Mentre la crisi dell'euro si consuma lentamente rodendo i(l) paesi(e) dall'esterno, in Italia l' attenzione generale resta focalizzata sul cancro che rode il Belpaese dall'interno, cioe' una classe politica sempre piu' simile a quella caricaturistica dei romanzi d'appendice del secolo scorso, con un Procuratore della Repubblica che fa appello ai mafiosi di abbandonare i loro uomini politici di riferimento perche' li stanno fregando, e l'opinione pubblica pronta a fare il confronto con altre nazioni (che non conosce o conosce poco) indicandone la superiorita' ma senza chiedersi in cosa e perche' sarebbero superiori. E se a un controllo piu' attento non sono poi cosi' numerose le differenze che risultano fra l'Italia e gli altri paesi, e la' dove esistono sono per lo piu' sottili al punto da non poter essere realmente considerate tali, ce n'e' una che dovrebbe saltare all'occhio ma che, pare, viene da tutti ignorata.
Alcuni mesi fa, la mia landlady, inglese puro sangue che, vi ricordo, oltre ad essere vissuta in Italia per 15 anni lavora tutt'ora come guida turistica per agenzie italiane, mi racconto' della truffa subita da un'agenzia turistica di Codogno (MI). Venuta in contatto tramite un'amica con l'agenzia di viaggi Assoquattro, circa 20 anni di esperienza alle spalle, la mia landlady riscontro' immediatamente una grande disorganizzazione. Strano per un'impresa lombarda, e se un'inglese lo ha notato doveva essere qualcosa di veramente terribile, essendo i britannici uno o il piu' disorganizzato dei popoli del mondo occidentale. Covenuta la tariffa e la forma di pagamento, meta' in contanti all'arrivo del gruppo e meta' con bonifico bancario alla chiusura del tour, comincia il calvario: l'itinerario inviatole era praticamente impossibile da seguire, il gruppo arrivato cosi' eterogeneo (tutti provenienti dallo stesso paese, ma ovviamente con estrazioni sociali diverse) che era impossibile accontentarne anche una minima parte, l'acconto promesso non venne pagato. La mia landlady stessa disse che a quel punto avrebbe dovuto lasciar perdere. Ma si sa come funziona, e' successo a molti: hai gia' speso cosi' tanto tempo e fatica nell'organizzare, hai fatto un minimo di progetti sulla base dell'impegno, che alla fine preferisci farti convincere a proseguire e cosi' fai piuttosto che mandare tutto all'aria. Nel caso specifico, la promessa di eseguire l'intero pagamento con bonifico, al rientro pochi giorni dopo da un viaggio all'estero, fatto da una delle titolari dell'agenzia fu sufficiente. Pagamento fatto, poi, verso la fine del tour, dopo ulteriori sollecitazioni: copia della ricevuta dell'avvenuto bonifico fu inviata per fax, ma sul conto corrente i soldi di quel bonifico non arrivarono mai.
Seguirono varie telefonate con spiegazioni assurde e promesse insincere di eseguire il pagamento seduta stante, fino alla decisione di prendere l'aereo e di recarsi a Codogno. L'agenzia di viaggi era chiusa (Riapriamo giovedi', diceva un cartello in vetrina), ma la mia landlady riusci' a ritrovare alcuni membri del gruppo di turisti, una dei quali in particolare si mosse in prima persona per darle supporto nel tentativo di recuperare i soldi, portando la vicenda all'attenzione dei giornali locali e ricevendo in cambio minacce da parte degli operatori dell'agenzia truffatrice. Di sicuro non servi' certo a smuovere minimamente le persone nel mostrare un briciolo di senso di solidarieta'. Anche il tentativo di sporgere denuncia non fu cosa facile: e' risaputo che i Carabinieri sono troppo spesso strettamente legati al tessuto sociale locale, in special modo agli imprenditori. A Lodi tutto fecero tranne rifiutare apertamente di ricevere la denuncia, spingendola a recarsi fuori provincia dove altre caserme si rifiutarono, questa volta apertamente, fin quando un maresciallo di Rimini, col quale aveva avuto molti contatti per motivi di lavoro, si degno' di prendere la sua denuncia piu' per "amicizia" che per dovere.
