Thursday 22 May 2014

"Ryanair is bullshit!"

   Non so se oggi è stato un caso eccezionale o se non avevo mai notato prima a quante persone, per un motivo o per un altro, Ryanair rifiuta l'imbarco o fa in qualche modo perdere il volo. Forse l' ho notato solo oggi perché è toccato anche a me; del resto chi penserebbe che quella lunga coda all'ultimo desk nell'angolo è per chi è stato respinto al controllo bagagli?
    Ma andiamo per ordine. Stamani mi alzo alle 3:45, mi preparo e alle 4:30 esco di casa e cammino per 20 minuti fino alla fermata del bus perché nella mia zona non ci sono bus notturni. La camminata in sé non è niente di che, è farla trainandoti un trolley sui marciapiedi dissestati di Londra, fatti di un' infinità di asfalti e mattonelle diverse, con canalette di scolo che non scolano niente che ti tagliano il percorso, radici degli alberi che sollevano l'asfalto, lavori in corso da aggirare e rampe per le carrozzelle rese scivolose dalla pioggia che non è agevole. Poco male, arrivo alla fermata con largo anticipo, prendo un bus che prima delle 5 di mattina è già pieno al punto che l'autista non si ferma agli stop successivi. La faccia delle persone alle fermate mi fa capire che è la norma: del resto sono sempre di più coloro che invece dell'Underground prendono il bus per andare a lavoro, per risparmiare sull'abbonamento che aumenta del 10% ogni anno. Arrivo alla stazione dei pullman, anche lì in anticipo. Dopo 10 minuti arriva il pullman, salgo, e per le 5:20 siamo in viaggio verso Stansted. Alle 6:03 sto cercando sul display dell'aeroporto a quale desk devo andare. L'unica informazione che mi fornisce è che è aperto.
   Stansted non è grande, trovo subito dove dovevo recarmi. Ho un'ora prima del mio volo, in teoria più che a sufficienza per il check-in del bagaglio. Non fosse che l'aeroporto è già affollato. Ma da dove è arrivata tutta questa gente a quest'ora?! Perdo un poco di tempo in una coda per capire quale sia il desk specifico per il mio volo: any desk is the same. Quando la ragazza col velo mi ha detto questa frase avrei dovuto capire che ero fregato. Non ci sono desk specifici per voli specifici con Ryanair, ne devi scegliere uno ed incolonnarti lì. Nessuna indicazione, neanche file chiare. Si sta tutti insieme appassionatamente: così capita che davanti a te nella fila ci siano persone il cui volo è dopo il tuo. E' la situazione in cui mi sono trovato io. E la metà di quelli in fila prima di me ha dovuto ridistribuire il contenuto delle borse perché avevano sforato il peso consentito. In particolare la famiglia subito prima di me, che ha speso 15 minuti buoni a risistemare e ricontrollare. Vedevo molte facce scure, persone inviate ad altri desk, gente chiaramente incazzata: ma non capivo perché. Non ancora.
   Quando è il mio turno metto la valigia sulla bilancia, lo steward controlla il mio biglietto e poi mi dice: Ci sono 3 chili di troppo, puoi levarli? Certo. Mettiti da una parte che servo un altro cliente. No problem. Mi faccio di lato e lascio passare una ragazza che già aveva provato a scavalcarmi nella coda, levo i 3 chili incriminati per metterli nello zaino e quando la ragazza ha finito ricolloco la valigia sulla bilancia. Molto meglio, fa lo steward, un indianino. Però sei 5 minuti in ritardo e non posso imbarcare il tuo bagaglio. Stai scherzando? No, mi spiace. Il controllo bagagli chiude 40 minuti prima del decollo e tu sei 5 minuti in ritardo. Non c'è più tempo per controllare il tuo bagaglio. Se vuoi prendere l'aereo devi lasciarlo qua. Ero esterrefatto. Non sapevo se arrabbiarmi o cosa. No, lo voglio portare con me! Allora devi andare al Customer Desk. Se non chiedevo dov'era neanche mi spiegava come arrivarci: cosa non facile visto che non ci sono né segnali né nomi, solo una fila di desk tutti uguali nascosti dalla folla.
    Ora, fra chi ha viaggiato con Ryanair, alzi la mano chi ha trovato il gate aperto in orario. Io ho sempre dovuto aspettare circa mezz'ora oltre l'orario di apertura indicato. E a quanti di voi, sempre fra coloro che hanno viaggiato con Ryanair, è capitato che il volo decollasse in ritardo per aspettare delle persone? Non credo che siate in pochi. Questa consapevolezza non mi ha aiutato mentre cercavo di capire dove cominciasse la coda al Customer Desk, una fila sparpagliata di gente costretta a formare una coda che tendeva a richiudersi su se stessa, con una sola hostess a fornire indicazioni presa d'assalto da più direzioni e che alla fine era quasi inutile. Anzi, contribuiva ad impedire di capire dove cominciasse la coda dato che creava una folla di gente che giungeva da direzioni diverse guardandosi intorno confusa.
    Mi metto in coda per avere un posto sul volo successivo, non proprio felice, e il tempo scorre mentre due sole impiegate cercano di sbrigare un numero di respinti che aumenta di minuto in minuto. Prima che fosse arrivato il mio turno la coda a questo desk era più lunga che a quelli per il controllo bagagli. Tutte persone che per motivi vari avevano perso il volo. Ad un certo punto arriva una giovane donna che salta la coda e va direttamente dall'impiegata: quella le dice di mettersi in coda e scoppia un litigio, che va avanti per 15 minuti buoni, con l'impiegata che fa spostare un altro cliente da un computer ad un altro quattro o cinque volte, sempre seguita dalla donna. La quale non è che avesse un problema da poco: avevano fatto imbarcare il marito con la bimba ma non facevano passare lei, e neanche volevano avvisare il marito. Alla fine lo hanno fatto, dopo altri 10 minuti abbondanti che la donna era lì in lacrime.
   Fra gente che chiede di saltare la fila per pagare il sovrapprezzo di un bagaglio troppo pesante, persone rassegnate con cui scambio quattro chiacchiere, arriva il mio turno. Gentilmente spiego la situazione e l'impiegata controlla quali voli sono disponibili. Niente in giornata, a meno che non voglia recarmi a Milano invece che a Bologna. Il tutto detto in tono piatto. Del resto sono cazzi miei, all'aeroporto dovevo arrivare con 2 ore di anticipo. Che tanti problemi per i viaggiatori si potrebbero evitare con un minimo di organizzazione è un dettaglio insignificante per Ryanair. Ma quello che veramente mi ha mandato in bestia sono stati gli occhi vuoti, la faccia piatta e inespressiva se non per una piega disgustata della bocca con cui la donna mi ha guardato quando ho fatto presente la cosa. Chiaramente per Ryanair la soddisfazionedei clienti non è una priorità. Bischero io a voler volare con Ryanair. Del resto, che potevo aspettarmi da una compagnia aerea che si era rifiutata di imbarcare mio figlio minorenne al ritorno di una gita con la scuola ?Aveva perso la carta di identità, certo, ma si son fregati del documento sostitutivo rilasciato dal Consolato e lo hanno abbandonato a Barcellona. Ogni chilo in meno imbarcato è carburante risparmiato.
   Mentre mi incammino per prendere il pullman e tornare a casa, mi trovo a camminare a fianco di un uomo che era davanti a me nella coda. Ci lamentiamo un poco l'uno con l'altro del fatto che problemi così capitano solo con Ryanair, poi, quando i nostri percorsi si dividono, mi lascia con un: "Ryanair is bullshit!"

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