Saturday 30 August 2014

Scritti col sangue

Scivolando sempre più a fondo nel torpore, a tratti risalendo verso il sole per prendere una boccata d'ossigeno. Osservando figure aliene, legami chimici che non possono funzionare. Vermi che lenti risalgono dall'umido centro deteriorato, tessuto pulsante e stanco, sfibrato e strappato. Fantasmi vivi più delle persone, persone più eteree dei fantasmi. Luoghi stranieri, cimiteri di desideri. I sogni restano indietro, vengono dimenticati, muoiono soli sulla strada e sono calpestati.
Ti passano davanti, uomini dagli occhi voraci e pensieri nascosti dietro una sigaretta. Corrono senza vederti, ragazze interrotte e donne perse a rincorrere il loro profumo. Sempre più esigenti, sempre più vuoti, priorità confuse, occhi che non vedono e cuori capaci solo di soffrire. Ti perdi, ti fermi e resti immobile. Ti senti estraneo, non capisci né i luoghi né le persone. Ciò che ti sembra facile è per loro impossibile, nei luoghi della mente dove l'apparenza ha ucciso l'essenza. Ma quando ti strappano la pelle, come una veste che sei indegno di portare, tu e noi, siamo tutti rossi: siamo libri scritti col sangue.



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