Wednesday 2 October 2013

Non ci sono gatti in America 2


Quando da migranti si arriva in un nuovo paese, tutto appare bello, funzionante e quasi perfetto. Tutto ci sembra migliore di cio' che ci siamo lasciati alle spalle. Sia perche' e' tutto nuovo e sia perche' ogni cosa e' diversa, ma soprattutto perche' spesso siamo cosi' disgustati da cio' che ci siamo lasciati alle spalle che per contrasto tutto cio' che troviamo appare migliore. Due cose, per gli italiani, giocano un ruolo fondamentale in questa nuova visione del mondo: primo, ma non la cosa piu' importante, dato che tutto e' nuovo non sappiamo dove guardare, e quindi ci beviamo tutto cio' che ci offrono; secondo, ma che ruola il gioco principale nella mentalita' italiana, quella illogica esterofilia che tanta parte ha nel modo di vedere degli italiani. Cresciuti a pane e disprezzo per noi stessi come popolo, grazie all'azione di quelle forze estremiste e radicaliste che sono la Chiesa Cattolica e la Sinistra politica italiana, che hanno sempre visto nell'individuo affetto da autodisprezzo un fantoccio facile da manipolare, gli italiani, da decenni, vengono su pensando di valere meno dei loro vicini. Dimenticato da dove vengono, non sanno piu' dove andare, e come un gregge di pecoroni si lasciano menare per il naso da una classe dirigente mediocre, espressione vera del mix tra un popolo ossequioso perche' convinto della sua inferiorita' e delle classi dominanti ripiene di sussiego come i ravioli sono pieni di ricotta. Il risultato di questa unione incestuosa e' l'attuale Casta alla guida di un popolo senza arte ne' parte, convinta della propria superiorita' per "diritto divino", ma che esprime tutta la sua natura italiota nell'andare a quattro zampe davanti alle controparti europee.
Chiedere agli italiani di aprire gli occhi e' forse troppo: dovranno prima essere schiacciati sotto il tallone straniero perche' riescano a tirar fuori un poco di palle e provino ad alzare il collo.

La cosa buffa e' che se fino a poco tempo fa erano i "cervelli" a fuggire, imprenditori cosi' abili da scalare rapidamente la piramide sociale in un paese straniero e ricercatori cosi' bravi da essere litigati da universita' e centri di ricerca di mezzo mondo, l'attuale crisi economica sta spingendo Oltralpe un nutrito numero di individui i cui migliori brillano per mediocrita'. Molti di questi individui anonimi, persone senza onore ne' infamia, molti di questi individui che in Italia si perdevano nella massa, venendo in UK riescono ad ottenere posizioni lavorative che partono da una paga minima annuale di 30.000 sterline. E questi individui sono i primi detrattori dell'Italia a tutto campo e della italianita' stessa, sono i primi a dichiarare l'italiano inferiore, mediocre, ignorante, maleducato, incivile, incapace. Tu, che ti autoproclami membro di un popolo mediocre, tu che in Italia eri nessuno, uno dei tanti, se qui ottieni una posizione privilegiata, se qui eccelli, non arrivi a pensare che cio' puo' essere dovuto solo a due cose? O tu, italiano, non sei cosi' mediocre, oppure, ammettendo che essendo tu italiano tu sia proprio un individuo mediocre, quelli a cui sei venuto a vivere in mezzo sono addirittura peggio di te. Sono le uniche deduzioni logiche possibili da questa situazione che vede un numero relativamente alto di italiani ottenere ottime paghe in UK.

Un appello. Mettete da parte per un momento quella disistima per voi stessi che vi hanno inculcato a scuola certi comunistucci che si dovrebbero vergognare di loro stessi e certi pretucoli ancor peggiori durante il catechismo, fate un respiro profondo e chiedetevi: quelle capacita' che io possiedo e che mi hanno permesso di ottenere cio' che ho ottenuto/sto ottenendo in UK, dove le ho acquisite? La risposta non e' difficile.

Ovviamente il video in apertura non aveva alcun legame con quanto ho poi scritto, eccetto per la sentenza finale: "Meditate gente, meditate."

3 comments:

  1. Oggi e' la giornata delle risposte :)

    Mi riconosco perfettamente in quella fetta di persone che tu hai cosi' mirabilmente descritto (un nutrito numero di individui i cui migliori brillano per mediocrita' [...] che in Italia si perdevano nella massa, venendo in UK riescono ad ottenere posizioni lavorative che partono da una paga minima annuale di 30.000 sterline).
    Suppongo per un attimo che l'aggettivo "mediocre" non sottenda un sottile disprezzo e lo faccio mio. (d'altronde, non si puo' essere tutti geni, per cui, non avendo la presunziuone di giudicare le masse migratrici, piu' umilmente, mi limito a farne parte).
    Le possibilita', in realta', sono piu' delle due che citi. C'e' anche la possibilita' che, in un mercato del lavoro che funziona ci sia spazio anche per i non-geni come me, per gli onesti mestieranti, diciamo, a stipendi dignitosi, e non necessariamente perche' sono in una nazione in cui sono tutti peggio di me, ma perche' magari semplicemente non c'e' sufficiente offerta per la domanda di lavoro.
    Non mi sembra difficile, e mi stupirei che una persona intelligente come te non abbia citato questa possibilita' se non sapessi che l'hai fatto volutamente per perorare la tua tesi.

