Sunday 10 November 2013

Invasione o migrazione?

Verso la fine del IV secolo d.C. il popolo degli Unni, migrando verso la pianura ungherese, spinse le popolazioni germaniche oltre i confini dell'Impero Romano. Il movimento di un popolo, costretto a muoversi per l'esaurimento delle risorse del territorio di origine o perche' attratto dalla maggior ricchezza di un altro territorio, porta scompiglio e sommovimenti in molti altri popoli. Uno schema che si e' ripetuto innumerevoli volte in tutto il mondo e che tutt'ora si ripete.
Quei movimenti di popoli all'interno dei confini dell' Impero Romano, le invasioni barbariche che portarono alla nascita dei regni latino-germanici, hanno acquisito nomi diversi fra popolazioni diverse. I popoli di origine latina come francesi, spagnoli e italiani, le chiamano "invasioni"; mentre i popoli germanici e slavi come tedeschi, inglesi e russi le chiamano migrazioni (di popoli).
Oggigiorno, l'esaurimento delle risorse sta portando molti popoli a migrare verso territori piu' ricchi. Il termine invasione non viene ancora usato, ma poco ci manca. E strategie varie vengono adotatte per bloccare queste migrazioni. Ma migrazione o invasione che sia, c'e' da dire che quelle del passato erano per lo meno condotte in modo piu' onesto: l' invasore/migrante arrivava alla tua porta e la sfondava, ti tagliava la gola, stuprava tua moglie e prendeva i tuoi figli come schiavi. Rimetteva su una porta piu' robusta, al posto di quella che tu non eri stato capace di sostenere per tenerlo fuori, e si insediava in casa tua. Oggi le cose si svolgono in modo un poco diverso. E' vero che le migrazioni moderne sono cominciate perche' l'Occidente ha depredato interi continenti e solo in parte per sostenere la qualita' di vita della sua popolazione. Ma che i nostri politici (in Italia o nel Regno Unito non c'e' differenza se non nella forma), facendo leva su quel senso di colpa nato dalle ruberie che hanno per lo piu' ingrassato loro e i loro amici, ci dicano anche che si debba aprire la porta all'invasore/migrante e farlo accomodare in salotto mentre anche le nostre risorse si vanno esaurendo mi pare un po' eccessivo.

Ho visto i migranti venire a casa mia, ho parlato con loro e con alcuni sono diventato amico. Sono diventato migrante a mia volta, ho capito cosa provassero loro, e forse per questo nessuno qua mi vuole essere amico.
Il punto e' che loro ed io serviamo ad uno scopo terzo. Scacciare i cinesi o gli africani dall'Italia non servirebbe a niente, se chi ha guadagnato dalla loro e nostra miseria rimane al posto di comando. Se gli inglesi dovessero scacciarmi da quest'isola non ne avrebbero guadagno, perche' i loro dominatori hanno gia' pronto un sostituto.
Insomma, dipendentemente dal punto da cui guardi la cosa puoi vederla come una migrazione o come una invasione. Ma indipendentemente da che tu la chiami invasione oppure migrazione, c'e' qualcuno che ci guadagna sopra. E non siamo ne' io ne' tu. E farci la guerra non portera' beneficio a nessuno di noi due.

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