturale
devastante come quella lanciata da Lenin e Dzerzhinsky a San Pietroburgo nel
1917.
Eccetto che questa volta non sara’ necessario assaltare il Palazzo d’Inverno, impossessarsi della stazione dei treni, della centrale telefonica e delle caserme. La sinistra e’ gia’ in controllo di ogni leva di potere e influenza, dalle scuole che i Tories hanno paura di riaprire alla polizia, l’amministrazione pubblica, i tribunali e la BBC.
E’ un cambio di regime.
Non preoccupatevi troppo delle statue che vengono ora abbattute. Significano
sorprendentemente poco. Preoccupatevi piuttosto di quelle che verranno presto
erette e di cosa esse rappresenteranno. Magari i nostri nipoti avranno il
coraggio di abbatterle.
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