Era qualcosa di cui volevo scrivere da un po' di tempo, a causa di articoli di giornale che mi e' capitato di leggere e che mi hanno dato da pensare. Il caso del ragazzo ucciso in Kent e dello studente italo-americano aggredito in Brick Lane da una gang sono state l'occasione per fare un po' di ricerche e cominciare ad unire i puntini. Devo dire che sta venendo fuori una figura abbastanza diversa da quella che mi aspettavo.
Le news cui ho accennato sopra riguardano per lo piu' una protesta che il governo britannico sta portando avanti da anni presso l'Unione Europea e che sembra volta ad arginare l'immigrazione UE. E non mi riferisco solo a questioni tipo il blocco delle immigrazioni da Romania e Bulgaria (e poi i britannici hanno il coraggio di criticare la Bossi-Fini?). L'offensiva britannica e' molto piu' ampia. Qui e qui alcuni esempi, che vertono per lo piu' sul peso che immigrati senza lavoro hanno sul welfare, in special modo l'NHS. Si parla di 650.000 non-active EU migrants, con un costo per il solo NHS fra 1.5 e 2 milioni di sterline. A cui ovviamente vanno aggiunti benefits vari. Poco importa che tali cifre non siano supportate da nessuna prova e che, anzi, la Commissione europea le abbia contestate in modo chiaro (qui un articolo relativo): il governo britannico sta dando una ridondanza sempre maggiore ai danni prodotti dal Benefit Tourism, al punto che lo scorso anno ben 650.000 allarmi relativi a contrabbando di droga e tabacco sono stati ignorati completamente perche' gli agenti di frontiera dovevano concentrarsi sull'immigrazione clandestina. L'immigrazione clandestina, ovviamente, non ha niente a che fare con gli europei, i quali hanno per lo piu' diritto di risiedere in UK senza necessita' di richiedere alcun permesso, ma sono comunque ritenuti coinvolti nel benefit tourism (casi di truffe ai danni del NHS certo non mancano). Ma quando si legge ogni giorno un articolo di giornale che riguardi alternativamente il benefit tourism, il costo degli immigrati europei per i tax payers britannici e l'immigrazione clandestina si fa alla svelta, se non ci si ragiona un attimo, a mettere tutto insieme e valutare con un solo metro. A questo punto chi nota piu' che nei 650.000 non-active EU migrants definiti unemployed il governo UK ha messo studenti (che pagano fior di tasse), pensionati (plausibilmente guadagnata qui) e coniugi di altri cittadini che lavorano? Alla fine, sembra che siano meno di 38.000 gli stranieri europei che abbiano richiesto la Jobseeker's Allowance (la disoccupazione). Quanti la percepiscano non saprei, ma sicuramente un numero ancora inferiore. In definitiva la maggioranza dei EU migrants sono tax payers che contribuiscono a pagare il welfare quanto e piu' dei britons, se si tiene conto che sono per lo piu' giovani (quindi necessitano di meno assistenza sanitaria) ed hanno fatto le scuole nel paese di origine. Fra 10-20 anni la figura magari cambiera', ma per il momento e' questa.
In tutto questo non si trova un gran che riguardo l'immigrazione africana ed asiatica. Non mi sono ancora addentrato bene nelle statistiche governative riguardo le caratteristiche di chi riceva benefits, qualcosa potete trovarlo qui, ma a rischio di essere smentito mi azzardo a dire che basta guardarsi un poco intorno per rendersi conto che e' fra i membri di quest'ultimo tipo di immigrazione che si trova la piu' alta percentuale di beneficiari di aiuti statali, molti dei quali possono essere dichiarati casi di parassitismo. Ovviamente non sto considerando i Britons, i quali neanche scherzano, con un 60% delle famiglie che ricevono un qualche tipo di benefits.
Ma qual e' il punto di tutto questo ragionamento? Il punto e' che una parte di questa nazione non vuole gli immigrati europei. Dico una parte perche' non si puo' pensare ad una nazione come ad una entita' omogenea, bensi' deve essere pensata come composta da molte parti differenti per origine e scopi, che possono essere diversi e contrapposti e raramente interessati al bene comune. Una nazione non e' quindi un essere logico, le cui mosse potrebbero essere previste. Una parte minoritaria puo' avere un peso decisivo sulle politiche intraprese e per interesse personale portare a scelte dannose per la collettivita'. Ed ecco che, mentre le imprese, o almeno una gran parte, accolgono volentieri gli stranieri in quanto capaci di colmare lacune tecniche sempre piu' grandi nella societa' britannica, un'altra parte della societa' (che apparentemente pesa maggiormente sul governo e i mezzi di informazione) vede questa immigrazione qualificata come un pericolo e cerca quindi di arginarla. Vuoi perche' UK intende realmente uscire dall' Europa e affidarsi al solo Commonwealth, o vuoi perche' sul lungo periodo tale fenomeno portera' forzatamente a riempire anche i quadri dirigenziali piu' elevati con stranieri o figli di stranieri, il risultato e' sempre quello di tentare di bloccare o limitare al massimo la migrazione di europei maggiormente qualificati dei britannici. Africani ed asiatici, sebbene pesino maggiormente sul welfare, non sono visti come un reale pericolo. Oppure sono tutt' ora considerati un ottimo bacino dove reclutare per avere manodopera a basso costo o per altre cose che si possono solo supporre.
