Thursday, 25 January 2018

Outing 3

Continuano a darmi del razzista/fascista... E che devo dire più di ciò che ho già spiegato nel primo post di questa serie? Sono razzista, islamofobo, omofobo e sessista (leggetevi l'altro post se volete capire cosa intendo; se vi interessa prendere tali aggettivi nel loro senso lato, invece, fate pure a meno di leggerlo). Fascista, ufficialmente, lo sono diventato recentemente, incuriosito al punto da avvicinarmi al movimento dalle continue accuse di esserlo. Ma qual è stata la mia colpa, questa volta? Aver chiesto in un gruppo Facebook di italiani che vivono a Dublino ragguagli su un articolo che parlava di baby gang e da lì allargarmi in domande relative al tipo di immigrazione e sulla presenza di ghetti etnici o meno. Una ragazza (donna? dal suo profilo si capisce solo che ama i cavalli, i gay ed è single) si è affrettata a sgonfiare la storia e a precisare che tali baby gang erano composte di "locali". Al mio insistere per sapere se i locali fossero immigrati di seconda o terza generazione mi ha accusato di essere un "grande razzista/fascista". 
Come ho già scritto, lo sono. In un certo senso. Nei sei anni che ho speso all'estero ho vissuto in quartieri a maggioranza islamica, in case di indiani, in nazioni nere, con inquilini nigeriani e partecipato alla vita di comunità in cui ero, letteralmente, una mosca bianca. Sono stato minacciato di morte due volte da neri, una volta da un subalterno e una volta da un ladruncolo che stava minacciando con un cacciavite un mio operaio; una volta sono stato minacciato di morte da un pakistano per il semplice fatto di indossare abiti militari (li uso per lavoro) che, in mezzo alla strada, mimò il gesto di accoltellarmi; una volta mi fu negata una stanza in affitto in una casa di neri per il semplice fatto di essere bianco, una volta lo stesso è stato fatto da indiani; un ragazzino è stato ucciso a coltellate a 200 metri da casa mia per rubargli la bici, un mese dopo il fatto anche il padre è stato ucciso; un gruppo di ragazzini pakistani mi ha coperto di insulti, un giorno, per essermi avvicinato a loro in un vicolo (volevo restituire la tessera del bus persa da uno del gruppo); la mia ex è stata tirata giù dalla bici in pieno giorno da una coppia di neri ubriachi in un tentativo di violenza; sempre in pieno giorno, davanti alla banca vicino casa mia, un gruppo di una quindicina di immigrati clandestini sono saltati addosso ad un ragazzo al bancomat, rubandogli soldi e carta. Questo giusto per citare solo gli episodi più salienti che ho vissuto in prima persona o da vicino.
Beh, chiamatemi pure razzista perché voglio sapere che tipo di composizione sociale ed etnica c'è in una determinata zona, ma all'idea di tornare a vivere in una nazione nera o in un ghetto indo-pakistano o comunque islamico la mia risposta è: NEVER AGAIN.

Ah, e giusto come nota a pie' di pagina, la tipa che ha smentito la storia delle baby gangs ha scritto, testuali parole, "Ci vuol poco a spaventare 4 poveri pensionati (vedi articolo) Sai è il numero la loro forza. Più che altro le baby gang dublinesi hanno picchiato persone che stavo x i zazzi loro la notte- Quelle del mio vecchio quartiere ogni pomeriggio andavano a molestare il pakistano del corner shop e questo chiamava la polizia - fanno molto vandalismo-  chiedono soldi sigarette... (giravo sempre con un borsellino pienissimo di spiccioli just in case...)" Cioè, lei girava con un borsellino pieno di monete per ammansire le bestie, non so se avete afferrato la cosa. Ma il problema sono io razzista/fascista che faccio domande.

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