    Riguardo alla tua ultima domanda, il poco che so l'ho imparato anche a scuola, certo, in Italia, e anche un po' perche' ci ho messo del mio. Quando si critica l'Italia non si sta dicendo che TUTTI gli italiani, dal primo all'ultimo, sono delle merde, ma che l'andazzo e' pericolosamente declinante. Buone, ottime, risorse, l'Italia le ha sempre avute, in tutti i campi. Come ben sai, pero', chi si nota di piu', chi fa piu' rumore, chi determina un giudizio esterno (magari superficiale, ma tant'e') sono i piu' imbecilli e i piu' scalmanati.

    Non capisco infine perche' la butti in politica. La mia disistima per certe cose Italiane non nasce ne' dall'ambiente cattolico che ho frequentato ne' da certi professori "de sinistra" che ho avuto alle scuole superiori. Paradossalmente, purtroppo, ultimamente certi spunti arrivano invece proprio da certi esponenti dell'altra parte politica (almeno su questo converrai: qui in UK il centrodestra ha un'immagine un po' meno sputtanata)

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  2. L'aggettivo "mediocre" e' stato ovviamente usato in senso provocatorio, in quanto la disistima che gli italiani hanno per se stessi stride alquanto con cio' che gli italiani stessi riescono ad ottenere all'estero. L'ho usato, invece, nel suo pieno significato quando riferito alla classe politica italiana, attualmente composta dai lacche' e leccapiedi dei politici della Prima Repubblica (delinquenti si', ma per lo meno con le palle).
    La forte offerta di lavoro cui tu fai cenno, in realta', ti offre solo la possibilita' di far valere le tue qualita', che non sono solo quelle tecniche relative alla tua professione, ma anche altre quali adattabilita', velocita' di apprendimento, dedizione al lavoro. Giusto per fare degli esempi. Tutte cose che ti rendono piu' appetibile di persone di altre aree geografiche, magari anche piu' brave tecnicamente ma meno adatte per altre ragioni. Il mercato dell'IT, per entrare nel merito, e' aperto a livello mondiale: sarebbe semplice rimpiazzarti se ne valesse la pena. Ma l'insieme delle qualita' che possiedi (e che hai ottenuto crescendo in Italia) fa evidentemente si' che rimpiazzarti non sia conveniente. Non sono quindi io che ti definisco mediocre, ma sei tu stesso a farlo nel riconoscerti al 100% nell'affermazione che gli italians si devono vergognare davanti ad alcuni popoli stranieri. Spero che tu comprenda il mio punto di vista e cominci a guardare a te stesso, a me e agli altri italiani da un'angolazione diversa. Non migliori ne' peggiori, se vuoi, ma smettiamo di offrire il fianco ai colpi dell'avversario. Avversario che, tra parentesi, gioca sporco.
    Se fai dei confronti obiettivi, piu' che altro per capire cosa non vada in noi italiani, non per decidere se siamo meglio noi o i britannici, ti renderai conto che i conti non tornano. L'istruzione in Italia e' migliore che in UK; la sanita' non e' certo peggiore, per certi versi addirittura migliore; a livello lavorativo, in ogni campo, gli italiani sono piu' produttivi e piu' capaci. Tutto questo e molto altro, pero', e' vero quando parliamo degli individui. Se andiamo a vedere le amministrazioni pubbliche, ecco che viene fuori la magagna. In Italia le cose sono andate avanti per merito dei singoli, dei privati, dall'insegnante che da ripetizioni pomeridiane gratuite al poliziotto che fa gli appostamenti con l'auto personale e paga l'informatore di tasca sua. Le amministrazioni pubbliche, da troppo tempo, sono state buone soltanto a prendersi meriti che non spettavano loro. Ed ecco perche' la butto in politica. Perche' la politica degli ultimi anni, da Mani Pulite in poi, per la precisione, e' quella che sta dando il colpo di grazia ai privati, che sta rendendo impossibile agli individui di mandare avanti le cose.

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  3. Costretto a pubblicare in 2 tempi anche questa volta, mi sa da un errore di sistema, in quanto ho controllato e i caratteri sono meno del massimo ammesso. Ma tant'e'...

    Da Destra a Sinistra la nostra classe politica dovrebbe essere sterminata fisicamente fino alla quinta generazione come facevano in Cina con chi osava ribellarsi. Sono solo dei venduti agli stranieri. Ma il dramma vero (e qui mi trovi pienamente d'accordo con quanto e' stato scritto sul tuo blog) sono gli italiani che son quasi tornati al "Franza o Spagna purche' se magna" del 1500. Lasciamo che gli altri facciano il loro comodo ed evitiamo ogni coinvolgimento finche' possibile: tanto sono tutti uguali, chi me lo fa fare e via dicendo. Una classe politica di traditori e' stata lasciata a decidere sul nostro futuro e loro hanno deciso di venderci a tranci. E noi non facciamo niente. E se qualcuno prova, con tutte le pecche e le ombre che vuoi, a tentare di risollevare la situazione come sta facendo il Movimento 5 Stelle, qual e' il risultato? Tanto sono come gli altri, guarda la' si son gia' venduti tutti anche loro.
    Continuiamo pure a nascondere la testa in un mucchio di sabbia e falsita', giusto per non ammettere che qualcuno sta provando. Non sia mai che riesca ad aver successo, a quel punto dovremmo veramente vergognarci per non aver fatto niente.

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