Qual e' la corretta ortografia delle parole obiettivo/obbiettivo e obiezione/obbiezione?
Obiettivo / obbiettivo, obiezione / obbiezione
Per rispondere a questa domanda riportiamo quello che hanno scritto Valeria Della valle e Giuseppe Patota nel loro libro Il Salvaitaliano (Sperling & Kupfer Editori, 2000, pp. 93-4).
«Dialogo fra un venditore di obiettivi e un obiettore
VENDITORE DI OBIETTIVI: Il signore desidera?
OBIETTORE: Sono un obbiettore venuto con un obbiettivo preciso: l'obbiettivodella mia macchina fotografica si è rotto, e obbiettivamente ne devo acquistare un altro.
VENDITORE DI OBIETTIVI: Mi permetto di obiettare, signore, che se lei fosse stato obiettivo avrebbe cambiato obiettivo, chiedendo di acquistare unobiettivo.
OBIETTORE: La sua obbiezione mi sorprende davvero. Ribadisco che sono un obbiettore venuto qui con un obbiettivo preciso, checché lei obbietti, eobbiettivamente non intendo andarmene senza aver ottenuto il mio obbiettivo.
VENDITORE DI OBIETTIVI: Lei sarà un ottimo obiettore, ma non è obiettivo. Personalmente, non ho altro obiettivo che quello di vendere obiettivi, ma sono costretto a obiettarle che, se lei mi obietta che vuole un obiettivo,obiettivamente non posso aiutarla.
OBIETTORE: Lei non può obbiettarmi un bel niente: sono io che le obbiettoche obbiettivamente lei, più che un venditore di obbiettivi è un essereabbietto (o abietto? Oddio! Se avessi comprato il Della Valle-Patota, adesso non mi troverei in questo guaio!).
Chi è obiettivo in questo dialogo surreale: l'obiettore o il venditore di obiettivi? Sicuramente il venditore di obiettivi, che fra obiettare e obbiettare,obiettivamente e obbiettivamente, obiettivo e obbiettivo, obiettore eobbiettore, obiezione e obbiezione sceglie sempre le forme con una sola b.Intendiamoci, le varianti con due b non sono sbagliate, ma sono più lontane dagli originali latini, che erano obiectare, obiectivus, obiector, obiectio. Anticamente queste parole non venivano usate nella lingua di tutti i giorni: le adoperavano solo i filosofi nei loro eleganti trattati in latino, sicché, in questo caso, adoperare le forme più vicine al latino equivale a rispettare maggiormente la storia di queste parole.»
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