Tutto questo accadde nel 2011. In seguito e' venuto fuori che le titolari dell'agenzia avevano gia' ricevuto delle denunce fin dall'anno precedente, ma sul momento non ci fu altro che indifferenza da parte delle autorita' e della comunita' locale tutta.
Ieri la mia landlady ha ricevuto una mail da parte di quella donna che due anni fa le dette supporto. Nella mail un link ad un quotidiano lodigiano, il Cittadino.it, su cui e' apparso un articolo relativo all'inizio del processo alle sorelle titolari dell'agenzia Assoquattro. L'articolo dice:
Si è aperto ieri il processo per le tre sorelle di origini bresciane titolari di una agenzia di viaggio a Codogno e accusate di “truffa aggravata” e “insolvenza fraudolenta”.
Ieri in aula si sono presentate alcune delle oltre venti persone, ognuna con il suo avvocato, che ritengono di essere state truffate e che sperano di ottenere un risarcimento per il danno subito. Presenti ovviamente anche gli avvocati delle tre imputate.
E subito sotto:
L’udienza comunque si è chiusa con un rinvio a febbraio. Mancava infatti la notifica a una delle parti offese, una donna inglese che non si riesce a rintracciare, e questo ha costretto il giudice Vincenzo Picciotti a rinviare l’udienza. Se ne riparlerà il quattro febbraio prossimo[...]
La "donna inglese che non si riesce a rintracciare" e' la mia landlady. Ma come e' possibile? Non ha cambiato indirizzo da quando ha sporto denuncia. Beh, per chi ha voglia di leggerlo qui c'e' l'intero articolo.
Io penso che dovremmo guardare un po' meno ai politici e un po' di piu' ai magistrati. E' un dato di fatto che il sistema giudiziario italiano e' il peggiore ed il piu' lento di Europa, che chi dovrebbe difendere la Costituzione e' invece chi l'ha piegata in piu' occasioni ai suoi interessi personali. Un sistema giudiziario che non funziona neppure nelle piccole cose e colluso con la politica corrotta che impera in Italia. E non dite, per favore, che i giudici provano a fare il loro lavoro ma che i politici glielo impediscono. Quando si tratto' di farsi alzare le paghe al livello dei parlamentari non ebbero problemi nell'ottenerlo, e non credo che i politici impediscano loro di rendere giustizia ad un privato cittadino imbrogliato o a una ditta che non riesce a farsi pagare un lavoro. Non dite che non hanno abbastanza effettivi, che non hanno le risorse. Andate nel parcheggio di un qualsiasi tribunale e contate le ore in cui le auto restano li': non ne vedrete nessuna prima delle 9am e non ne vedrete nessuna dopo le 2pm. Tutti i giudici hanno un secondo lavoro e svolgono uno o due incarichi extra-giudiziari; fate un controllo degli sprechi di soldi pubblici che commettono i nostri magistrati, come sedute con teleconferenze costate decine di migliaia di euro annullate e rinviate per ritardi di 10 minuti nel collegamento o di un avvocato o altro partecipante ad arrivare, sedute cancellate senza motivo dopo che un' interprete era stata portata in elicottero (costo di tali voli non sono meno di 1000 euro l'ora) da Firenze a Napoli. Una volta mi sono sentito dire da una donna cinese che lavorava come interprete per il tribunale di Firenze che i nostri tribunali sono antidemocratici. All'epoca me ne risentii, oggi non stento a darle ragione.
I politici sono solo la metastasi, ma il processo tumorale che afflige l'Italia si trova in un'altra parte del tessuto sociale della penisola. Non credete che la minor corruzione presente fra i politici britannici sia dovuta ad una piu' alta moralita'. Qui, spesso e volentieri, se i politici sgarrano i giudici li mettono in galera. Non rinviano l'udienza al 4 febbraio o peggio ancora alle calende greche.
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