Cosa c'entra tutto questo con i casi di Maidstone e Brick Lane? Direttamente direi niente. Indirettamente molto. Nel caso di Maidstone, gli assalitori (4 sono stati arrestati ma il numero degli indagati e' 10) erano lituani, sebbene nel gruppo fosse presente un briton (acquisito tale, dicono delle insinuazioni), sembra quindi piu' il caso di una comunita' che cerca di appropriarsi di un territorio e non vuole concorrenza. Nel caso di Brick Lane gli assalitori erano una gang, se la sono presa col primo che sia parso un facile bersaglio. E leggendo in rete non ho trovato nessun riferimento ad aggressioni di stranieri da parte di britons se non come membri di una gang. Non che non capitino, ma probabile che i britons non si spingano mai a tali livelli, preferendo importunare le ragazze di notte quando sono ubriachi. Sono numerosi, invece, i casi di britannici di colore che aggrediscono stranieri.
C'e' un fattore che va preso in considerazione, a questo punto. La societa' inglese e' una societa' innegabilmente razzista, nella maggioranza delle sue componenti, come gia' o scritto qui e qui e qui. Sono razzisti che in genere non danno fastidio agli altri, neppure vanno ad offenderli di solito: a loro basta ritenersi superiori, e si ritengono cosi' superiori che non sentono la necessita' di venirtelo a dire. La cosa cambia quando chi gli sta davanti parla o agisce in modo tale da impedire loro di continuare a ritenersi superiori, quando incrina in qualche modo questa loro convinzione. E la societa' britannica, di cui la societa' inglese e' parte dominante (permettetemi questa distinzione per fare chiarezza in termini che spesso sono usati ora in un modo e ora in un altro), la societa' britannica e' composta di altre societa' le quali pure sono razziste. Per fare degli esempi limitandosi alle popolazioni facenti parte del fu impero britannico, gli indiani sono razzisti: le cose che dicono sui neri sono irripetibili; i pakistani, pure, sono razzisti; i neri sono razzisti verso tutti i bianchi e invidiosi verso tutti quelli che hanno ottenuto piu' di loro, poco importa se il loro basso livello nella societa' e' per lo piu' dovuto alle loro spalle tonde. E i piu' razzisti di tutti sono gli "inglesi di seconda generazione", ovvero i figli di immigrati (in genere di colore) che vedono nella nuova immigrazione una minaccia molto piu' di quanto non la vedano gli inglesi puro sangue. La comunita' mussulmana e' per lo piu' razzista, come lo e' quella indu'. E il governo britannico non ha fatto ne' fa niente per acquietare questo calderone ribollente. L'arrivo massiccio di est europei che si raccolgono in comunita' chiuse, in cui il sentimento serpeggiante e' quello del risentimento di chi ritenga di non aver avuto dalla storia il posto che gli meritava, il risentimento di chi si ritiene sorpassato da colui che e' meno capace, non aiuta certo a smorzare i toni.
Le tensioni sono li', appena sotto la superficie, pronte ad esplodere. Sul web, i commenti da parte dei britons all'uccisione del ragazzo italiano non sono completamente confortanti.
Another one commented on the fact the victim was Italian, writing: "the novelty is that instead of the usual non-European immigrants, this time they attacked a European, as well as white. You can still speak of racism? xenophobia? Or is it just the expression of idiocy?"
When are Britons attacking anyone? Non-European or otherwise? This is very unusual, whenever someone is beaten to death by a mob in the UK it is always carried out by non-Whites, yet apparently Maidstone is 96% White, he would have stood out from the crowd by the way he looks, yes, but beating him to death is incredibly unusual for a group of Britons to do, it's basically unheard of, my bet is non-Whites.
"It comes down to a simple fact, they breed more than we do. If you truly believe that the intelligence, creativity and beauty of the White race is worth preserving, then we need every non-White out of our ancestral lands. If we fail to do this, we will become extinct as a people."
Not treating it as racially motivated, which translates to multiple races were involved. Oh, and that tenth man was almost certainly 'British' due to a piece of paper and nothing more.
Thankfully it seems that, going from his memorial page on Facebook, Italian users are aware that this was not, unsurprisingly, carried out by actual English men, but by foreign invaders.
Thankfully it seems that, going from his memorial page on Facebook, Italian users are aware that this was not, unsurprisingly, carried out by actual English men, but by foreign invaders.
Yet they murdered him for stealing 'our jobs', I wonder if they saw the hypocricy, I doubt it.
They were Lithuanian, yet murdered a man for stealing jobs?
Bloody hypocrites
Bloody hypocrites
In Inghilterra risiede uno dei maggiori ibridatori di rose a livello mondiale, David Austin, il creatore delle English Roses, che come giardiniere ho usato spesso nei miei giardini. Beh, in UK ora, oltre alle rose, qualcuno sta ibridando le differenti forme di razzismo. C'e' una precisa campagna politica che, magari solo come causa indiretta, portera' prima o poi allo scoppio di moti razzisti il cui livello non e' possibile prevedere. Come da bambini si giocava a pallone tutti contro tutti, cosi' pare che dovremo giocarci questa partita in trasferta.
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