Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro:
«Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina,
e ogni casa divisa contro se stessa crolla...»
Luca 11:17
Oggi mi e' tornato in mente quando mi dicesti: "Tu ci hai messo nei guai e tu ci devi tirare fuori". Da li' in poi, anzi, da molto prima, non ho piu' potuto contare sul minimo aiuto da parte tua. Io avevo fatto i miei errori, non voglio dire che fosse stata solo sfortuna, ma se i membri di una famiglia non si aiutano reciprocamente, che senso ha stare insieme? Ma non era solo questo, guardando a cio' che e' successo dopo non si puo' negare che c'era altro, che non ti bastava metterti da parte e guardarmi mentre mi spezzavo la schiena per rimettere le cose a posto. Forse inconsciamente, ma volevi essere certa che non potessi arrivare a dire: "Ce l'ho fatta, ho tirato tutti fuori". Volevi essere certa che fallissi, dovevo ricevere la mia punizione. E cosi' hai cominciato a remare contro, a mettermi i bastoni fra le ruote, e quando dal tuo isolamento autoimposto non hai piu' potuto crearmi difficolta' sul lavoro hai reso i miei ritorni a casa una nuova guerra. Combattere su due fronti era troppo, in quel momento, e gli errori si sono aggiunti agli errori. E' stato completamente inutile dirti: "Non vuoi aiutarmi? D'accordo, non e' un problema. Solo lasciami tranquillo quando torno a casa." La tranquillita' a casa non e' ricomparsa fin quando non e' stato troppo tardi.
Bene. Mi hai visto fallire. E ora? Ora che io, tu e nostro figlio ne stiamo pagando le conseguenze, mi puoi dire se tutto cio' ha avuto un suo senso oppure no?
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